San Marino. ‘Massimo Quindici’, prosegue la raccolta firme

San Marino. ‘Massimo Quindici’, prosegue la raccolta firme

Massimo Quindici, comitato promotore del referendum che indica in 15
anni il periodo massimo di presenza in Consiglio Grande e Generale, prosegue nella sua campagna di raccolta firme.

Prossimo appuntamento alla serata
organizzata dal Movimento Rete, Venerdì 15 Giugno dalle ore 20.45
presso l’anfiteatro
, sul retro del Cinema Teatro Turismo a San Marino
Città (Parco della Pasquella).

Nella sola mattinata di ieri al Teatro Nuovo di Dogana, in occasione
dell’assemblea indetta dalla CSU, sono state raccolte più di un
centinaio di firme che dimostrano ancora una volta la necessità di un
vero cambiamento di rotta.

[…]

Alcune persone, anche giovani, hanno sostenuto che una
limitazione di massimo 15 anni di permanenza in Consiglio potrebbe
innescare un processo di educazione “in serie” delle giovani leve a fare
quello che dice il “manovratore”. Altri hanno espresso questo concetto:
se una persona, dopo l’attività politica, torna al suo lavoro, poi
raggiunta la pensione decide di tornare in politica perché ha più tempo
libero non potrà più farlo.
Tali osservazioni sono comprensibili,
però occorre ricordare che la politica può, anzi deve, essere fatta
anche fuori dal Consiglio, per ottemperare al suo scopo di servizio al
Paese, con coscienza e rispetto. Politica non vuol dire solo sedere
sullo scranno consigliare, ma mettere seriamente a disposizione del
prossimo le esperienze accumulate o le idee.
Il cambiamento
culturale è dato dal votare NON chi ti farà un favore, ma chi ti
convince per le idee che ha per il Paese, perchè fintanto che si voterà
sperando di trarne un vantaggio personale, verranno elette persone che
vorranno trarre il LORO vantaggio personale dall’elezione.
Stabilito
questo, il partito/movimento poi candiderà chi vuole, e questo non vuol
dire limitare il voto passivo o non dar modo a tutti di provarci. Il
passaggio parlamentare è appunto un passaggio e non deve essere visto
come un punto di arrivo dove porre le radici a vita: purtroppo questo
raggiungimento dell'”approdo finale” è un difetto culturale che si
manifesta anche in tanti altri contesti dirigenziali, siano essi
pubblici che privati.

[…]

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