San Marino, la causa del pessimismo di Di Vizio?

San Marino, la causa del pessimismo di Di Vizio?

Fabio di Vizio, sostituto Procuratore della Repubblica di Forlì è diventato celeberrimo in Italia, pur non operando in una sede di grande rilevanza, per l’attacco al sistema San Marino, agli inizi del 2008, sulla base di un suo teorema

Sua ultima uscita pubblica ad un  Convegno a Rimini con vista sul Titano, nei giorni scorsi, poi trasferimento nella nuova sede,  a Pistoia.

Parte da Forlì, Di Vizio,  manifestando un qualche pessimismo (‘scetticismo fondato’) sulla efficacia della lotta alla evasione fiscale in Italia a giudicare da quanto confessato a Roberto Galullo e Angelo Micuzzi di IlSole24Ore circa lo strumento ritenuto invece risolutivo, quello dello scambio automatico delle  informazioni fra Stati.

Di Vizio, nel dialogare con il Sole-24 Ore, paragona lo scambio di informazioni che vivono sulle convenzioni bilaterali tra Stati a «battute di pesca con prede selezionate nei confronti delle quali già si dispone di consistenti elementi per ipotizzarne l’infedeltà fiscale. Senza porre a rischio di estinzione la specie. In tal modo non si può dimostrare che è stato commesso un illecito e tantomeno un crimine finché non si ottengono le informazioni ma non si possono ottenere le informazioni finché non si dimostra che è stato commesso un illecito. Scambi automatici sì ma a certe condizioni e certo entri limiti».

Di certo Di Vizio ha lasciato Forlì senza aver avuto la possibiità di dimostrare il suo teorema, nella sede propria, cioè quella del tribunale, dato che, nonostante  il suo impegno e certe sortite, diciamo così, eclatanti, ancora nessun procedimento  sul versante sammarinse è stato  concretamente avviato nemmeno al primo grado di giudizio.

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