San Marino. Gerardo Giovagnoli (Psd) presente a Madrid per il Consiglio dell’Internazionale socialista

San Marino. Gerardo Giovagnoli (Psd) presente a Madrid per il Consiglio dell’Internazionale socialista

Il segretario del Partito dei socialisti e dei democratici, Gerardo Giovagnoli, ha partecipato al Consiglio della Internazionale socialista tenutosi a Madrid il 24 e 25 febbraio 2024. Come è andata? Scopriamolo insieme!

“La famiglia dell’Internazionale socialista si è riunita in questo momento particolarmente drammatico e denso di conflitti e situazioni delicate per discutere e avanzare proposte utili al fine ristabilire il dialogo e la riconquista della pace in tanti, troppi, luoghi del mondo – racconta in una nota il Partito dei socialisti e dei democratici -. A cominciare dalla guerra innescata dalla Russia contro l’Ucraina, di cui proprio ieri, 24 febbraio, ricorreva il tragico secondo anniversario, poi i fatti catastrofici seguiti all’attacco di Hamas in Israele, la cui reazione sproporzionata sta portando indicibili sofferenze e devastazione. Non permangono purtroppo solo questi conflitti e la presenza delle rappresentanze della maggioranza degli Stati al mondo ha evidenziato che il quadro globale è ancora più drammatico di quanto emerga nei media”.

Di conseguenza, “l’Internazionale socialista ha approvato un documento, la ‘dichiarazione di Madrid’, che pone al centro dell’attenzione l’importanza della prevenzione dei conflitti attraverso una rinnovata fiducia e funzionalità delle istituzioni multilaterali, unica possibilità di pacifico confronto democratico e di risoluzione delle controversie; molto significativa la condivisione della rappresentanza israeliana e di quella palestinese della parte della suddetta dichiarazione nella quale si affronta il tema della tregua a Gaza”.

Il segretario del Psd, Gerardo Giovagnoli, presente anche lui al Consiglio dell’Internazionale socialista, “ha preso la parola proprio sul tema dell’importanza del sistema multilaterale, a partire dalle Nazioni Unite, nel quale ha raccomandato alle grandi potenze di ‘non usare l’Onu quale strumento di potere e di prevalenza dei propri interessi, ma come luogo di confronto, dibattito e risoluzione pacifica e preventiva delle controversie’, concludendo di ‘usare i piccoli stati come San Marino, il più piccolo presente nella Internazionale socialista, come elemento di connessione in quanto dotati del potere di voto, ma privi di interessi confliggenti, pacifici e spesso più coerenti dei grandi Stati in fatti di democrazia, stato di diritto, rispetto dei diritti umani’”.

 

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