San Marino. Nella seduta consiliare pomeridiana del 15 settembre affrontate tre Istanze d’Arengo e due ordini del giorno di Libera. Passa solo un’Istanza

San Marino. Nella seduta consiliare pomeridiana del 15 settembre affrontate tre Istanze d’Arengo e due ordini del giorno di Libera. Passa solo un’Istanza

Nel pomeriggio i lavori consiliari ripartono dalle tre istanze d’Arengo iscritte all’ordine del giorno.

Viene accolta all’unanimità la prima, l’istanza n.15, “affinché anche le persone sammarinesi con disabilità, titolari di contrassegno di parcheggio per disabili, possano fruire del servizio Registro Pubblico del Contrassegno Unificato Disabili Europeo”, su cui anche l’orientamento del governo è stato favorevole.  Respinte invece entrambe le due istanze successive, la n. 14per la predisposizione di fondi a favore di infrastrutture e iniziative per i giovani” e la n.22, per la conversione del Centro di Formazione professionale in istituto professionale con conseguente equiparazione dei titoli tra San Marino e Italia.

Rispetto l’istanza n.14, per investimenti per i giovani, il Sds per l’Industria Fabio Righi chiarisce che, pur condividendo il contenuto, “le iniziative rispetto le quali si è spronati in campo sportivo, lavorativo ed economico meritano un approfondimento ulteriore per la complessità sia della situazione internazionale, sia del bilancio pubblico”. Per cui l’orientamento dell’esecutivo è contrario all’istanza. Denise Bronzetti, Mis, osserva comunque che “da troppo tempo i ragazzi lamentano assenza di strutture e luoghi ricreative in territorio”. Dunque “un segnale preciso e concreto lo si sarebbe potuto dare alle giovani generazioni”. Alessandro Bevitori, Libera, rigetta giustificazioni contrarie all’istanza.  “Gli istanti dicono solo ‘ siccome state facendo debito che va tutto nella spesa corrente, creiamo piuttosto un fondo per i progetti per i giovani’,  mettendo da un 5 al 15% delle entrate dello Stato”. La percentuale indicata nell’istanza potrebbe anche essere modificata, suggerisce: “Ma se non siamo in grado di dare una risposta- conclude- allora meglio andare a casa”. Dalla maggioranza Daniela Giannoni, Rete, riconosce che l’istanza  “rileva quanto poco si sentano considerati i giovani e in linea di principio dobbiamo ascoltare quello che ci dice, ma- continua- economicamente è difficilmente attuabile”. Suggerisce piuttosto di rilanciare la Commissione per le politiche giovanili e le proposte che può portare al Tavolo di coordinamento con il governo. Anche Gaetano Troina, Dml, conferma che il tema sollevato è sentito:  “La nostra cittadinanza sente la mancanza di luoghi di aggregazione per i giovani”. Ma “il vincolo previsto per la destinazione delle risorse- spiega- giustifica il parere negativo all’istanza”. Diversamente, Nicola Renzi, Rf, riconosce che il vincolo all’uso dei fondi imposto al governo potrebbe essere adattato. “La nostra popolazione sta capendo che la Repubblica di San Marino per scelta di questo governo ha attinto dei debiti- fa notare-  e sente la profonda esigenza di destinare parte di quei debiti non solo alla spesa corrente, ma anche alla progettualità volta verso il futuro”. Matteo Ciacci, Libera, sprona il Segretario Righi a cambiare posizione: “La sua Segreteria e la sua forza politica sul progetto San Marino 2030 si era speso molto e questa istanza va un po’ in quella direzione”. Infine, Stefano Giulianelli, Pdcs, ribatte a chi lamenta la mancanza di investimenti per i giovani: “Non vorrei fare l’elenco dei capitoli di spesa previsti in Bilancio, però, soltanto il contributo dello Stato al Cons è di 4,7 mln di euro- e il Cons fa attività anche per i giovani- c’è poi un capitolo di spesa che si chiama ‘ promozione manifestazioni sportive’, altri 260 mila euro, quindi il contributo associazioni, federazioni, enti svolgenti attività di carattere sportivo storico e culturale, sono oltre 133 mila euro”. E ancora: “Altri capitoli di spesa rivolti ai giovani- prosegue il consigliere- sono il fondo per le politiche giovanili, le spese per i soggiorni culturali, il fondo a sostegno dell’alta formazione all’estero, e quello per ‘giochiamo allo sport’”. E sulle infrastrutture: “Mi sembra che a Serravalle- fa notare- si stia costruendo una importante infrastruttura per lo sport”, in definitiva “ ‘qualcosa’ c’è per i giovani”. L’istanza viene infine respinta con 20 voti contrari e 17 favorevoli.

Quindi, sull’Istanza n.22, per il riconoscimento del titolo professionale rilasciato dal Cfp in Italia, il Segretario di Stato Teodoro Lonfernini spiega che il percorso per il riconoscimento del titolo oltre confine è in qualche modo già avviato: entro settembre 2023 è prevista infatti la riorganizzazione dell’istituto. A tale scopo è stato costituito un gruppo di lavoro con la Segreteria di Stato per  l’Istruzione “per la riorganizzazione delle discipline e del programma del Centro di formazione professionale- chiarisce- per consentire il proseguire del percorso quinquennale di scuola superiore, con l’aggiunta di due anni, e il conseguimento del diploma di maturità”. Ma il parere del governo sull’istanza è contrario poiché “propone soluzioni non applicabili”.  L’istanza viene dunque respinta con 22 voti contrari, 17 a favore.

I lavori odierni si concludono con la votazione dei due Ordini del giorno presentati in comma Comunicazioni da Libera, entrambi respinti.  Il primo Odg chiede l’istituzione di una commissione di inchiesta sul settore delle Telecomunicazioni: “Siamo arrivati a fare questa richiesta dopo che da troppo tempo si parla di Tlc, molto in maniera impropria– spiega il consigliere Alessandro Bevitorisi stanno aprendo una serie di retroscena, non solo quelli penalmente rilevanti, su cui il tribunale va avanti”. D’altra parte “ci sono responsabilità politiche– sottolinea- e noi crediamo che dietro all’affaire delle telecomunicazioni ci sia molto da chiarire”. Il Segretario di Stato all’Industria, Fabio Righi, chiarisce la posizione del governo: sui temi cui si vuole attivare la commissione di inchiesta  “c’è una indagine in corso- spiega- su cui successivamente sarà possibile fare valutazioni politiche”. Dunque l’indicazione è di “respingere l’Odg”. Gian Nicola Berti, Npr, si allinea all’orientamento del governo: “In linea di principio sono favorevole anche alla commissione di inchiesta– spiega- il problema è che c’è una indagine penale e una parte di secretazione degli atti”. Inoltre, “fare una commissione adesso, quando ancora non si conoscono i fatti– fa notare- equivarrebbe a una commissione di assoluzione”. Meglio dunque “non intralciare l’attività dell’autorità giudiziaria”, conclude, e per la commissione “aspettare un po’ di più”. Non concorda Nicola Renzi, Rf e rigetta la tesi che ‘non si fanno commissioni quando ci sono indagini in corso’. “Scusate– fa notare- ma nella precedente legislatura non è stato così, il tribunale lavorava e poi si è votato l’Odg per fare la commissione, ma questa volta la maggioranza preferisce fare altro”.  “Una commissione di inchiesta sulla storia delle Tlc sammarinesi non la escluderei per fare opera di chiarezza, e non solo su ultimi tre anni”, manda a dire Emanuele Santi, Rete, che auspica la commissione sia fatta non ora, quanto “nel prossimo futuro”. Idem Gaetano Troina, Dml per cui è “opportuno attendere l’esito delle indagini”. Quindi, Francesco Mussoni, Pdcs chiarisce: “Respingere oggi l’Odg non significa difendere la non ricerca della verità”. Controcorrente  Gloria Giardi, Gruppo Misto: “Appoggeremo questo Odg perché è necessario indagare, abbiamo aperto sulle questioni bancarie troppo in ritardo”.  L’Odg di Libera sulle Tlc viene infine respinto.

Il secondo Odg di Libera torna sulla posizione di San Marino nei confronti del conflitto in Ucraina. Lo illustra all’Aula Giuseppe Maria Morganti: “Le sanzioni Ue cui San Marino si è allineata continuano ad essere molto pesanti e coinvolgono l’economia europea– sostiene- mentre non sembra che altre economie ne vengano molto toccate, quella Russa in primis”. Nel contempo, dall’inizio del crollo sono cambiati gli equilibri mondiali e “l’area orientale ha assunto nel tempo una dimensione sempre più vasta– prosegue- quel tipo di economie continua a crescere e si è impadronito di fonti energetiche primarie”. In questo contesto,  “generare una frattura fra le due aree del mondo significa far star peggio la popolazione occidentale”. L’Odg va dunque nella direzione di  “stimolare l’Europa a riprendere le fila del dialogo– spiega- e chiede che San Marino possa esprimere un orientamento innovativo, partendo dalla sua neutralità attiva, e avrebbe tutte categoria in regola per essere precursore di una politica che, prima o poi, l’Ue deve mettere in campo, visto i rischi per l’economia e per la democrazia”. Fabio Righi, Sds Industria, interviene al posto del Sds agli Esteri, assente per impegni: ricorda che a breve ci sarà una seduta delle Nazioni unite in cui tutti gli Stati si aggiorneranno proprio rispetto al tema del conflitto Russia-Ucraina.  L’indicazione del governo è quindi di “non accoglimento in questa fase per rimanere comunque disponibili ad un approfondimento sul tema dopo la seduta Onu”. Nelle dichiarazioni di voto sull’Odg  Gian Matteo Zeppa, Rete, esprime contrarietà al testo che reputa “pleonastico” perché di fatto rispecchia posizioni già espresse sui due precedenti Ordini del giorno votati in Aula sullo stesso a tema, a marzo e maggio scorsi. “Tutti siamo per il dialogo e la pace, e lo abbiamo scritto nei mesi precedenti– sottolinea- non riesco a capire perché in ogni Odg si voglia proporre quello che abbiamo già sottoscritto”. Difendono l’Odg  Michele Muratori, Libera, e Grazia Zafferani, Gruppo misto. Per Muratori l’Odg “non è pleonastico ma è un punto qualificante della nostra politica estera”. Quindi Zafferani sottolinea la coerenza della sua posizione, già espressa non votando il secondo ordine del giorno di maggio.  D’altro canto, per Francesco Mussoni, Pdcs, l’Odg è da respingere: “La Repubblica di San Marino è immersa  nell’Europa e anche in questa guerra”. Mirco Dolcini, Dml, condivide che il testo di Libera non sia pleonastico ma “voteremo contrari, in attesa delle valutazioni che ci saranno dopo l’incontro alle Nazioni unite, con l’unico obiettivo di dialogo e ricerca della pace tra gli Stati”. Infine, Gerardo Giovagnoli, Npr, conferma il ‘no’ all’Odg di Libera:  “Non offre molto di più del ruolo che San Marino può e deve avere rispetto al principio di integrità territoriale”. L’Odg di Libera viene infine respinto .

La seduta termina e domani il Consiglio Grande e Generale si riunirà nel pomeriggio per procedere all’elezione dei Capitani Reggenti per il semestre 1° ottobre 2022 – 1° aprile 2023.

 

 

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