San Marino non riesce a esportare i rifiuti industriali

San Marino non riesce a esportare i rifiuti industriali

Ancora gravissime difficoltà per le imprese sammarinesi nella gestione dello smaltimento dei rifiuti speciali. Nonostante la convenzione italo sammarinese del 2000 e l’accordo con la Regione Emilia Romagna dello scorso marzo, per il recupero e smaltimento dei rifiuti speciali anche pericolosi, le nostre aziende incontrano ancora seri impedimenti. In particolare ognuna interpreta il regolamento europeo sulla spedizione dei rifiuti (REG. CE 1013/2006) – cui rimanda l’accordo – in modo difforme, pretendendo, a secondo dei casi, che la cosiddetta procedura di notifica venga effettuata dal produttore, dal trasportatore o da altro soggetto delegato. A ciò, come detto, aggiungono ulteriori incomprensibili ostacoli di carattere burocratico.
Si è così creata una situazione di assoluta incertezza che rende impraticabile lo smaltimento e sta portando le imprese della Repubblica di San Marino al limite delle loro capacità di stoccaggio temporaneo, con il rischio concreto di arrivare, a giorni, al blocco della produzione.
Malgrado il volenteroso impegno di singoli funzionari della Segreteria di Stato per il Territorio e del Dipartimento di Sanità Pubblica, non si individua una soluzione chiara, certa ed univoca. Occorre che i responsabili delle Segreterie competenti assumano consapevolezza del problema e si attivino con la massima tempestività per pretendere dalle province dell’Emilia Romagna il rispetto degli impegni sottoscritti, definendo una volta per tutte le procedure da seguire.
Alle imprese serve solo chiarezza.
Bisogna altresì adoperarsi per definire accordi anche con altre regioni e creare finalmente un’area di stoccaggio interna a San Marino. Cosa che non solo consentirà di ridurre i costi complessivi di gestione, ma soprattutto ci permetterà di governare situazioni d’emergenza, come quella grave che stiamo vivendo.

COMUNICATO STAMPA
ANIS

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