San Marino. Il comitato civico di Murata solidale con quello di Torraccia: “Il governo non è il padrone del territorio”

San Marino. Il comitato civico di Murata solidale con quello di Torraccia: “Il governo non è il padrone del territorio”

“Siamo lieti della nascita di un nuovo comitato civico, a dimostrazione che la popolazione sammarinese non vuole subire passivamente decisioni fortemente impattanti su territorio e sulla vita quotidiana delle persone”.

Così il comitato civico per la difesa dell’area ex Tiro a volo commenta la nascita del comitato civico di Torraccia contro il progetto di ampliamento della pista d’atterraggio.

“Abbiamo un piano regolatore scaduto da anni – scrive il comitato di Murata in una nota – e nel frattempo il governo agisce discrezionalmente senza il coinvolgimento del Consiglio, ma neanche degli organismi della rappresentanza locale quali sono le Giunte di Castello e senza ascoltare i bisogni e le istanze della popolazione più direttamente colpita nelle conseguenze decisionali.

Come Comitato Civico per la salvaguardia dell’area dell’ex Tiro a volo abbiamo cercato di sollevare le questioni della tutela ambientale e della fruizione pubblica di una delle zone più pregevoli di San Marino, inclusa parzialmente nel Patrimonio Unesco dell’Umanità. E ciò accade in un contesto di sfiducia verso le capacità dell’imprenditoria locale (che andrebbe invece sostenuta) e con una miriade di alberghi chiusi o da ristrutturare persino a poca distanza dalla stessa area che si vuole privatizzare. Abbiamo raccolto oltre 500 firme in una petizione popolare e presentato due progetti di legge di iniziativa popolare volti a tutelare l’area dalle speculazioni presenti e future e per ridurre la discrezionalità del governo. Il governo utilizza infatti lo strumento della convenzione per aggirare la norma per lui più stringente sulla alienazione di terreno pubblico (con le concessioni pluridecennali e relativi rinnovi i sammarinesi perdono comunque la fruibilità dell’area, ma il governo può agire per decreto, senza avere l’approvazione della maggioranza del Consiglio come avviene per le alienazioni di terreno pubblico).

Nessuno è contrario a priori a progetti di sviluppo o agli investitori esteri – scrive ancora il comitato – ma il governo non è il padrone del territorio (il bene pubblico per eccellenza) e non può disporne a suo piacimento; con l’aggravante di una mancata chiarezza sui costi-benefici, su quale sia l’interesse pubblico che dovrebbe perseguire e senza considerare le istanze di chi quegli spazi li vive. Mancano luoghi di incontro, spazi per socializzare, piazze e non parcheggi, parchi, giardini pubblici, piste ciclabili e pedonali, sottopassi, eppure si sottrae un polmone verde agli abitanti di Città e si agisce come se l’aumento del cemento e dell’asfalto comportasse una migliore qualità della vita e non il suo contrario. Il governo resta ancorato a modelli economici obsoleti e lontano dal turismo sostenibile che è un nuovo modo di viaggiare che privilegia la scoperta dei territori e si pone come obiettivo di limitare il più possibile l’impatto sull’ambiente, favorendo la conoscenza diretta di culture, tradizioni, comunità locali e contesti naturalistici di grande interesse.  

San Marino, per la sua storia, le bellezze naturalistiche e i suoi panorami, potrebbe essere una meta allettante per questa tipologia di turisti in crescita nel mondo; in quest’ottica le piste ciclabili, la rete sentieristica, gli alberghi diffusi, le iniziative culturali e ricreative, i parchi naturali e per le attività sportive outdoor costituiscono una valida alternativa a infrastrutture impattanti come resort e aeroporti e senza ombre speculative.

Il nuovo Comitato Civico di Torraccia denuncia la mancanza di informazioni e di coinvolgimento, teme un peggioramento della propria salute e anche – per tutti- un aumento del debito con nuovo spreco di denaro pubblico e di vedere deturpata un’area da un’opera infrastrutturale di cui, in tempi di transizione ecologica in cui bisognerebbe limitare e non aumentare le emissioni, non ne vede l’interesse collettivo.

La buona notizia è che la popolazione sammarinese si organizza e si mobilita per la qualità dello spazio pubblico, la cattiva è che ce ne sia bisogno” conclude il comitato civico per la difesa dell’area dell’ex Tiro a volo.



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