Delibere per la trasferta a Dubai, cinque segretari di Stato nella delegazione più una ventina di persone al seguito, oltre a chi doveva esibirsi per la giornata
Dalle delibere del Congresso di stato emergono alcuni dettagli della nutrita delegazione governativa che doveva andare a Dubai. Oltre alla Reggenza c’erano cinque segretari di stato. Uno già in loco, il segretario al Turismo, e quattro, Esteri, Finanze, Istruzione e Lavoro, in partenza con la comitiva istituzionale lo scorso 8 dicembre (delibera numero 8 del 29 novembre). Non compare ancora nelle delibere pubblicate, chi era al seguito delle figure istituzionali. Si tratta una ventina di persone (di certo oltre 15) tra familiari, ospiti e altri addetti di segreteria e di dipartimento. A questi vanno aggiunti, poi, coloro che avrebbero dovuto animare le celebrazioni della giornata dedicata a San Marino del 10 dicembre: balestrieri, sbandieratori, tamburini, artisti. Quindi una settantina di persone che, per la positività al Covid di un contatto stretto di sua eccellenza Mussoni, sono dovute rientrare prima di potersi imbarcare all’aeroporto Marconi di Bologna. Rimandata, quindi la trasferta e la giornata dedicata a San Marino.
Restano gli interrogativi pesanti su una trasferta di questo tipo: era proprio necessario a ridosso della legge di bilancio da discutere, in un momento di crisi economica, di debito internazionale, con imminente aumento delle bollette, nel pieno di un’altra ondata di covid, organizzare una trasferta di questa portata? Il tutto quando da un lato, la sera prima, si è licenziato in emergenza un decreto che già da solo dovrebbe dare conto della necessità di tenere un certo contegno anche per queste iniziative, dato che alla cittadinanza si chiedono sacrifici e si impongono limitazioni.
Si attende intanto di capire, magari dalla pubblicazione delle prossime delibere, quanto questa trasferta mancata sarebbe costata – o costerà – allo Stato e alla collettività
Articolo tratto da L’informazione di San Marino, pubblicato integralmente dopo le 23
