San Marino. Reggenza entrante. Alessandro Cardelli e Mirko Dolcini, discorso

San Marino. Reggenza entrante. Alessandro Cardelli e Mirko Dolcini, discorso

“Guardare al domani per conquistare nuovi spazi di crescita e sviluppo”

Insediati i nuovi Capitani Reggenti Alessandro Cardelli e Mirko Dolcini Nel loro discorso l’attenzione ai giovani e alla formazione

“Un piccolo Stato – quale San Marino – che collabora con i più grandi, offre e riceve rispetto e collaborazione nella misura in cui sa porsi – e la Reggenza ne è convinta – con l’autorevolezza della sua millenaria storia di libertà, di democrazia e di indipendenza, unita alla sua più moderna reputazione di partner affidabile e trasparente, promotore dei principi, indifferibili, della legalità e del rispetto dei diritti”. Così la Reggenza entrante. Alessandro Cardelli e Mirko Dolcini, pone delle considerazioni sacrosante che, tuttavia, non pare – sul piano dei principi fondamentali e dei diritti – abbiano goduto di troppa considerazione nel precedente semestre. Basti guardare gli inascoltati interventi provenienti dal Consiglio d’Europa. Ma tant’è… Comunque la Reggenza insiste e pone l’accento sulla separazione dei poteri e l’indipendenza e autonomia di questi, in funzione dei principi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo, richiamata dalla Carta dei diritti sammarinese, e alla tutela dello stato di diritto.

Parole che suonano particolari, se si pensa al contesto che ha visto un paio di giorni fa il giudice per i rimedi straordinari, Vitaliano Esposito, rassegnare le proprie dimissioni per non voler assistere allo sradicamento in atto della “pianta dello stato di diritto”.

E la Reggenza fa comunque proprio quanto emerso nel dibattito del Consiglio dei giorni scorsi, scaturito dai banchi della maggioranza, ovvero, semplificando, rispetto dei diritti umani, sì, ma tenendo conto delle dimensioni e peculiarità del piccolo stato. Dicono infatti i Reggenti: “San Marino, nondimeno, dovrà comunque salvaguardare e difendere il proprio ordina- mento esclusivo, nello stretto collegamento ad un senso di responsabilità, che ispiri i comportamenti di tutti gli attori costituzionali in un sistema di legalità democratica e di certezza del diritto”.

Sulle questioni che attanagliano politica e tribunale un passaggio del discorso, nel quale la Reggenza auspica che si possa pervenire a breve “all’adozione di quei provvedimenti necessari e urgenti per l’effettiva garanzia della sempre più ampia tutela dei diritti umani e del corretto esercizio delle funzioni giudiziarie; ciò al fine di ripristinare una maggiore serenità tra gli stessi poteri dello Stato e per infondere, al nostro interno e nel contesto internazionale, le più ampie condizioni di affidabilità, che possano garantire competitività anche a livello economico, potendo confidare sui capisaldi di un ordinamento giuridico snello, efficace, sostenibile e attrattivo”.

Quindi, dopo aver salutato il nuovo ambasciatore d’Italia a San Marino Sergio Mercuri, l’oratore, il Capo del dipartimento federale Affari Esteri svizzero Ignazio Cassis, hanno sottolineato l’importanza dei buoni rapporti bilaterali e internazionali in crescita.

Quindi un riferimento al Covid-19 e l’auspicio di avere lasciato alle spalle gli effetti più nefasti della pandemia, non senza un pensiero alle vittime e ai loro cari.

Un riferimento dei Capi di Stato anche ai risvolti economici della pandemia: “Confidiamo fiduciosamente nel cammino intrapreso, che induce a non lasciarsi trascinare dal sentore comune di impotenza e disorientamento, determinato dalla peculiare contrazione socioeconomica di portata generale; il nostro invito accorato è a volgere lo sguardo con fiducia al domani, consapevoli che il nostro Paese sta approntando una serie di misure adeguate per risanare la propria economia e per conquistarsi nuovi spazi di crescita e sviluppo”. La Reggenza garantisce sostegno a scelte coraggiose, nuove idee e strumenti, e attenzione alle nuove sfide della tecnologia, soprattutto per i giovani. “Sono proprio i nostri giovani, oggi, al centro dell’investimento che San Marino sta disegnando e per il quale servono risorse, progettualità e ingegno, che provengano da un necessario connubio tra la solidità dell’esperienza e la freschezza delle nuove idee.

Non è pleonastico sottolineare quanto risulti oggi centrale e ineludibile l’investimento nella formazione, che rappresenta il passaporto per uno sviluppo intellettuale che favorisca ponti di dialogo e di interscambio con il mondo; una formazione che poggi su sistemi di istruzione inclusivi, flessibili e di qualità”.

Poi la Reggenza nel rimarcare l’eccellenza del sistema formativo sammarinese conclude: “Conosciamo bene – perché abbiamo entrambi maturato un’esperienza di particolare vicinanza a tutte le fasce sociali dei nostri concittadini -, la realtà pulsante del nostro Paese, le eccellenze del nostro territorio, la creatività del nostro Popolo, l’unità morale e la volontà di tener fede alle nostre tradizioni; caratteri tutti, riconducibili al cosiddetto concetto di sammarinesità, che, mai abbandonato, richiameremo insistentemente nel corso dell’alto mandato, per far sì che venga sempre invocato quale principio ispiratore dell’azione politico-istituzionale; un’azione che fin da oggi ci impegniamo ad accompagnare e sostenere pensando alle nostre famiglie, ai nostri bambini, ai nostri anziani, ai nostri lavoratori e a tutte le donne e a tutti gli uomini del nostro Stato, che nutrono fondate aspettative per il loro futuro e per il futuro dell’amata, antica Repubblica”.

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