San Marino. Delibera Amazon per andare nel cloud

San Marino. Delibera Amazon per andare nel cloud

Rassegna stampa –  Delibera Amazon per andare nel cloud . “Importo congruo ” … Ma il Governo non dice quanto

ANTONIO FABBRI – La Delibera è del 27 ottobre scorso ed ha come oggetto il progetto di transizione digitale nazionale, fortemente caldeggiato dal Segretario all’industria Fabio Righi, frenato per lungo tempo dai colleghi e dalla maggioranza, in particolare dalle perplessità della Dc legate alla gestione dei dati, e improvvisamente sbloccato un mese.

La Delibera è stata evidenziata ieri in Consiglio per due sostanziali motivi: il primo è che il documento del governo parla di un “importo congruo” per i progetti previsti con Amazon web service, ma non dice quanto sia congruo; il secondo è il dato politico su quale sia stata la chiave che ha consentito di sbloccare ciò che fino a ieri era impedito.

Ha sollevato la questione il consigliere di Rete Roberto Ciavatta e gli ha replicato l’ex collega di governo, il Segretario agli esteri Luca Beccari. “Vorrei fare due domande al Congresso di Stato – ha detto Ciavatta – Se la ritiene congrua ci dica a quanto ammonta. Cos’è una cifra congrua per mettere la struttura informatica sammarinese sul cloud? Centomila euro? Un milione? Dieci milioni? Credo che dobbiamo saperlo”.

Il secondo quesito ai Segretari di Stato Dc: “Fino al giorno prima la Dc sosteneva che San Marino non sarebbe mai dovuto andare sul cloud per la riservatezza e la sovranità dei nostri dati”. Allora Ciavatta avanza un sospetto: “Siccome quel congresso di Stato si è tenuto la mattina di un giorno in cui il pomeriggio servivano i voti di una certa forza politica (il riferimento è con tutta evidenza a Domani Motus Liberi, ndr.) quella delibera è nell’interesse dello stato o è una delibera che il governo ha concesso per ottenere quattro voti?” Ha chiesto Ciavatta.

Qualcun altro è stato più esplicito dicendo che i voti servivano per l’assestamento di bilancio.

“Assolutamente falso”, ha replicato nel pomeriggio il consigliere di Motus Liberi Mirco Dolcini.

Prima aveva replicato il Segretario di Stato agli esteri Luca Beccari: “Sul cloud noi non siamo stati mai contrari, ma quello che è sempre stato un tema è che il fatto che per noi i server che gestiscono il cloud devono rimanere sammarinesi. Così è per me per me e il Segretario Gatti. Che poi noi siamo l’unico Paese che non riesce ad abbracciare questo tipo di tecnologia. Lo stiamo facendo con il primo player al mondo e con un altro importante gruppo, su questo pianeta credo non ci siano interlocutori di pari standing. Poi – aggiunge Beccari – se i nostri dati dovessero essere gestiti fuori dai nostri confini, questo troverà sempre la mia contrarietà, come quella del Segretario Gatti come dei colleghi.

Ma anche Beccari non ha detto a quanto ammonti questo “congruo importo”.

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente dopo le 21

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