RASSEGNA STAMPA – L’Informazione di San Marino, l’editoriale di Marino Cecchetti: “Conferenza di fine anno”
MARINO CECCHETTI – Nella conferenza stampa di fine anno – ‘tutto va bene madama la marchesa’ – nessun piano di rientro del debito pubblico. Eppure siamo il più malmesso fra i quattro ministati europei: Monaco e Lichtenstein non hanno debito; quello di Andorra è metà del nostro.
Al momento non ha fondamento la speranza che il prossimo accordo di Associazione alla Unione Europea ci possa essere d’aiuto. A Strasburgo e a Bruxelles sanno da cosa deriva il nostro dissesto finanziario. Non certo, ad esempio, da un cataclisma, per cui avremmo di certo la comprensione non solo dell’Europa.
Il debito pubblico nostro è frutto di quella ‘tangentopoli’ su cui, proprio durante la legislatura governata da chi ha tenuto la conferenza stampa, è arrivato il colpo di spugna finale, attraverso la sentenza d’appello del processo Conto Mazzini. C’è stata davvero un’unica regia fra Palazzo Pubblico e Tavolucci come ‘rivelato’- senza alcuna vera reazione – da un ex Reggente?
La conclusione del Mazzini ha, di fatto, appagato l’universo sammarinese visto che sul Pianello non si sono visti i forconi.
I primi ovviamente a goderne i frutti sono i politici coinvolti direttamente nei processi, tornati verginelli e coi soldi in tasca. Giusto in tempo per presentarsi alle prossime elezioni. Sono in regola! E chi sostiene il contrario rischia la denuncia per diffamazione.
In sottofondo, la “nuova oligarchia economica-finanziaria” (*).
Una “oligarchia” ingrassatasi con la sarcofagazione delle banche a spese dello Stato e che ora sbava davanti alle gestioni di debito pubblico e prestiti delle banche ‘non performanti’ (Npl). Ora ha tutto per “impadronirsi del Paese e delle sue ultime risorse”.
Marino Cecchetti
(*) Giuseppe Roberti, L’informazione di San Marino, 17/6/2016
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 17