San Marino. Libera mette a fuoco i temi: emergenza casa, giovani, accordo Ue e sanità

San Marino. Libera mette a fuoco i temi: emergenza casa, giovani, accordo Ue e sanità

RASSEGNA STAMPA – Per l’edilizia sociale proposto un progetto che coinvolga immobili in pancia alle banche, Bcsm e Fondo pensioni

ANTONIO FABBRI Non parla, al momento, di alleanza e di “alchimie”, Libera. O meglio, lo fa solo mariginalmente sollecitata dalle domande dei cronisti e ribadisce la propria direzione verso un progetto riformista, le porte aperte per una coalizione Libera-Ps con il Psd, ma avanza anche la possibilità di presentarsi da soli.

“Noi siamo sicuri della nostra presenza sul territorio. Se il Psd vuole cogliere questa opportunità – quella della coalizione con Libera, ndr. – lo farà, altrimenti deciderà lui stesso la propria strada”, dice Giuseppe Morganti. Vero è che il tempo stringe e Libera, fa sapere Matteo Ciacci, nel proprio Direttivo di lunedì deciderà quale strada prendere, anche perché vanno avvicinati i candidati che devono sapere quale sarà l’assetto politico. Difficile, comunque, appare l’opzione di una coalizione con la Dc.

Ma la conferenza stampa di Libera si è soprattutto focalizzata sui contenuti che entreranno nel programma del partito. Territorio e casa; giovani e cultura; Europa e neutralità attiva, sanità. Sugli immobili e l’edilizia sociale, la proposta è quella di trasformare un problema, quello degli immobili svalutati in pancia alle banche, in opportunità.

“Quello che proponiamo – spiega Luca Boschi – è cedere gli immobili, spesso sfitti o da completare, che gli istituti di credito hanno iscritti a bilancio con il valore originario mentre oggi sono fortemente svalutati. Cedendo oggi questi immobili, quindi avrebbero delle minusvalenze e le banche andrebbero pertanto ricapitalizzate. Quello che proponiamo è permettere alle banche di cedere questi immobili a valore di mercato, pertanto svalutato, ma poi dare la possibilità agli stessi istituti di spalmare la minusvalenza in un periodo di almeno dieci anni, attraverso un provvedimento di Banca Centrale. Quindi utilizzare questi immobili per appartamenti di edilizia popolare fornendo questa possibilità alla cittadinanza che fa sempre più fatica trovare casa.

In questa operazione – aggiunge Boschi – potrebbero essere coinvolti Enti come il Fondo pensioni. Quindi il coinvolgimento di banche, Bcsm, Fondo pensioni insieme, da un lato avrebbe finalità sociali e dall’altro finalità economiche che andrebbero a favore delle banche e del sistema”. L’argomento sarà approfondito in una delle serate che Libera sta organizzando.

Altro tema di attenzione sono i giovani. A parlarne è Beatrice Bonelli, di Generazione Libera, il movimento giovanile del partito. “Vogliamo una crescita culturale e di formazione dei giovani; una crescita dell’Università per studenti sammarinesi ed esteri. Puntiamo alla riduzione del debito che non deve ricadere sulle spalle dei giovani. Non vogliamo che siano loro a pagare il debito”.

Quindi punta sullo “sviluppo accademico, crescita dell’Università in un ambiente gradevole e comodo per studenti sammarinesi ed esteri, persone e menti che possano aiutare a fare crescere la popolazione”. Attenzione anche agli spazi per i giovani: “Ci sono strutture inutilizzate o utilizzate male – sottolinea Beatrice Bonelli – occorrono accordi adeguati, perché i giovani ne possano usufruire. Non vogliamo più ragazzi che si incontrano nei parcheggi o girano coi motorini senza sapere cosa fare… abbiamo bisogno di stimoli garantendo loro sicurezza e spazi adeguati”.

Dell’accordo di associazione all’Ue, ma anche della posizione di neutralità internazionale della Repubblica di San Marino, parla Giuseppe Morganti: “Sotto il profilo europeo ci sono dei nodi che devono essere ancora risolti. Sul fronte della libera circolazione delle persone l’accordo è accettabile per San Marino. Sul fronte della circolazione dei servizi ci siamo, ma occorre unità nel paese e condivisione, perché si apre alla concorrenza. C’e’ bisogno di condivisione sociale molto forte e per questo abbiamo ottenuto la Commissione mista che sarà la chiave di questa condivisione.

Ci sono poi ancora due criticità da risolvere: la libertà di circolazione delle merci con il problema dei T2, ancora persistente, e dell’IVA. C’è poi la questione della libera circolazione dei capitali. L’Accordo diluisce nel tempo questa possibilità: finché il nostro sistema non si sarà adeguato ai criteri europei, questa libera circolazione dei capitali non ci sarà. Questa è una grossa penalizzazione, pertanto occorre accelerare questo percorso, con delle capitalizzazioni del sistema bancario. Ma se non è attuabile ancora la libera circolazione dei capitali, diventa difficile anche la capitalizzazione del sistema. E’ un cane che si morde la coda. Occorre uscire da questo loop”, dice Morganti.

Poi punta molto sul piano della neutralità attiva: “Non possiamo permettere più di trovarci al fianco di chi non lavora efficacemente per la pace nei conflitti, in Palestina in particolare”. San Marino deve fare la sua parte di mediazione, insomma, e propone anche l’accoglienza dei bambini palestinesi attraverso corridoi umanitari.

“Non proponiamo ricette mirabolanti – aggiunge Matteo Ciacci – ma mettiamo in campo le proposte di soluzione alle emergenze che in questi anni non hanno trovato soluzione. Per questo mettiamo avanti nuovamente le nostre proposte che sono rimaste inascoltate”.

Si focalizza quindi sulla sanità: “Per una sanità più umana serve meno gestione manageriale e meno burocrazia – dice Ciacci – potenziando la medicina di base. Occorre discontinuità rispetto all’attuale gestione. Una proposta semplice chiara e diretta”, dice Ciacci.

Su tutti questi temi, e su altri oggetto del programma, Libera annuncia che si focalizzerà programmando specifici incontri.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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