San Marino. Legislatura ai titoli di coda. Ecco i prossimi passaggi prima delle elezioni

San Marino. Legislatura ai titoli di coda. Ecco i prossimi passaggi prima delle elezioni

Le dimissioni annunciate di gran parte dei consiglieri segnano l’inizio della fine per la 30^ legislatura a San Marino.

La legge prevede infatti che, nel caso il Consiglio Grande e Generale perda almeno 30 dei suoi membri, la Reggenza sia tenuta a sciogliere il Consiglio Grande e Generale e convocare le elezioni.

Il decreto reggenziale di scioglimento comporta a sua volta che Congresso di Stato e Commissioni consiliari entrino in regime di ordinaria amministrazione e quindi possano gestire i soli affari correnti. Significa che non potranno essere fatte delibera di spesa, se non precedentemente autorizzate, e non possono essere approvate leggi. Il Consiglio può essere però regolarmente convocato per specifici argomenti previsti dal decreto. Ad esempio nel 2019 venne specificato che poteva essere approvata la variazione di bilancio.

Nello stesso decreto, la Reggenza indica la data delle elezioni che per legge devono tenersi “in un giorno di domenica non prima del sessantesimo giorno successivo allo stesso decreto di scioglimento” e non dopo il novantesimo.

Quindi se il decreto dovesse essere emesso per ipotesi domani 20 marzo, le elezioni possono tenersi da domenica 26 maggio in poi.

Se quella, come ventilato da più parti, fosse la data prescelta, la campagna elettorale inizierebbe ufficialmente il 2 maggio, 20 giorni prima, e terminerebbe alle 24:00 del 25 maggio.

Sempre con questa ipotesi, le liste ed i candidati dovrebbero presentarsi formalmente entro le 12:00 di martedì 16 aprile, ovvero 40 giorni prima del voto.

Davide Giardi

 

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