San Marino. I comitati civici chiedono al governo un cambiamento sulle concessioni dei terreni di proprietà pubblica

San Marino. I comitati civici chiedono al governo un cambiamento sulle concessioni dei terreni di proprietà pubblica

Il comitato civico di Torraccia e il comitato civico per l’ex Tiro a volo di Murata insieme per chiedere al governo un cambiamento nell’attuale normativa sulle concessioni dei terreni di proprietà pubblica a San Marino.

“Il progetto di legge di iniziativa popolare ‘Disciplina delle alienabilità e concessioni dei terreni di proprietà pubblica’ è nato sull’esigenza di tutelare il territorio garantendone una gestione democratica. L’obiettivo è evitare l’utilizzo improprio dello strumento della concessione nelle politiche territoriali”, dichiarano in un comunicato congiunto il comitato civico di Torraccia e il comitato civico per l’ex Tiro a Volo di Murata.

“Al momento attuale la concessione, a differenza dell’alienazione, non prevede il passaggio in Consiglio Grande e Generale. Questo ha portato nel tempo a utilizzare la concessione come strumento per attuare scelte territoriali senza le dovute condivisioni con la cittadinanza. Il comitato per la tutela dell’ex Tiro a Volo ha ritenuto necessario andare alla radice del problema per disciplinare l’utilizzo delle future concessioni”, sottolineano i due comunicati.

La proposta del progetto di legge è quella di “uniformare l’iter della concessione a quello delle alienazioni in modo che sia il Consiglio Grande e Generale a decidere sulle scelte riguardanti la gestione territoriale”.

E ancora: “Si è pensato di lasciare allo status quo la gestione dei terreni agricoli perché già disciplinati da un regolamento”.

Il neo comitato per la aviosuperficie di Torraccia si dice “lieto di unirsi al comitato per l’ex Tiro a volo di Murata nel sostenere il progetto di legge che deve essere portato in prima lettura in Consiglio Grande e Generale entro il 2 dicembre, secondo i termini di legge”.

I due comitati, infine, affermano di essere “sicuri che questa modifica dell’attuale norma sulle concessioni possa finalmente portare una nuova gestione democratica della risorsa più importante del Paese: il nostro territorio”.

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