L’informazione di San Marino: “Banca Centrale, dubbi di non ottemperanza allo Statuto sulla composizione del Consiglio direttivo dopo l’ultima nomina di un membro dell’organismo”

L’informazione di San Marino: “Banca Centrale, dubbi di non ottemperanza allo Statuto sulla composizione del Consiglio direttivo dopo l’ultima nomina di un membro dell’organismo”

Sul sito di Banca Centrale non compare il nome di Boni

ANTONIO FABBRI. Lo scorso 24 aprile il Consiglio grande e generale ha nominato due membri del Consiglio direttivo di Banca Centrale. La presidente Catia Tomasetti che è stata riconfermata, e il membro indicato da Rete, Emanuele Boni, in sostituzione del dimissionario Giacomo Volpinari. Il Condir di Bcsm sarebbe dunque ora così composto: Catia Tomasetti, Presidente; Francesco Mancini, Vice Presidente; Francesco Ielpo, Consigliere; Antonella Mularoni, Consigliere; Walter Guidi, Consigliere.

A questi cinque nomi che compaiono sul sito di Bcsm, si dovrà aggiungere quello di Emanuele Boni che però, a oltre un mese della sua nomina in Consiglio, non compare nell’organigramma del Condir sul sito di Banca Centrale. Difficile dire se sia una coincidenza o se il nome manchi perché è in corso una qualche verifica, ma la nuova composizione del Condir dopo le nomine del Consiglio del 24 aprile, qualche dubbio di non ottemperanza allo statuto lo suscita. Infatti l’articolo 10 dello statuto di Bcsm recita al primo comma:

“1. Il Consiglio Direttivo è composto dal Presidente e da cinque Consiglieri nominati dal Consiglio Grande e Generale, scelti tra persone con competenze ed esperienze economiche e/o giuridiche rilevanti per la gestione e il controllo del sistema finanziario. La maggioranza dei componenti del Consiglio Direttivo dovrà essere composta da cittadini sammarinesi o residenti”. Ora, poiché non risulta che la presidente e il consigliere Ielpo siano “sammarinesi o residenti”, così come non lo è il neonominato dottor Boni proposto da Rete, quando il suo ingresso del Condir sarà formalizzato ci si troverebbe di fronte a un direttivo composto da tre sammarinesi e tre non sammarinesi e non residenti. Non sarebbe così ottemperato il requisito, richiesto espressamente dall’articolo 10 dello statuto di Bcsm, di un direttivo composto in maggioranza da sammarinesi o residenti. Situazione, questa, che al momento potrebbe generare un impasse.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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