Per la Confederazione Democratica dei Lavoratori Sammarinesi il progetto di riforma della previdenza elaborato dal Governo, espressione della Patto per San Marino, maggioranza in Consiglio Grande e Generale, è un “trucco“.
Siamo di fronte ad un trucco: non c’è nessuna previdenza complementare o secondo
pilastro, ma solo un aumento mascherato delle aliquote e quindi un semplice
allargamento del primo pilastro con una nuova quota a capitalizzazione.
La
previdenza complementare è in realtà tutta un’altra cosa: si basa su accordi fra
le parti di tipo aziendale o di categoria, di stampo contrattuale e collettivo.
I lavoratori e le imprese sono gli unici e veri protagonisti di questa forma
previdenziale attraverso un controllo attivo della gestione, dei rendimenti e
delle prestazioni. Lo Stato si limita a definire il quadro normativo di
riferimento e l’istituzione di un organismo di controllo. La previdenza
complementare di tipo contrattuale e collettivo in vigore in tutta Europa
prevede inoltre la netta separazione dei soggetti coinvolti: Consiglio di
Amministrazione del Fondo, Banca depositaria e Gestore. Tutto ciò con
l’obiettivo prioritario di garantire trasparenza e sicurezza dei soldi dei
lavoratori.
Vedi nota della Cdls