L’intenzione è di calmierare le bollette dal primo dell’anno al 31 marzo.
ANTONIO FABBRI – Il governo prepara un decreto per mettere l’orologio indietro nel tempo e riapplicare le tariffe precedenti agli ultimi aumenti e di calmierarle il più possibile in attesa delle movimentazioni del mercato e di vedere la decisione dell’Autorità garante per l’energia che ha ricevuto la richiesta di riduzione già inviata dall’Aass. Decreto che dovrebbe arrivare in Congresso di Stato per l’adozione lunedì prossimo, dopo che il segretario di stato competente, Teodoro Lonfernini, lo ha presentato ai colleghi di governo e poi inviato alle forze di maggioranza.
Il decreto prevedrà, secondo le linee indicate ieri in conferenza stampa dai Segretari Lonfernini e Marco Gatti, un calmieramento dei prezzi dal primo gennaio al 31 di marzo.
L’intenzione è stata anticipata dal segretario Gatti alla recente assemblea dell’Anis. Tema, quello del costo dell’energia, sul quale come è ovvio gli industriali sono molto attenti.
“Il calmieramento delle tariffe sarà più facile sul gas, un po’ più complesso sull’energia elettrica, ma stiamo verificando come procedere – ha detto il Segretario Marco Gatti che aggiunge – Siamo intervenuti anche sui prezzi dei carburanti, si è deciso di non azzerare completamente riduzione delle accise e sui canoni di affitto per le persone fisiche si è deciso di non farli aumentare”.
Dunque si lavora ad un decreto che scavalcherebbe, almeno per un determinato periodo, l’Autorità per l’energia. Tutte questioni “non tecnica, ma di politica sociale che compete alle scelte dell’esecutivo per ridurre l’impatto dell’inflazione”, spiegano i Segretari di Stato sottolineando che seppure la legge preveda un iter che passa dalla richiesta dell’Aass e, poi, dalla deliberazione dell’Autorità per l’energia, è nelle prerogative del governo intervenire sul tema quando ne ravvisi la necessità. “Se interveniamo da qui a lunedì – dice Lonfernini relativamente al decreto per calmierare le tariffe delle utenze – sicuramente saremo nelle tempistiche adeguate”.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo
