San Marino. Opposizione insiste per estendere le colpe di Savorelli, Antonio Fabbri

San Marino. Opposizione insiste per estendere le colpe di Savorelli, Antonio Fabbri

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Opposizione insiste per estendere le colpe di Savorelli. Maggioranza: “Linea e progetto non mutano”

Intanto in settimana, oltre al consiglio, è prevista la nomina del nuovo Cda di Cassa di Risparmio

Antonio Fabbri

Il Consiglio Grande e Generale arriva, domani, dopo un paio di settimane di fuoco nelle quali si è passati dal licenziamento del direttore di Banca Centrale, alla distensione dei rapporti tra Abs e Governo. Che il primo, il licenziamento di Savorelli, abbia favorito la seconda, la distensione, è stat dichiarato dagli stessi protagonisti dell’incontro tra le banche e gli esponenti dell’esecutivo. Allo stesso tempo, però, il siluramento di Savorelli pare avere disorientato l’opposizione. Tanto che, verrebbe da dire, l’innalzamento della tensione al Meeting con la protesta di Rete, potrebbe essersi rivelato un grosso favore alla maggioranza che ha colto l’occasione per allontanare Savorelli.

Al di là del dito medio, episodio grave in sé, altre posizioni avevano fatto storcere il naso in maggioranza. Il fattaccio del Meeting sarebbe dunque stato la famosa goccia che ha fatto traboccare il vaso. E’ possibile che l’opposizione non si aspettasse una decisione risoluta nei confronti del direttore di Bcsm, ma una resistenza al licenziamento da parte della maggioranza. Così non è stato e mentre la minoranza continua a insistere sulla faccenda dei legami con Confuorti, pare lo faccia però con sempre meno convinzione, anche perché alcuni tasselli del mosaico costruito e propagandato per mesi sarebbero venuti a mancare. I complimenti di Bossone a Celli, hanno poi dirorientato un po’ tutti. Nella piazza di luglio, seppure non in tantissimi, c’erano le opposizioni, gli industriali, i sindacati e le banche. Le ultime affermazioni di Abs, fanno pensare che qualcosa, in quel fronte, sia mutato.

Di qui probabilmente il disorientamento. Intanto si nota che Rete sta tornando a fare ciò che sa fare meglio, cioè parlare con la piazza, quella piazza che non l’aveva ben vista, in piazza, a braccetto con la Democrazia cristiana. Dc che deve ritrovare la propria dimensione all’opposizione, anche perché era attesa per questi giorni l’esplosione di qualcosa. “Vedrai cosa succederà a settembre”, è il monito che circolava, accompagnato dalla previsione delle elezioni il prossimo anno. E’ settembre, anche se siamo appena alla prima decade.

Se però quello tra Abs e maggioranza sia un inciucio vero e proprio o una mossa capace di tacitare i venti di crisi, si vedrà. Al momento pare che dalle banche sia arrivata la richiesta sottotraccia di annullare

l’Aqr. A questa richiesta pare sia arrivato, però, il “no” fermo di governo e maggioranza, che non intendono mettere in discussione percorso e progetto per il sistema portato avanti finora. Dal canto suo l’opposizione non vuole fare finta di nulla sulla posizione della maggioranza che ha sostenuto l’autonomia e l’affidamento totale a Banca Centrale. Così, con Marco Gatti che parla a “Palazzo Pubblico” su Rtv di Savorelli come del “tentacolo di una piovra” che si sarebbe insinuata nel Paese, dall’opposizione si punta ad estendere la responsabilità di Savorelli al presidente di Banca Centrale, Grais, e al segretario alle finanze Simone Celli. Cozza con questa lettura la linea di Abs, che, si diceva, ha salutato con favore la presenza di esponenti di Bcsm alla riunione a palazzo Begni ed ha affermato che sarebbe un “errore non sostenere il governo che ha aperto alle nostre istanze”. Intanto Alessandro Mancini del Ps propone di aprire un confronto con la Banca d’Italia per nominare il nuovo Direttore di Bcsm, e parla come Iro Belluzzi del Psd di cambio di linea politica della maggioranza. Fa da contraltare la posizione di Giuseppe Morganti di Ssd, che sottolinea come la linea della maggioranza non sia cambiata ed evidenzia che la trasparenza del sistema bancario e di una trasformazione delle politiche finanziarie erano e sono necessarie.

Nel frattempo in settimana, il 14 settembre, è prevista la nomina del nuovo Cda di Cassa di Risparmio per il quale il governo ha chiesto all’opposizione di indicare un proprio membro.

 

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