San Marino. Proclamato lo sciopero generale

San Marino. Proclamato lo sciopero generale

RASSEGNA STAMPA – Politica dei redditi, le misure del governo non soddisfano i sindacati: venerdì prossimo si scende in piazza

«Sulla politica dei redditi sono nel complesso insoddisfacenti le risposte del governo». Tanto da scendere in piazza. Così, Csdl, Cdls e Usl hanno indetto lo sciopero generale. Una giornata di astensione dal lavoro in calendario per l’intera giornata di venerdì della prossima settimana, con manifestazione in Piazza della Libertà, in concomitanza con i lavori del Consiglio Grande e Generale, impegnato proprio nella discussione e approvazione del bilancio 2024. Le organizzazioni sindacali nei giorni scorsi hanno incontrato il governo. Poche le aperture, molti i punti considerati insoddisfacenti. «Si è registrata una relativa disponibilità dell’esecutivo – riferiscono le tre sigle sindacali – a modificare nei criteri e negli importi il reddito minimo famigliare, affinché possa essere fruito da una platea molto più ampia di cittadini e famiglie in serie difficoltà economiche. Al contempo è arrivata una timida apertura sulla richiesta di incremento degli assegni famigliari, che per il sindacato deve essere ben superiore al solo 10% di aumento deciso dal Consiglio. Infatti, chiediamo di aumentarli di un ulteriore 20% per adeguarli all’inflazione che si è registrata dal 2009». Ma ci sono anche diverse note dolenti. «Nessuna risposta è pervenuta alla nostra richiesta – sottolineano Csdl, Cdls e Usl – di adottare interventi a sostegno della natalità e dei lavoratori con redditi più bassi, applicando il fiscal drag previsto dalla legge di riforma tributaria, per gli scaglioni di reddito al di sotto dei 35mila euro, e prevedendo una riduzione della contribuzione» (…)

Articolo tratto da Resto del Carlino

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