Antonella Mularoni, titolare nella scorsa legislatura della Segreteria di Stato per gli Affari Esteri, intende fare chiarezza sulle ‘prerogative e privilegi offerti dagli incarichi diplomatici e consolari e del valore dei relativi passaporti’. Sottolinea che, durante il suo mandato, sono stati revocati molti incarichi di Consoli a disposizione. Richiama infine l’attenzione sulla necessità di ‘approfondire seriamente il tema della inopportunità di concedere o
mantenere incarichi diplomatici o consolari a chi esercita
contemporaneamente attività bancaria e finanziaria’
Gli Ambasciatori a disposizione ed i Consoli (a disposizione o aventi una specifica giurisdizione) non godono di alcun privilegio o immunità diplomatica. Gli unici che godono di tali immunità sono i diplomatici accreditati presso un Paese estero e l’immunità è accordata da tale Paese esclusivamente sul suo territorio. Le varie affermazioni che sarebbero state fatte recentemente nei tribunali italiani quanto ad immunità e a privilegi connessi a valigette o a passaporti diplomatici sammarinesi in capo a Consoli a disposizione sono dunque prive di fondamento sulla base del diritto internazionale.
Inoltre, grazie alla nuova normativa adottata nella scorsa legislatura, i Consoli a disposizione non hanno più neppure il passaporto diplomatico, bensì il solo passaporto di servizio. Dunque il loro passaporto non è più diplomatico neppure nel nome.
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