Rassegna Stampa – L’episodio risale all’ottobre del 2021. Chi ha sferrato i violenti cazzotti lamenta di aver reagito ad uno schiaffo
ANTONIO FABBRI. I fatti risalgono alla notte tra il 16 e il 17 ottobre 2021. Durante una serata in discoteca al DNA di Borgo Maggiore, un ragazzo uscendo dal bagno urta un altro che, per tutta risposta, lo colpisce con tre violenti pugni in faccia causandogli la frattura scomposta della mascella. Questo quanto accertato.
Sono invece discordanti le versioni sulla genesi della lite. La vittima dei pugni ha ricostruito la sua versione affermando che uscendo dal bagno in un locale abbastanza affollato, si scontrò con la spalla dell’altro ragazzo, gli chiese cosa stesse facendo e per tutta risposta fu colpito con un pugno in faccia che lo fece accasciare su un divanetto, poi subito da un secondo pugno che lo fece inginocchiare a terra e poi un terzo che lo stese sul pavimento.
Soccorso dalla sicurezza del locale fu medicato e accompagnato fuori in attesa dell’ambulanza. Anche l’aggressore, individuato, fu accompagnato fuori, ma si dileguò in fretta. La versione di chi ha sferrato i pugni, che ammette di aver colpito l’altro ragazzo, motiva invece l’aggressione con una reazione d’istinto dopo aver ricevuto uno schiaffo, che tuttavia il giovane che ha avuto la mascella rotta nega di aver mai dato.
Entrambi sono comunque imputati, uno per l’imputazione più grave di lesioni personali difeso dall’avvocato Rossano Fabbri, l’altro per percosse difeso dall’avvocato Luca Della Balda.
Ieri sono stati ascoltati entrambi dal giudice Adriano Saldarelli.
Nella prossima udienza del 13 giugno saranno sentiti i testimoni e sono attese le conclusioni.
Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23
