San Marino. “Istanze d’Arengo, il Governo inciampa ancora sulla tutela delle donne”

San Marino. “Istanze d’Arengo, il Governo inciampa ancora sulla tutela delle donne”

“Istanze d’Arengo, il Governo inciampa ancora sulla tutela delle donne”

ANTONIO FABBRI – Ci sono delle posizioni che non hanno apparentemente un senso. Già era accaduto in una seduta dello scorso anno, quando l’Unione donne sammarinesi, richiamando i dati del Grevio, il Gruppo del Consiglio d’Europa contro la violenza di genere, aveva presentato una Istanza d’Arengo perché venissero attuate le raccomandazioni dell’organismo sovranazionale. Quella volta l’Istanza d’Arengo venne rigettata con polemica e Odg della maggioranza che addirittura dava mandato di adire l’Autorità giudiziaria perché i dati riportati – che erano poi quelli del report del Grevio – non erano conformi ai dati reali relativi alla violenza di genere. Insomma, esposto contro i cittadini che avevano presentato una Istanza d’Arengo. “Una delle pagine più buie dell’attività parlamentare”, ha ricordato in seduta notturna, giovedì, Nicola Renzi di Rf. Quella volta, dunque, c’era stata la contrarietà all’Istanza da parte del Segreta- rio di Stato alla Giustizia, Massimo Andrea Ugolini, che però si era fatto scudo dell’Authority per le pari opportunità che a sua volta, proprio per la discrepanza dei dati, aveva espresso parere negativo. Stavolta, con un’altra Istanza promossa sempre da Uds, si è tornati sul tema chiedendo che “tutte le forme di violenza sulle donne delineate nella Convenzione di Istanbul siano codificate dalla legislazione sammarinese e perseguite”.

Stavolta però c’era pure il parere favorevole dell’Authority per le pari opportunità che ha scritto di accogliere “con favore quanto proposto da Unione donne sammarinesi per quanto riguarda il potenziamento della legislazione sammarinese in materia di violenza contro le donne”. Quindi ci si aspettava l’accoglimento di buon grado dell’Istanza. Per contro, invece, in contrasto con il parere dell’Authority, il Segretario Ugolini ha detto “no”, ha chiesto di respingere all’Istanza, “in considerazione del lavoro – ha detto – che si sta già svolgendo”.

Non è stato molto ascoltato, però, tanto che addirittura alcuni consiglieri del suo partito, così come altri di maggioranza, non hanno votato o hanno preferito uscire – il che non è esattamente una manifestazione di appoggio per il Segretario – e la votazione è finita 13 sì contro 13 no, con l’Istanza che potrà essere riproposta. Nel frattempo, per mettere una pezza alle incomprensibili posizioni governative, la maggioranza ha presentato un ordine del giorno che ricalca in sostanza le richieste dell’Istanza di Uds.

Ma d’altra parte non era andata meglio poco prima, segno di un certo scollamento tra governo e maggioranza, al Segretario Teodoro Lonfernini il quale aveva chiesto all’aula di respingere l’istanza che chiedeva la sottotitolazione del notiziario di Rtv. Questo perché, ha detto Lonfernini, già previsto nella legge sull’editoria approvata. Una indicazione non recepita dall’aula, che ha votato a favore dell’istanza con 34 sì.

Respinte, invece, le altre due istanze in tema di pedofilia che chiedevano, tra l’altro, di istituire un registro dei reati di questo tipo. Ora, visto quanto accaduto è necessaria una considerazione. Non si comprende per quale arcano e recondito motivo che alberga nelle menti dei Segretari di Stato, quando una Istanza avalla, appoggia, sostiene quello che è stato già approvato o a cui si sta lavorando, il governo debba esprimere parere negativo. La domanda nasce spontanea: sarà pure più produttivo avere un avallo ulteriore dai cittadini che confermi il lavoro svolto o che si sta svolgendo? E invece no, la posizione è: “bocciatela perché stiamo già facendo ciò che chiedere”. Mah.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicata integralmente dopo le 19

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