San Marino. Libera: “Pediatria servizio prezioso che non va smantellato”

San Marino. Libera: “Pediatria servizio prezioso che non va smantellato”

“La salute e la tutela delle fasce più deboli è una priorità a cui un paese come la Repubblica di San Marino non può rinunciare per nessun motivo al mondo”.

Lo scrive Libera, che aggiunge: “Il sistema sanitario sammarinese ha potuto gestire, tra mille difficoltà, le svariate fasi emergenziali della pandemia soprattutto grazie all’encomiabile impegno del personale che ha garantito la massima assistenza a tutti i cittadini. Personale sanitario che ha saputo sopperire con la sua professionalità e dedizione alla non più sostenibile mancanza di organizzazione nella gestione interna dell’ospedale, considerando anche la recente uscita dalla fase emergenziale Covid 19.

È notizia di qualche giorno fa lo spostamento di 3 infermiere dal reparto pediatrico al reparto di isolamento che ha causato un inevitabile disservizio in un’area, come quella della pediatria, estremamente preziosa nella cura di una fascia delicatissima che va dall’infanzia all’adolescenza.

Questa disposizione ci pone di fronte a 2 scenari, entrambi da evitare: la chiusura del reparto di degenza con l’inevitabile conseguenza di ricoverare i pazienti più piccoli in altre aree con personale non formato per la cura pediatrica, o la riduzione dell’attività ambulatoriale e di prevenzione compresa quella dei piccoli bambini ucraini scappati dalla guerra ed affidati alle cure del personale pediatrico.

Si è optato per la chiusura del reparto con la conseguenza di dover inserire i bambini in reparti predisposti alla degenza di un’utenza adulta o “dirottare” gli infanti in ospedali del circondario.

Nonostante un fabbisogno che prevede una dotazione organica di 17 unità, allo stato attuale gli infermieri in servizio sono ben al di sotto di tale numero e, con questa ulteriore riduzione di 3 unità, il disservizio alle famiglie sammarinesi diventa giocoforza inevitabile. Lo svilimento dei diritti del bambino che ritorna ad essere gestito come un “piccolo adulto”, ignorando le linee di indirizzo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sull’importanza della prevenzione specifica nei minorenni, porta inevitabilmente il servizio di pediatria a perdere la fiducia guadagnata nel tempo tra le famiglie sammarinesi. Tutto ciò non è assolutamente più tollerabile, considerando che sono passati più di 2 anni dallo scoppio della pandemia e ancora la governance dell’istituto non ha saputo sopperire alle evidenti carenze gestionali e organizzative”.

Questa vicenda rappresenta, purtroppo, conclude Libera, “l’ennesimo tassello di una decostruzione dei più basilari servizi socio-sanitari che uno Stato sovrano deve poter garantire alla propria cittadinanza. Per decenni l’ISS ha rappresentato un fiore all’occhiello del nostro Paese, motivo di vanto internazionale. Abbiamo un sempre il più fondato timore che, se non si porrà fine immediatamente a questa deriva di ispirazione manageriale/privatistica, tra pochi anni non sarà più cosi…”

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