Corriere Romagna San Marino: Il collaboratore dell’ex patron della Karnak resta però ai domiciliari per “altra causa” / E Bianchini ora ricorre al Riesame / Il Tribunale della libertà annulla l’ordinanza per Ricciardi
Rimini San Marino. Il Tribunale del
Riesame di Bologna (presidente
Luisa Raimondi,
giudici Silvia Migliori e
Silvia Monari) ha annullato
l’ordinanza di custodia
cautelare che imponeva
i domiciliari a Riccardo Ricciardi, 48 enne di origine
napoletana. Il
provvedimento emesso
un mese fa dal giudice del
Tribunale di Rimini era
stato impugnato dall’avvocato
difensore Piero Ippoliti.
Ricciardi, libero
dall’imposizione prevista
nell’ordinanza, non torna
comunque in libertà: resta
infatti ai domiciliari,
misura imposta sulla base
di altre accuse relativa
al filone principale
dell’inchiesta “Criminal
Minds”. Non si conoscono
ancora le motivazioni
che hanno indotti i giudici
bolognesi ad annullare
il provvedimento, ma non
dovrebbe trattarsi di ragioni
puramente formali.
Nell’impugnare il provvedimento
l’avvocato Ippoliti
aveva fatto leva in
particolare, oltre che sulla
presunta carenza del
quadro indiziario, anche
sulla possibile “incompetenza
territoriale”. La
gran parte dei fatti contestati
si è svolta infatti a
San Marino. All’esito del
Riesame per Ricciardi anche
gli avvocati difensori
di Marco
Bianchini (Giovanni
Maio e Marco Martines),
ex patron della
Karnak di cui Ricciardi era
stretto collaboratore,
hanno impugnato l’ordinanza
relativa al loro
cliente. Bianchini è accusato
di estorsione. Per
convincere un suo dipendente
a sottoscrivere il
proprio licenziamento, lo
avrebbe preso per il collo.
Perché accettasse una
clausola vessatoria, invece,
ne aveva fatto pedinare
e minacciare di morte
un altro (tra dicembre
2008 e gennaio 2009). (…)
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