Ipotesi vendita banche storiche, Rf chiede trasparenza
In piena estate la Cassa di Risparmio ha rimodellato il Cda. Non ha più l’Amministratore Delegato, che era Gianfranco Vento, ora rimasto consigliere del Cda. La banca dello Stato è al centro di rumors di cessioni e di ritorni eccellenti nella dirigenza. La Bsm, invece, al centro di trattative con potenziali acquirenti c’è già, e si sono svolte già diverse assemblee per trattare l’argomento, tra le gnorgnie degli azionisti storici e il silenzio di Bcsm anche su discutibili e discusse modifiche di statuto. Su tutto questo interviene Repubblica Futura che annuncia anche iniziative istituzionali. “Nella passata legislatura – scrive Rf in una nota – quello bancario era tema di polemica e attenzione quotidiana, e questo certamente non ha contribuito a creare tranquillità nel sistema e nei risparmiatori; ma il Governo non si negava al confronto, fra CCR congiunti, Commissioni Finanze a ripetizione, audizioni dei CdA, riferimenti frequenti, con tempistiche e modalità mai viste nelle precedenti legislature. Ora sul sistema bancario sammarinese è calato il silenzio. Si parla insistentemente di vendita dei due più grandi istituti della nostra Repubblica: Cassa di Risparmio e Banca di San Marino, entrambe nel mirino di investitori stranieri. Non abbiamo nulla in contrario a che investi- tori stranieri entrino nel nostro sistema bancario e finanziario: abbiamo sempre caldeggiato l’ingresso di nuovi capitali, non ci stracciamo certamente le vesti oggi (semmai è qualcun altro, che in passato gridava “al lupo al lupo” ogni volta che un nuovo investitore si avvicinava, che dovrebbe farsi qualche domanda). Tuttavia la trasparenza è doverosa, soprattutto per quanto riguarda Cassa di Risparmio che è una banca dello Stato (…)
Articolo tratto da L’informazione
