San Marino. Incendio all’Admiral, prosegue il processo sulla mancata truffa

San Marino. Incendio all’Admiral, prosegue il processo sulla mancata truffa

Rassegna Stampa – Ascoltati i periti. Per l’accusa la richiesta di indennizzo del negozio di abbigliamento all’assicurazione fu sproporzionata rispetto ai reali danni

ANTONIO FABBRI. Nuova udienza ieri, davanti al Commissario della Legge Elisa Beccari, del caso riferito al grosso incendio scoppiato, nella notte tra il 19 e il 20 dicembre 2018, all’Admiral Point, precisamente nel negozio di abbigliamento Kelly.

Da subito, già all’epoca, venne esclusa la pista dolosa dell’incendio, che danneggiò anche il bar vicino, e si risalì ad un corto circuito elettrico delle lucine di Natale.  e quindi è pacificamente esclusa la causa dolosa dell’incendio, la allora titolare dell’esercizio, Gloria Nancy Osorio Carmona, 59enne di origini colombiane, è però finita davanti al giudice perché accusata di avere richiesto all’assicurazione un indennizzo per la merce andata distrutta sproporzionato, secondo la compagnia, rispetto alla effettiva quantità di merce, capi di abbigliamento, presente nell’esercizio e rispettivo magazzino al momento dell’incendio.

L’indennizzo richiesto ammontava a circa 570mila euro, ma venne riscontrata una sproporzione tra il quantitativo dichiarato distrutto in un elenco prodotto dalla titolare e i bilanci e le fatture della Kelly srl. L’assicurazione, Unipolsai, non aveva quindi provveduto alla liquidazione del danno ed era scattata la denuncia. Dopo le indagini è arrivato il rinvio a giudizio per truffa mancata all’assicurazione, reato di cui la titolare dell’esercizio deve rispondere.

Ieri mattina la terza udienza che fa seguito a quella della settimana scorsa – mentre la prima risale all’8 marzo del 2023 e si era celebrata davanti al Commissario della legge Simon Luca Morsiani oggi in aspettativa – udienza nella quale sono stati ascoltati diversi testimoni, in particolare il perito della parte civile, il perito della prima fase delle verifiche dell’assicurazione e un perito contabile.

Da un lato i difensori, gli avvocati Luca Della Balda e Filippo Cocco, mirano a dimostrare che tra le verifiche dei periti della prima ora e quelle dei periti d’ufficio del tribunale non ci sia troppo scostamento, mentre i legali della compagnia assicuratrice parte civile, Antonella Bonelli e Davide Tassinari, evidenziano come il diniego della liquidazione del danno fosse maturato dal fatto che, secondo i periti della compagnia che poi avevano svolto ulteriori verifiche, qualcosa non quadrava nei conteggi, riscontrando incongruenze tra merce distrutta dichiarata, metratura del negozio e contabilità.

Sarà comunque necessaria un’altra udienza a fine marzo per terminare le audizioni testimoniali, dopodiché sarà con tutta probabilità fissata un’altra data per le conclusioni e la sentenza.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

 

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