Finisce nel Tribunale di San Marino la lite tra vicini a causa della combutta tra le rispettive mogli

Finisce nel Tribunale di San Marino la lite tra vicini a causa della combutta tra le rispettive mogli

Lite tra vicini, per via della “combutta” tra le rispettive mogli, finisce in Tribunale

ANTONIO FABBRI – Una lite tra vicini finisce in Tribunale. Si tratta di circostanza già vista, dato che di liti di questo tipo ne sono passate diverse nell’Aula di giustizia e per i motivi più diversi, ma in questo caso la lite si è scatenata per le mogli.

I fatti, discussi ieri davanti al giudice Adriano Saldarelli e al procuratore del Fisco Roberto Cesarini, risalgono al 2020. Due gli episodi verificatisi in località Gualdre a Fiorentino, per i quali l’imputato deve rispondere di ingiuria, minaccia, percosse e offesa a pubblico ufficiale.

I fatti, discussi ieri davanti al giudice Adriano Saldarelli e al procuratore del Fisco Roberto Cesarini, risalgono al 2020. Due gli episodi verificatisi in località Gualdre a Fiorentino, per i quali l’imputato deve rispondere di ingiuria, minaccia, percosse e offesa a pubblico ufficiale. Il primo episodio è del 14 luglio 2020. In quella data la parte lesa, costituita parte civile con l’avvocato Antonio Masiello, aveva telefonato al proprio conoscente e vicino di casa per comunicargli che “non aveva piacere” che la di lui moglie frequentasse la sua abitazione. Questo perché la parte lesa non voleva che la moglie del conoscente incontrasse la propria consorte e le due donne, oggi ex dei rispettivi mariti, si vedessero per programmare delle uscite o serate e incontrare altri conoscenti.

Una situazione che non faceva piacere alla parte lesa che si sentiva non rispettata in casa propria “Questa signora si metteva in combutta con la mia ex moglie in casa mia”, ha detto ieri in aula. Quindi prima aveva comunicato alla donna che non era più la benvenuta. Questa per tutta risposta – ha riferito la parte civile – aveva affermato che si sarebbe recata nell’abitazione della conoscente, e quindi della parte lesa, “quando le pareva”. Allora il padrone di casa aveva deciso di parlare con il marito della donna e gli aveva telefonato per comunicargli che sua moglie non era ospite gradita in casa propria. Quest’ultimo aveva chiesto di incontrare il conoscente che si era quindi recato a casa del vicino. Qui è stato preso a male parole e minacciato. Se ne era quindi andato e il giorno seguente aveva sporto denuncia.

Qualche mese dopo, poi, il 12 novembre, quando l’accusato ha ricevuto la notifica della denuncia dal tribunale, si era nuovamente recato dalla parte lesa, lo aveva insultato e minacciato brandendo un ombrello. Poi era arrivata la gendarmeria, nel frattempo chiamata, e anche gli agenti erano stati insultati. Così l’uomo è finito a processo, ieri era contumace, difeso dall’avvocato d’ufficio Marco Berardi.

Il Commissario della legge Saldarelli ha aggiornato per le conclusioni al 7 ottobre, invitando nel frattempo le parti a cercare di trovare una composizione civile e pacifica. “Ritengo – ha detto il giudice – che tendenzialmente questi rapporti dovrebbero improntarsi al senso di civiltà, prima di arrivare in tribunale

 

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 23

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