San Marino. Con 26 voti a favore il Consiglio Grande e Generale approva la nuova legge sul lavoro

San Marino. Con 26 voti a favore il Consiglio Grande e Generale approva la nuova legge sul lavoro

Con 26 voti a favore, 4 contrari, 9 astenuti e un non votante viene approvata la Riforma sulle norme dell’occupazione, presentata dal Segretario di Stato per il Lavoro, Teodoro Lonfernini

Ne dà notizia San Marino News Agency, che nel report aggiunge: “Nella seduta consiliare odierna si completa il dibattito con le repliche sul Pdl “Riforma sulle norme dell’occupazione” e si inizia così l’esame dei 41 articoli del provvedimento.  All‘articolo 3 “Funzione Pubblica e servizi al mercato del lavoro” viene respinto un emendamento di Rf, volto a permettere la segnalazione “occasionale, per conto terzi” e non professionale di un annuncio di lavoro.  “Sanzionare chi  divulga offerte e annunci di lavoro sui social perché ne è venuto a conoscenza– motiva Andrea Zafferani mi parrebbe fuori luogo”. Per il Sds Lonfernini l’emendamento è da respingere: “Il termine ‘occasionale’ non lo ritengo appropriato”, inoltre  la legge già di per sé elimina il divieto di pubblicare annunci di lavoro e “ritengo sia più che sufficiente”. All’Articolo 4 “Commissione per il Lavoro”, i consiglieri di Libera intervengono per definirlo come peggiorativo: rispetto alla attuale composizione della commissione viene infatti eliminata la parte politica, incluso il membro di opposizione. Il Sds Lonfernini difende la modifica: “non è un arretramento, abbiamo una commissione che rispetta la legge della rappresentatività e il concetto della logica tripartita, siamo piuttosto ad un avanzamento”.
All’Articolo 12 “Disposizioni speciali per l’assunzione di personale non iscritto e non iscrivibile alle Liste di Avviamento al Lavoro”, viene respinto un emendamento di Rf, relativo agli accordi occupazionali di cui si chiede l’abrogazione. “Pensiamo sia necessario un quadro di regole che valga per tutte le imprese– motiva Andrea Zafferaninon la ‘questua’ in Segreteria per chiedere favori, tra l’altro in questo momento le imprese possono assumere chi vogliono grazie all’ampia liberalizzazione, quindi gli accordi occupazionali diventano anacronistici”. Il Sds Lonfernini spiega che in questa legislatura il ricorso a questo strumento è stato limitato a soli tre casi.  “Per la logica messa in moto– chiarisce- le imprese che si  avvalgono delle norme che stiamo introducendo non avranno la necessità di ricorrere  alla Segreteria per sottoscrivere accordi”. Ad ogni modo, “in una logica piena di liberalizzazione, ma anche di salvaguardia– aggiunge- con le incertezze dettate dal futuro economico, non me la sento di cancellare dal nostro sistema una facoltà cui è possibile ricorrere,  al momento ritengo sia più cautelante mantenere gli accordi”.
All’Art.13 viene presentato un emendamento totalmente modificativo sottoscritto da 39 consiglieri di maggioranza “Disposizioni speciali per lavoratori residenti in paesi Extra Ue”.  Lo illustra Francesco Mussoni, Pdcs: “Questo è un emendamento che vuole allineare la permanenza in territorio sammarinese del lavoratore alla durata del contratto di lavoro, coordinandolo con le discipline Schengen dell’Europa, con cui stiamo negoziando un Accordo di associazione. Nasce dalle interlocuzioni avute tra il Dipartimento Affari europei della segreteria di Stato Affari Esteri, Segreteria al Lavoro e i gruppi di maggioranza”. L’emendamento viene accolto.
All’articolo 25 “Attività lavorativa per percettori di pensione”, viene respinto un emendamento di Rf che puntava a ricondurre questa nuova forma contrattuale nella collaborazione a progetto per eliminare possibili discrezionalità nell’applicazione della norma o dubbi interpretativi.
Quindi all’Articolo 26 “Solidarietà familiare” viene ritirato l’emendamento di Dml (più i consiglieri del gruppo misto Giardi e Zafferani) a seguito dell’accordo raggiunto in maggioranza e della presentazione di un emendamento sostitutivo sottoscritto da 39 consiglieri. Michela Pelliccioni, Dml, spiega il ritiro del proprio emendamento:  “Cercavamo una soluzione al fatto che, con gli aumenti previsti da questo articolo sulla solidarietà familiare, i costi per le imprese che utilizzano la collaborazione dei familiari fossero eccessivi, l’Aula ha recepito la nostra richiesta e nell’ambito della maggioranza si è trovato una proposta più completa”.  Il nuovo emendamento, in sostanza, modifica l’articolo licenziato in Commissione consiliare, abbassando il contributo di solidarietà dal 30% di contribuzione media territoriale al 10%. La percentuale iniziale, che equivarrebbe a 600 euro mensili, è stata considerata eccessivamente onerosa per le imprese che ricorrono al contributo lavorativo di familiari, considerando che oggi il contributo previsto è di 100 euro. La quota da corrispondere scende quindi a circa 200 euro mensili. Guerrino Zanotti, di Libera, esprime dubbi su questa misura: “L’emendamento rende accessibilissimo questo strumento che può creare disparità tra operatori che possono contare sulla collaboraione dei famigliari e chi no”. L’emendamento dei consiglieri di maggioranza viene infine approvato.
All’Art.35 “Misure ed incentivi per l’inclusione lavorativa e la responsabilità sociale d’impresa” che prevede eventuali decreti in materia, Guerrino Zanotti di Libera anticipa che il suo gruppo sta lavorando a un testo normativo specifico sul tema dell’inclusione lavorativa con persone con disabilità, che sarà portato al confronto “tutto campo” con forze sociali e politiche dal nuovo anno. “E’ un tema che ha necessità di risposte veloci, ci spiace che in questa legge anche in questo caso si sia rinviata la discussione- sottolinea- ma siamo aperti al confornto sugli interventi da portare”.
Sono quindi respinti due emendamenti di Libera, le cui proposte sono valutate interessanti dagli interventi della maggioranza e dal sds Lonfernini, ma non sono ritenute accoglibili perché riguardano materie che richiedono ulteriori approfondimenti. Il primo è l’emendamento aggiuntivo art. 36 octies “Relazione per il potenziamento del Centro di Formazione Professionale”, con cui si chiede di redigere una relazione che consideri un potenziamento del Cfp, in termini di spazi, insegnamenti e operatori, così come la possibilità di convertirlo in un istituto professionale superiore.  Il secondo emendamento respinto è l’art.36 nonies “Riduzione orario settimanale”. A riguardo, “ci sono diversi esperimenti in Europa che hanno portato a ridurre l’orario di lavoro settimanale– spiega Matteo Ciacciuna settimana corta può portare a produrre di più e San Marino potrebbe essere pioniere su queste tematiche”.  In questo caso il Sds Lonfernini chiarisce che il tema è stato affrontato attraverso l’articolo 34, già approvato, che prevede un decreto volto a incentivare l’equilibrio tra tempi di vita e lavoro.

A conclusione dell’esame dell’articolato, nelle dichiarazione di voto i gruppi di maggioranza anticipano pieno sostegno al provvedimento, Rf invece conferma l’astensione, già mantenuta in Commissione consiliare, per “mancanza di contenuti”, resta critica infine Libera che punta il dito su deleghe e rinvii e giudica il Segretario di Stato Lonfernini “non classificabile”.  Con il voto finale, il Pdl “Riforme delle norme relative all’occupazione” viene infine approvato a maggioranza. I lavori consiliari riprenderanno domani nel primo pomeriggio.

Leggi il riassunto della seduta redatto dall’agenzia Dire

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