Visita al padiglione e colloquio fra omologhi durante la giornata odierna alla COP27 di Sharm El Sheik.
“Il Segretario di Stato per il Territorio, l’Ambiente e l’Agricoltura Stefano Canti è stato ospite oggi del Ministro per la Protezione dell’Ambiente e delle Risorse naturali dell’Ucraina Ruslan Strilets presso il padiglione ucraino nell’ambito della COP27 in corso a Sharm El Sheik (Egitto)”.
Ne dà notizia la Segreteria di Stato al Territorio, che aggiunge: “Un incontro particolarmente sentito, aperto con una visita all’interno del Padiglione, dove l’organizzazione ucraina ha esposto i campioni delle differenti tipologie del loro terreno e che oggi risultano profondamente compromesse e trasformate da “molto fertili” a “aride” a causa degli incendi, delle sostanze chimiche rilasciate dalle armi, dai bombardamenti e dal passaggio dei mezzi pesanti e blindati. Particolarmente di impatto il colore scelto per il padiglione, grigio come i mezzi militari che partecipano al conflitto “e come il nostro umore” ha spiegato il Ministro ucraino. L’ultima parte della visita è stata invece dedicata al futuro di un paese che prima del conflitto lavorava con convinzione ai progetti
di transizione energetica e allo sviluppo di miglioramento dell’agricoltura, anch’essa oggi profondamente colpita dal conflitto. L’incontro è proseguito con un cordiale incontro fra i due ministri e si è concluso con la partecipazione del Segretario di Stato Canti al forum tenuto dallo stesso Ministro Strilets sul tema “I danni causati all’ambiente e al clima dal conflitto armato”.
Il Segretario di Stato per il Territorio e l’Ambiente, Stefano Canti, ha riposto all’omologo ucraino sentimenti di vicinanza al paese duramente colpito dall’invasione russa ed ha ricordato le azioni in ambito solidale intraprese dalla Repubblica di San Marino in favore dell’Ucraina.
Il Ministro ucraino Ruslan Strilets ha illustrato le problematiche che, accanto a quelle umanitarie, affliggono l’ambiente e l’ecosistema ucraino duramente messo alla prova dal conflitto e dagli incendi e dall’inquinamento che ne conseguono, spiegando come anche i piani per la produzione di energia verde e la transizione energetica del paese siano stati interrotti”.
