Rassegna stampa – Aviosuperficie: “Portarla a 1.300 metri significa sconfinare nel comune di Coriano
Tiene banco in comma comunicazioni anche la questione dell’aviosuperficie di Torraccia
ANTONIO FABBRI – L’opposizione chiede chiarimenti sia sul piano politico sia sul piano tecnico, soprattutto per le dichiarazioni contrastanti provenienti dal Congresso di Stato, con il Segretario al turismo che preme per il finanziamento arabo – per il quale si chiede quale sia la contropartita di questo prestito definito a tasso favorevolissimo – e con il Segretario al territorio che, per ora, sostiene che si tratterà di asfaltare la pista e arrivare a 900 metri.
Rileva le incongruenze, tra gli altri, il Consigliere di Repubblica futura Fernando Bindi: “Bisogna sapere – ha detto in Consiglio – cosa facciamo dell’aviosuperficie. Ci dicono che per adesso per la pista si fermano a 900 metri per uso sportivo o poco più. Atterreranno gli imprenditori? Ci credo poco. Gli sceicchi con tutti il seguito?” Per adesso si diceva, ci si ferma a 900 metri e “il Segretario Canti ci ha detto che non ci sono progetti di altro genere, ma ha aggiunto che in un secondo momento si potranno fare hangar e una pista di 1300 metri.
Piccolo particolare – sottolinea il consigliere Bindi – per trecento metri bisognerà andare nel territorio del Comune di Coriano, quindi dovremo trattare con il sindaco di Coriano. Vi sembra una cosa normale? A me francamente una cosa del genere mi fa capire che la Repubblica è andata molto molto in basso”, ha detto Bindi chiedendo anche se siano state valutate le implicazioni che un aumento del traffico aereo comporterebbe sulla zona, sulla viabilità stradale e sull’inquinamento.
Di certo, quello che è emerso anche ieri in aula, è che la questione non pare destinata ad essere chiusa facilmente.
Articolo tratto da L’informazione pubblicato integralmente dopo le 21
