Gli ultimi provvedimenti che scaricano sul bilancio dello Stato i buchi nelle banche da chiunque prodotti, senza perseguire i
responsabili come è avvenuto per Banca
del Titano, mettono a rischio lo Stato della Repubblica di San Marino senza salvare il suo sistema finanziario che era arrivato a contare – l’ultimo nel 2009 – 72 ‘soggetti autorizzati’: dodici banche e sessanta tra finanziarie, fiduciarie, società di gestione, compagnie
d’assicurazioni. Lo denuncia in una lucida analisi su La Tribuna Sammarinese, The Bankor.
UN SISTEMA ALLA DERIVA
Il “sistema” bancario e finanziario della Repubblica di San
Marino è alla deriva, privo di controllo e direzione, destabilizzato e con un
equilibrio lontano dall’essere raggiunto, continuamente colpito da eventi,
interni ed esterni, di ogni magnitudine ed al di fuori di qualsiasi
immaginazione. Amministrazioni straordinarie, liquidazioni coatte, fusioni ed
acquisizioni “forzate”, confische avvenute e temute, indagini di riciclaggio,
indagini per connessioni con associazioni mafiose, con associazioni segrete, con
i servizi segreti: chi più ne ha ne metta. L’immaginazione di un privato
cittadino non potrebbe nemmeno concepire la realtà che questo “sistema” sta
vivendo. Questo è sotto gli occhi di tutti. Della situazione del “sistema”
bancario e finanziario ne sono consapevoli anche le istituzioni sammarinesi. La
Banca Centrale, nella sua Relazione Consuntiva sull’attività svolta per l’anno
2011, riconosce senza esitazione che “questa Banca Centrale si è trovata,
[omissis] a dover intervenire esercitando i propri poteri di vigilanza per porre
rimedio, nel rispetto della normativa vigente e cercando di salvaguardare la
tenuta dell’intero sistema, a situazioni la cui gravità non era immaginabile”.
La Banca Centrale ha riconosciuto che gli interventi compiuti non hanno ancora
stabilizzato la tenuta del sistema, affermando che ancora si debba attendere per
“la completa e definitiva emersione di quelle situazioni patologiche che ancora
si manifestano”. Anche il Governo sa bene che nessuna stabilizzazione del
sistema bancario sia avvenuta e che questo risultato appaia lontano da
raggiungersi.
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articolo pubblicato su La Tribuna Sammarinese (the Bankor)
Titoletti
UN SISTEMA ALLA DERIVA
I DECRETI ‘SALVA BANCHE’
LO STATO CHIAMATO A
PAGARE SEMPRE
LO STATO PAGHERÀ ANCHE PER SMIB E BANCA COMMERCIALE
LE
CONFISCHE FINANZIERANNO GLI STESSI OPERATORI CHE NON HANNO IMPEDITO GLI ILLECITI
IL LIBERO MERCATO DEL SISTEMA BANCARIO SAMMARINESE HA
GENERATO MOSTRI CHE STANNO DIVORANDO IL NOSTRO PRESENTE, IL FUTURO NOSTRO E DEI
NOSTRI FIGLI
PER I DEBITI DI BANCA CENTRALE IL RISCHIO VA TUTTO ALLO STATO
A RISCHIO
LO STATO PER EVITARE IL DEFAULT DELLE BANCHE
IL CONTROLLO DELLA GESTIONE
RESTA IN MANI PRIVATE
UNA GRANDE BANCA PUBBLICA AL POSTO DI TANTE PICCOLE
PRIVATE
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