San Marino. In Consiglio tra opposizione e maggioranza e’ guerra aperta. L’Informazione di San Marino

San Marino. In Consiglio tra opposizione e maggioranza e’ guerra aperta. L’Informazione di San Marino

Antonio Fabbri – L’Informazione di San Marino: Politica e segnali trasversali si stanno scaldando i due forni

Si stanno scaldando i due forni, quelli dove la Democrazia cristiana cucina ora l’uno ora l’altro alleato. Quanto accaduto in notturna nel Consiglio grande e generale di venerdì scorso, potrebbe essere sintomo proprio di questo. Quei due voti in meno alla legge di sviluppo potrebbero essere una svista oppure un segnale. Un segnale politico. La normativa sulla quale si è speso parecchio il Psd con il suo segretario alle finanze Claudio Felici, ha fagocitato l’intero ordine del giorno facendo slittare la patrimoniale, il provvedimento preposto a dare gettito immediato. Così in notturna, un po’ per la stanchezza della maratona e un po’ perché per le casse pubbliche portare alla ratifica il decreto dell’imposta sugli immobili è necessario per incamerare liquidità, il Segretario alle Finanze ha additato l’opposizione come ostruzionista. Questo ha fatto chiudere a riccio anche chi, dai banchi della minoranza, era più possibilista verso un approccio “di responsabilità”, come viene chiamato in politichese il fatto di essere disponibili ad appoggiare con i propri voti un provvedimento governativo. Un atteggiamento, questo, dichiarato da Intesa per il Paese-Ps e Upr- che ha visto durante il dibattito approvati anche diversi suoi emendamenti. Intesa per il Paese che, non è un mistero, da un po’ punta ad un allargamento della maggioranza per il sostegno ai provvedimenti più difficili. Ecco allora che il segnale del sì agli emendamenti prima e poi il passaggio di due voti all’opposizione nella votazione finita 29 a 23 nella legge per lo sviluppo, sono indicativi per lanciare il segnale che questo allargamento a Intesa qualcuno nella maggioranza non lo disdegnerebbe. E c’è pure chi non disdegnerebbe di lasciare a piedi il Psd, che sulle questioni di tasse, patrimoniale, provvedimenti per lo sviluppo, si sta assumendo in maniera più diretta le responsabilità di scelte impopolari. (…)

 

 

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