I soci della centrale del latte di San Marino sul Pianello per protesta (senza mucca): “Vogliono affidarla alla grande distribuzione”

I soci della centrale del latte di San Marino sul Pianello per protesta (senza mucca): “Vogliono affidarla alla grande distribuzione”

Si è svolta questa mattina, sul Pianello, la manifestazione dei soci della Cooperativa Agricola Latte Sammarinese per protestare conto la politica del Governo sulla Centrale del latte. I soci avrebbero voluto portare con sé anche una mucca, azione che poi non è stato possibile realizzare.

In un comunicato, i soci della Cooperativa Agricola Latte Sammarinese S.C.A.R.L., spiegano come questa, sia nata “nel 2016 per volontà di quattro famiglie imprenditrici nel settore agricolo, le quali hanno avuto la volontà di mantenere il latte di San Marino ed i suoi derivati all’interno del territorio per servire le tavole dei sammarinesi.

Quando la Cooperativa è subentrata nella gestione della Centrale del Latte ha dovuto ristrutturare l’immobile e i macchinari per renderli efficienti ed a norma di legge, così i soci si sono indebitati per oltre 2 milioni di euro ed hanno prodotto latte conferendolo gratis alla cooperativa, pur di mantenere attiva la filiera produttore-consumatore”.

Come ben sapete, spiegano i soci, “i prezzi della concorrenza ai supermercati sono ben inferiori a quelli dei prodotti della Centrale del Latte e ciò perché le grandi cooperative italiane hanno una produzione ed una distribuzione su larga scala, ben più larga del nostro territorio.

Il nostro latte è però prodotto secondo la nostra tradizione perché le nostre mucche non mangiano fieno OGM e pascolano nei campi, non sono stipate in allevamenti intensivi né bombardate di antibiotici.

La qualità ha un prezzo che non tutti sono disposti a pagare e per questo la Cooperativa ha sempre cercato di mantenere al minimo il divario di prezzi fra i nostri prodotti e quelli della concorrenza ma i costi – in questi anni – non sono stati assorbiti adeguatamente”.

Con lungimiranza, aggiungono,  “la Cooperativa ha ottenuto l’accreditamento presso la Federazione Russa per allargare la propria distribuzione all’estero ove i nostri prodotti caseari sono apprezzati dai consumatori e vengono pagati il giusto prezzo, consentendo al produttore un margine di profitto tale da rientrare degli investimenti fatti.

Tale progetto era stato avallato da un partner di diritto sammarinese che avrebbe dato una disponibilità finanziaria in grado di garantire la copertura delle spese, l’avvio del commercio estero e la continuità aziendale nel mantenere una filiera interna ed un commercio verso la grande distribuzione estera.

Una cooperativa a due anime avrebbe permesso il sostentamento del prodotto tipicamente sammarinese aggiungendo un prodotto commerciale destinato ad altri mercati per dare linfa alla produzione interna.

Il Congresso di Stato ha però bocciato il progetto affermando che la partecipazione nella Cooperativa di soggetti privati e lo scopo commerciale perseguito erano contrari allo spirito solidaristico decidendo nel contempo di affidare ad un Consulente esterno la valutazione dello stato di salute della Cooperativa.

Anche il Consulente nominato dal Congresso di Stato ha confermato la bontà dell’idea della Cooperativa, rilevando che il mercato interno non è sufficiente a garantire la continuità aziendale e che è quindi necessario implementare la produzione e il mercato di riferimento, allargandolo alla GDO.

Confortati dalle risultanze ci auguravamo che il Congresso di Stato cambiasse idea e consentisse alla Cooperativa di stringere accordi commerciali per la grande distribuzione e invece…

SORPRESA

Si vuole emettere un bando pubblico per togliere la Centrale del Latte ai sammarinesi e affidarla alla gestione di chi già opera nella grande distribuzione.

A questo punto ci chiediamo perché si voglia togliere ai produttori di latte la possibilità di continuare a gestire la trasformazione del prodotto e la commercializzazione e ci sorge il dubbio che l’affare debba andare a gonfiare le tasche altrui.

Che interesse ha la politica a far gestire il latte sammarinese agli stranieri? Perché dobbiamo cedere il nostro latte a chi produce con metodi industriali e non tradizionali? Dove sta la convenienza per i sammarinesi e per gli allevatori?”

“Noi – concludono i soci – diciamo NO e scendiamo in piazza con le nostre mucche perché il latte di San Marino è dei sammarinesi”.

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