San Marino. Nuovo governo, intesa Dc-Dim-Npr: ore decisive

San Marino. Nuovo governo, intesa Dc-Dim-Npr: ore decisive

Nuovo governo, ore decisive per l’intesa Dc-Dim-Npr

Nessuno lo dice ma i giochi sembrano ormai fatti. Le ultime riserve sarebbero sciolte. Sarebbe questione di ore perché la Dc possa salire a palazzo per conferire con i Capitani Reggenti e comunicare loro che è stato raggiunto l’accordo per la formazione della maggioranza di governo.

Soprattutto incontri informali e telefoni bollenti, nella giornata di ieri. Di ufficiale, però, c’è stata la riunione della direzione della Democrazia cristiana nel tardo pomeriggio e, in serata, l’incontro a tre con gli alleati di Dim, Rete e Domani-Motus Liberi.

Sul tavolo di certo gli sviluppi delle ultime ore nelle quali si sarebbe raggiunto, il condizionale è d’obbligo in assenza di conferme ufficiali, l’accordo con Noi per la Repubblica. Pare sia stata chiesta nei giorni scorsi l’indicazione di un paio di nomi per l’ingresso nel governo, ma allo stesso tempo, la disponibilità anche a discuterne.

L’intesa si sarebbe trovata, dunque, con Npr, e, salvo sorprese  dell’ultimora, è in quella direzione che l’accoppiata DcDim dovrebbe orientarsi. Se quindi l’accordo andrà, come pare, in questa direzione, Libera resterebbe definitivamente fuori dai giochi.

Se questo sarà il quadro che va a consolidarsi è inevitabile che delle riflessioni politiche profonde dovranno essere fatte soprattutto in Libera, dove c’è chi ha affossato una maggioranza sulla scorta di prospettazioni che si sono rivelate vane. Anzi, hanno consentito di portare a termine una strategia già in piedi da tempo volta a ribaltare l’esito del voto precedente portando al governo quella che era l’opposizione senza che, però, le forze etergogenee che la componevano lo dichiarassero apertamente in anticipo.

Se queste sono le riflessioni che dovrà fare Libera, altre sarà chiamata a farne la futura maggioranza che, una volta formalizzato l’accordo e comunicato alla Reggenza, sarà alle prese con la formazione del governo. Appare assodata la formula del 5-3-2, con cinque congressisti alla Dc; 3 a Dim (2 rete e 1 motus) e 2 a Npr. Poi ci sarà da discutere sui nomi dei Segretari di Stato, anche se il toto-ministri è già partito

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