San Marino non esce dall’Italia senza l’Italia

San Marino non esce dall’Italia senza l’Italia

Il Procuratore Capo della Repubblica di Rimini è lapidario: la questione San Marino per l’Italia si può risolvere o costringendolo a entrare sic et simpliciter  nella Unione Europea o riducendolo a un protettorato della stessa Italia.

La   classe dirigente sammarinese – si può essere più bravi di così? –  sta facendo di tutto per procurare al proprio Paese il danno massimo possibile imboccando l’una e l’altra strada.

Con l’illusione (dalla padella nella brace!)  che l’adesione alla Unione Europea possa costituire “via
di fuga dall’aggressione italiana
“, si preme per accelerare il processo con una richiesta formale: sarà  l’Italia stessa in sede europea  a dettare le condizioni per San Marino. 

E per accontentare certi  furbissimi – che pensavano già all’indomani di poter andare a vendere prodotti delle loro  aziende finanziarie su  tutte le piazze d’Italia  e, perfino, d’Europa – , il 26 novembre 2009 i governanti sammarinesi hanno firmato con l’Italia un  accordo che di fatto equivale ad una riduzione del Paese a protettorato dell’Italia. Monachizzazione:  come  Monaco per la Francia. 

Ben diverso fu il comportamento della classe politica sammarinese in frangenti storici similari come, ad esempio,  all’approssimarsi della fine del Ducato d’Urbino.

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