“Associazione a delinquere non provata”
ANTONIO FABBRI – Conto Mazzini, proseguono a ritmo serrato le udienze dedicate alle arringhe degli avvocati difensori. L’udienza di ieri si è aperta con le conclusioni della difesa dell’architetto Luigi Moretti. Ha preso la parola l’avvocato Moreno Maresi che, tra l’altro, ha ripreso proprio ieri a San Marino l’attività dopo lo stop obbligato per la brutta avventura del Covid che lo ha visto ricoverato in rianimazione e costretto a restare lontano dalle aule di Tribunale per diversi mesi. La sua arringa è stata così preceduta da un applauso di tutti i presenti. Poi l’avvocato Maresi è partito dalle eccezioni di nullità già formulate nelle precedenti udienze dagli altri difensori. “Chi mi ha preceduto ha già segnalato questa situazione, il contesto irregolare e l’assenza, ed è questo l’aspetto più forte, di imparzialità del giudice”, ha affermato associandosi alla richiesta di nullità del processo formulata delle difese Podeschi e Stolfi. “L’architetto Moretti ha tuttavia l’obbligo – ha aggiunto – di difendersi nel processo e non dal processo. Nell’atto di appello abbiamo segnalato alcune irregolarità, tra tutte l’indeterminatezza del capo d’imputazione: accuse nebulose, violazione della prescrizione processuale, abuso del regime di segretezza, violazione del diritto di difesa. Solo il rispetto delle norme che regolano il processo consente la presunzione d’innocenza e temo che ciò non sia avvenuto”. L’avvocato Maresi ha anticipato le sue conclusioni in esordio di arringa: “Chiediamo l’accoglimento dei motivi di appello, mi associo alle richieste di nullità, e aggiungo la considerazione sul tema della intervenuta prescrizione per l’associazione a delinquere e per il riciclaggio”. (…)
Articolo tratto da L’Informazione di San Marino
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