San Marino. Legge aborto, il Pdcs assicura di aver tenuto una “posizione di grande responsabilità”

San Marino. Legge aborto, il Pdcs assicura di aver tenuto una “posizione di grande responsabilità”

“Ivg, la Dc ha tenuto una posizione responsabile”

ANTONIO FABBRI – La Dc, che finora non era intervenuta all’indomani dell’approvazione in Commissione della legge sull’Ivg, dice la sua chiedendo di evitare strumentalizzazioni verso le decisioni assunte e affermando di avere tenuto una “posizione di grande responsabilità”. “Non ci siamo sottratti dal trovare la definizione di una legge che da un lato recepisce la volontà dei cittadini e dall’altro abbiamo lavorato per completarla e migliorarla, considerato che, lo abbiamo fatto presente più volte, era stato presentato un testo asettico, scarno e carente sotto diversi aspetti. Ci siamo quindi adoperati per mettere la donna nelle condizioni di poter scegliere liberamente per quello che è nella sua facoltà”, ha affermato il segretario del Partito democratico cristiano sammarinese, Giancarlo Venturini.

“Tranne i primi due o tre articoli, sui quali ci sono state delle visioni diverse, perché c’erano posizioni distinte sull’istituzione del consultorio e sulle funzioni e compiti dello stesso, per la quasi la totalità degli articoli c’è stato confronto, mediazione e condivisione. Quindi respingiamo le affermazioni di coloro che dicono che la Dc non ha voluto rispettare la volontà popolare e non avrebbe contribuito al lavoro sul progetto di legge. Il lavoro fatto testimonia il contrario. Semmai riscontriamo come a parole tutti abbiano sostenuto che l’interruzione di gravidanza venisse vista come ultima ratio, poi nella pratica qualcuno ha tentato di non prendere neanche in considerazione questo principio che noi abbiamo continuato a sostenere. Parallelamente, proprio in funzione di questo principio e come si era concordato, abbiamo portato avanti un altro testo di legge che definisse aspetti utili e significativi per la famiglia”.

Manuel Ciavatta ricostruisce il percorso. “Ci siamo prima confrontati sui contenuti con i due comitati, poi abbiamo avuto almeno quattro incontri di maggioranza, anche prima di coinvolgere l’opposizione, per avere una posizione comune, ma non ci si è arrivati. Quindi ci siamo incontrati in questa sede anche con l’opposizione. E’ chiaro che abbiamo visto che in questo ambito c’erano posizioni anche trasversali. Quello che la Dc ha cercato di fare è stato tenere presente anche la legge italiana già in vigore, con la quale inevitabilmente ci si deve rapportare, in modo da armonizzare con essa quella sammarinese. Rispetto a ciò, la legge italiana, al primo articolo, esprime il concetto di tutela la vita umana fin dal suo inizio. Questo abbiamo proposto”. Quindi ha ripercorso tutti i nodi che sono stati motivo di frizione in Commissione: le strutture abilitate alla pratica dell’Ivg, fino all’introduzione dei consultori. Passata, ma che sarà probabilmente oggetto di frizione nuovamente in Consiglio. “Non era pevista una procedura e iter di richiesta dell’Ivg nelle prime 12 settimane. Tra l’altro si è previsto che nei cosnultori ci sia solo personale non obiettore. Quindi non vediamo motivo di polemica”. Poi l’introduzione del tetto massimo all’aborto oltre la dodicesima settimana e l’incarico al comitato di Bioetica di compiere tale valutazione. “Il parlamento ha svolto la sua funzione, il legislatore ha fatto il suo compito senza assolutamente creare ostruzionismo”, dice Manuel Ciavatta. “Poi – aggiunge – ciascuno ha votato come ha ritenuto: chi contrario, chi si è astenuto e chi ha deciso di non parteciapre al voto. Quello che vorremmo è che non ci fosse la strumentalizzazione su qualcosa che non è avvenuto. Anche perché chi ha partecipato alla commissione ha visto chi ha lavorato per migliorare il progetto di legge”.

Francesca Civerchia sottolinea come, dopo la tensione iniziale, “da tutte forze politiche sia stata dimostrata maturità e serietà. Si è lavorato in modo costruttivo e proficuo per una risposta condivisa. Si è lavorato con senso di responsabilità ed è stato recepito il quesito, con forte attenzione alla donna e al supporto alla stessa anche in questa particolare circostanza di una scelta che nessuna donna assume con leggerezza. Se la donna decide ha diritto di farlo con il supporto del caso”. Poi Civerchia ha evidenziato anche il lavoro fatto sulla legge a sostegno della famiglia. “Si è lavorato per la tutela della figura del padre, perché possa essere coinvolto nella gestione famigliare di cura dei bambini, con i congedi parentali. Si sono affrontati non solo articoli specifici, ma anche in prospettiva, come quelli relativi alla procreazione medicalmente assistita, per aiutare coppie che desiderano avere un bimbo. Questa norma ha visto un confronto molto positivo con le forze di opposizione che tengo a ringraziare. Sia la legge sull’Ivg sia quella sulla famiglia, sono state approvate nelle istituzioni in un contesto dove veramente la democrazia è stata la protagonista”.

Particolare ringraziamento è stato rivolto al Presidente e al vice della Commissione e a tutti i membri.

 

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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