San Marino. Resoconto Consiglio Grande e Generale pomeriggio 23 febbraio 2022

San Marino. Resoconto Consiglio Grande e Generale pomeriggio 23 febbraio 2022

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE  23 FEBBRAIO- 1° MARZO

– MERCOLEDÌ 23 FEBBRAIO –  Seduta del pomeriggio

Nel pomeriggio i lavori consiliari proseguono con il dibattito al comma comunicazioni in cui infine viene presentato e depositato, come annunciato, un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi sulla crisi tra Ucraina e Russia. Nel testo, di cui ha dato lettura Manuel Ciavatta, Pdcs,  in sintesi,  il Consiglio Grande e Generale, tra l’altro, “esprime la propria preoccupazione per l’acuirsi delle tensioni sui conflitti tra Ucraina e Federazione Russa; condanna fermamente il ricorso alla violenza e ad altre azioni contrarie al diritto internazionale: auspica una de-escalation immediata tra le parti volta al raggiungimento di soluzioni pacifiche del conflitto in corso”, si richiama quindi al rispetto degli accordi di Minsk e riconosce che “la sovranità e integrità territoriale, unità e indipendenza dell’Ucraina risultano ad oggi  compromesse”; infine “impegna  il congresso di Stato a supportare e sollecitare tutti gli sforzi, in tutte le sedi internazionali in cui la Repubblica sia rappresentata dalle proprie rappresentanze diplomatiche, volti a garantire il dialogo, la pace e il rispetto del diritto internazionale”.

Concluso il comma comunicazioni si prosegue ad una serie di nomine tra cui quella di un membro effettivo del Collegio Garante della costituzionalità delle norme: con 48 voti a favore, nessuno contrario, viene nominato il Professor Glauco Giostra. Stesso esito ottiene la votazione per la nomina dei componenti della Commissione Affari di Giustizia: Mariella Mularoni, Francesca Civerchia e Aida Maria Adele Selva per il Pdcs, Matteo Rossi per Npr, Carlotta Andruccioli per Dml, Denise Bronzetti per il gruppo Misto, Adele Tonnini per Rete, Nicola Renzi per Rf, Luca Boschi e Vladimiro Selva per Libera.  Tra le nomine infine anche i quattro membri del Consiglio giudiziario di nomina consiliare.  I lavori consiliari riprenderanno domani nel pomeriggio.

 

Di seguito un estratto degli interventi del pomeriggio.

Comma 1. Comunicazioni

Denise Bronzetti, Gruppo Misto
Nella vicenda di ‘La Serenissima’, se ancora una volta è la politica che deve andare in tribunale, significa che ancora i famosi anticorpi non hanno funzionato. Voglio sperare sia questa la ragione per cui oggi si arriva a una pagina tristissima, rispetto cui tengo ad associarmi rispetto a tutte le persone che hanno voluto esprimere la propria opinione su un giornale e si ritrovano convocate in tribunale. Questo atteggiamento non fa che animare sentimenti forcaioli nella nostra popolazione che è stufa di vedere una politica litigiosa che perde tempo nel parare attacchi al suo interno, a scapito della risoluzione dei problemi di portata straordinaria.
C’è una parte di Paese che lavora seriamente e cerca di combattere i ritardi dell’amministrazione e la forte burocrazia che si è creata, ma c’è un paese che forse più di noi si rende conto in questi giorni che qui si rischia di essere alle porte di un terza guerra mondiale con una crisi energetica e conseguenti rincari con cui tutti noi dovremo presto fare i conti. E non si aspetta dalla politica un dibattito, come quello sentito questa mattina, ma si aspetta da noi una presa di coscienza rispetto quelli che sono le problematiche mondiali che ricadranno anche nella nostra piccola Repubblica. Una voce che deve fare la sua parte, verso l’esterno e verso i propri cittadini e le proprie aziende.

Miriam Farinelli, Rf
Repubblica Futura giovedì scorso ha organizzato un dibattito on line in tema di “Le nuove povertà e le disuguaglianze sociali nella Repubblica di San Marino”, cui hanno partecipato i rappresentanti delle principali associazioni e realtà che si occupano di povertà sul territorio. A San Marino nel 2021 la Caritas ha prestato accoglienza a 93 famiglie- questi i dati portati dai relatori della serata- circa 200 persone, molte famiglie versano in uno stato cronico di povertà, l’età media dei fruitori è tra i 45 e 54 anni, molti concittadini appartenenti alla ‘povertà relativa’ hanno un reddito insufficiente per arrivare a fine mese, molte sono donne sole, divorziate con figli da mantenere. L’aumento del costo della vita nelle famiglie monoreddito mette in difficoltà le persone. Alla difficoltà economica si aggiunge una povertà psicologica, l’incapacità a gestire poche risorse a  disposizione, le ludopatie presenti sul nostro territorio e le tutte situazioni che richiedono di essere ascoltate. Poi dobbiamo considerare il disagio psicologico dei giovani,  un pensiero non può non andare ai nostri anziani, spesso soli. Questo il triste dipinto su cui dobbiamo riflettere, per dare un vero aiuto a questi nostri concittadini perché in futuro ci aspettano crisi complesse. Servirebbe una differenziazione delle tariffe, la creazioni di corsi formativi per lavorare con dignità. Nessuno deve essere lasciato solo.

Adele Tonnini, Rete
Volevo rendere partecipe l’aula delle preoccupazioni sull’Aass, ricevo costantemente dalla cittadinanza segnalazioni a riguardo. Quello che era un vanto per il paese, oggi appare a molti un’azienda allo sbando, non si capisce cosa stia facendo e dove la si voglia portare. Non vedo il giusto clima collaborativo per cui l’Aass dovrebbe lavorare in autonomia nell’interesse dei cittadini, al contrario vedo un continuo scarico di responsabilità tra le parti. Nei risultati degli ultimi tre anni si è passati da utili di diversi milioni di euro fino al 2019, con  una perdita nel 2020 di 500 mila euro, coperta solo grazie al trading, per arrivare a una perdita dell’ultimo anno di 10 mln di euro. Oggi gli aumenti del gas rischiano di compromettere il bilancio dell’azienda per gli anni a venire, e con quello che si prospetta non potrà che compromettersi ulteriormente. Pare si stia discutendo di un contratto di acquisto pluriennale, nonostante la volatilità dei mercati e la situazione ucraino-russa che è di difficile previsione. Come maggioranza non sappiamo nulla, gli esperti ci dicono che entro l’anno il prezzo di mercato del gas dovrà necessariamente scendere, ma è difficile valutarlo. Se venisse fissato un prezzo con l’andamento attuale, l’Aass- è abbastanza ovvio- dovrà aumentare ulteriormente le tariffe in bolletta. Un contratto che ci lega per anni mi pare un’azione rischiosa. Vorrei capire come si è arrivati a questa scelta e se è stata condivisa dal congresso perché in maggioranza non se ne è parlato. Chiedo se vi sia questa volta l’autorizzazione di spesa. Sul piatto bisogna mettere altri ragionamenti che ci consentano di essere meno sensibili alla variazione del mercato, serve una politica approvvigionamento energetico che punti a mettere in concorrenza le aziende fornitrici, abbiamo leve importanti come trading energetico, l’essere uno Stato autonomo con la possibilità di allacciare accordi anche con paesi al di fuori dell’Italia. Dovremo ragionare sulla partecipazione in impianti a distanza, sulla transizione ecologica, domani saremo tutti vincolati all’elettrico, bisogna pensare a diversificare gli investimenti in questo senso. Dobbiamo evitare di ricorrere all’emergenza per l’approvvigionamento.

Michela Pelliccioni, Dml
Per il settore editoria, il periodo post covid evidenzia delle difficoltà per un minor introito dato dalle entrate pubblicitarie e le difficoltà aumentano così le possibili ingerenze della politica sulla stampa. E ciò riguarda a dire il vero non solo stampa ma molti settori del nostro vivere. Di qui la necessità di un cambio di passo perché i cittadini trovino una corrispondenza non politica, occorre un cambio di mentalità e di passo. Perchè questa ingerenza venga meno a discapito della comunità, ma possiamo parlare di finanza, di giustizia non solo stampa, con effetti sotto gli occhi di tutti. Vi sono anche situazioni particolari su cui intervenire: non concordo sul rischio che qualcuno utilizzi uno pseudonimo per intervenire, creando una linea di confine labile tra libertà di espressione e vera e propria propaganda politica.
Il rischio di un conflitto Russia- Ucraina aumenta il rischio serissimo che le bollette del gas siano quadruplicati, bisogna creare per tempo dei paletti, degli anticorpi veri e propri perché non possa ingenerare un effetto a catena devastante. Dml ha sollevato più volte la necessità di un progetto paese completo, per creare il sostengo necessario a famiglie e imprese. Altro tema su cui occorre intervenire per tempo è la cyber security. La politica deve concentrarsi e prevenire tutto quello che è possibile fare affinché non si determino ripercussioni da cui poi risulta difficile poi reagire. Il governo sia unito e determinato nel portare avanti i progetti.

Maria Katia Savoretti, Rf
Gli aumenti delle tariffe prospettati sappiamo tutti da dove nascono, ma in una fase come quella attuale non sono accettabili per famiglie e aziende. È vero che non sono state adeguate da anni, ma non sono accettabili rincari così elevati. Abbiamo da un lato un rialzo delle tariffe e dall’altro il taglio a stipendi e pensioni, non si tiene conto del periodo di crisi economica della pandemia che ci attanaglia. La scelta di governo e della maggioranza è stata fatta dalla sera alla mattina senza ponderare gli effetti. Anche a San Marino ci sono famiglie in difficoltà che hanno perso il lavoro, non è un paese estraneo a questo fenomeno e alle disuguaglianze sociali, come Rf abbiamo fatto un evento on line su questo tema della nuova povertà. Molti non lo conoscono e lo sentono un problema lontano ma esiste, basta parlare con le associazioni che confortano e danno sostegno a queste persone. È un fenomeno in crescita e non va sottovalutato.

Gian Matteo Zeppa, Rete
Sulla crisi Ucraina-Russia, quello che si sta vivendo è già stato scritto nella storia  del secolo scorso. ‘L’Ucraina è stata creata dalla Russia comunista e bolscevica’: sono le parole di Putin in un discorso in cui richiamava la visione degli Zar e dava notizia al mondo di aver riconosciuto due Repubbliche in modo da creare quello che oggi la diplomazia non riesce a gestire. Le ben poche reazioni occidentali ci fanno ripercorrere gli anni ’30. Il nazismo nasce con la grande crisi economica del ’29 che facilmente si può associare alla crisi economica e sociale del Covid. Le parole di Putin sono pericolose, ma anche le reazioni. Ricordano le parole di Hitler sul patto di Varsavia e sulla volontà di riprendersi le nazioni filotedesche. Il riconoscimento delle due realtà del Donbass è esattamente quanto fatto negli anni ’30, scommettendo che non ci saranno reazioni dell’occidente. Tutto era prevedibile. Ovviamente un confitto, anche non mondiale, sarà un guerra con conseguenze traumatiche per l’intero globo. L’umanità, quello che temo, è che non abbia imparato dai propri errori ma anzi non li voglia vedere. Qualcuno ha fatto una battuta sulla proposta fatta anche dal collega Nicolini, io appoggio la proposta di giocare la carta che, seppur piccoli, abbiamo un’arte diplomatica che possa contribuire ad evitare che quello che la storia dei vari regimi e potenze economiche in un periodo di estrema povertà possa ripetersi. L’Ucraina è un paese ricchissimo e fa gola ma se ci si trova nelle condizioni di dire ‘vediamo quel che succede’ è evidente a tutti quello che può succedere. Bisogna invece trovare il coraggio di avere una diplomazia che possa attivarsi per evitare quella che si chiama oggi, erroneamente, terza guerra mondiale. Ben venga che San Marino possa farsi sentire all’interno della comunità internazionale.

Marica Montemaggi, Libera
Assolutamente favorevole a far uscire una voce univoca del nostro parlamento sulla questione ucraino-russa. Altro argomento per me importante: abbiamo visto la delibera del 31 gennaio che ha dato mandato al congresso di Stato di depositare la legge sull’interruzione di gravidanza al Collegio garante. Nessuno conosce questo pdl, nemmeno il comitato promotore, cosa assolutamente deludente. Capisco il formalismo per mantenere il massimo riservo ed equilibri saldi tra chi al governo la vede in maniera opposta, ma non c’è stato nessun coinvolgimento o incontro tra partiti, nonostante il nostro appello fatto nella fase antecedente al deposito.

Eva Guidi, Libera
Alla luce di gravissimi fatti accaduti contro liberi cittadini per avere espresso opinioni su una testata giornalistica sammarinese, ritengo anche io necessario ribadire alcuni concetti. Sembra che si dia tutto per scontato, mentre stiamo andando ben oltre la normalità. Il segretario di Stato dice che l’esposto non è stato fatto, poi dice che ha solo fatto un esposto contro una testata giornalistica. Stiamo assistendo a una escalation iniziata con un progetto di legge, poi diventato progetto di legge con procedura d’urgenza, quando il paese un anno fa era preso da ben altre urgenze. E le regole che il Segretario voleva portare era che la Segreteria avrebbe stabilito lei stessa chi era o non era una testata di informazione. Siamo tutti terrorizzati dal provvedimento che intende portare ora. I fatti cui assistiamo adesso sono di una gravità assoluta, abbiamo denunce penali fatte nei confronti di cittadini che semplicemente sono andati a riportare proprie opinioni su un giornale. Ben prima che sui social, le persone commentavano sui giornali, come tradizione nel dibattito democratico. Nello specifico, non ci potevo credere leggendo le notizie riportate che un cittadino poteva essere inquisito per aver scritto su un giornale. Quello che è arrivato ai cittadini è un avviso di garanzia, sono imputati di un reato penale, non è un invito a parlare come persone informate sui fatti. L’impressione è che si voglia trovare l’assurdo. Sono convinto che nessun cittadino ritenga che chi scriva una lettera sulla pet therapy o sull’agricoltura biologica siano imputati penalmente, mi sembra che questa cosa sia un po’ sfuggita di mano. Vogliamo andare fino in fondo e capire quali passaggi hanno portato in questa direzione.

Manuel Ciavatta, Pdcs
La situazione per come è stata rappresentata è molto più complessa e necessita di più chiarezza rispetto quanto espresso a una testata ‘in lutto’ e l’idea che si vuole far passare che a San Marino la libertà di informazione è morta, è evidente che delle responsabilità vanno accertate come a nessuno viene tolta la possibilità di esprimere la propria opinione. Il fatto che le difformità di legge di una testata non hanno dato le garanzie sufficienti ai cittadini che hanno scritto sulle sue pagine è un altro aspetto da valutare. Il percorso che deve fare la giustizia deve essere autonomo. E’ evidente però che delle problematiche ci sono state, se non ci sono state si chiude la questione e basta. Mi interessa invece riprendere in mano la questione sulla situazione di un conflitto tra Federazione russa e Ucraina che ci richiede un orizzonte più ampio per poter leggere un problema che potrebbe diventare molto più grande per l’Europa. Il nostro paese, per quanto piccolo, ha sempre stimolato ad un dialogo di pace e ha buonissimi rapporti con la Russia, con gli Usa e ha un percorso avviato di associazione con l’Ue, quindi confermando la sua neutralità ha legami che ci permettono di parlare con tutti. La forza dell’aula deve essere quella di stimolare il nostro governo ad azioni che possono aiutare a recuperare il processo di pace.  Mi appresto a leggere l’Odg presentato con alcune modifiche suggerite da tutti i gruppi consiliari:

Il Consiglio Grande e Generale, alla luce dei recenti sviluppi della situazione ai confini e all’interno dell’Ucraina, esprime la propria preoccupazione per l’acuirsi delle tensioni sui conflitti tra Ucraina e Federazione Russa; condanna fermamente il ricorso alla violenza e ad altre azioni contrarie al diritto internazionale: auspica una de-escalation immediata tra le parti volta al raggiungimento di soluzioni pacifiche del conflitto in corso: depreca le limitazioni imposte agli osseravatori internazionali nelle aree che non sono sotto il controllo delle Autorità ucraine, deplora ogni violazione del diritto umanitario internazionale. (…)

Il Consiglio Grande e Generale richiama la necessità di rispettare quanto previsto dagli accordi di Minsk per facilitare la risoluzione dei conflitti in Ucraina, la cui sovranità, integrità territoriale, unità e indipendenza risultano ad oggi compromesse;

il Consiglio Grande e Generale impegna il congresso di Stato a supportare e sollecitare tutti gli sforzi, in tutte le sedi internazionali in cui la Repubblica sia rappresentata dalle proprie rappresentanze diplomatiche, volti a garantire il dialogo, la pace e il rispetto del diritto internazionale.

Gerardo Giovagnoli, Npr
Questo Odg dà ragione a posizioni storiche di San Marino, in riferimento alla neutralità e al principio che nel contesto internazionale i conflitti devono esser risolti. Il mio intervento è a sostegno di un Odg che deve essere assolutamente presentato in questo momento, in cui la Russia non rispetta l’integrità territoriale di un paese vicino. Non è la giustificazione all’espansione della Nato ad oriente ad essere innesco dell’azione di riconoscimento della Russia delle due Repubbliche così detto indipendenti che temo non saranno affatto indipendenti ma nell’ottica di un altro Stato. Si tratta di popolazioni che hanno il diritto e una storia di relazioni, Russia e Ucraina, ma è cosa diversa dal vedere il proprio vicino che agisce al di là delle regole, con azioni di prepotenza per agire in modo che quel territorio sia strappato al confine di un altro Stato. E questo avviene alle porte dell’Europa e innesca tutta una serie di interrogativi che hanno a che fare con appartenenza a identità di queste popolazioni. Qui si rischia la balcanizzazione anche di un’altra zona che dobbiamo considerare terreno europeo dopo l’ex Jugoslavia. Io mi sento vicino a chi non sostiene l’avanzata della Russia verso la parte occidentale, è una questione di rispetto dei rapporti internazionali degli accordi e di quello che noi in questi 50-60 anni, da questa parte del mondo, abbiamo voluto affermare. I conflitti non si risolvono con le guerre. Non mi sento vicino a chi trova solidarietà nei confronti degli  atteggiamenti affermati da un leader. L’odg non può essere che questo per San Mairno, non entra nelle dinamiche e nelle motivazioni dei due Stati, ma tiene d’occhio a quello che succede alle popolazioni e al livello di multilateralismo in cui i conflitti dovrebbero essere risolti.
Sulla vicenda che coinvolge cittadini che hanno scritto su un giornale, non credo ci sia volontà di chiudere chissà che o tacitare voci contrarie, cosa diversa è la valutazione della conformità del funzionamento di una testata giornalistica alla legge. Concordo con Rossano Fabbri, la politica dovrebbe avere maturato un certo grado di indipendenza per lasciare valutare queste cose ad autorità di controllo competenti. Costituiamo un’autorità apposta, non vedo perché la politica debba entrare. Poi aver coinvolto dei cittadini, che si vedono indagati, non so se la legge concede questa cose o vi sia stato un misunderstanding, anche io chiederei a chi ha promosso questa azione di ritirarla. Detto questo, non penso si possano utilizzare i termini drammatici dei colleghi di Libera che tradiscono un eccesivo pathos per una vicinanza non smentita a questo giornale.

Fabio Righi, Sds per l’Industria
Bisogna accelerare sulle norme sull’informazione, di problematiche nel tempo ce ne sono state diverse, bene andare avanti con norme a ulteriore garanzia. Colgo l’occasione di questo comma per parlare su un argomento di stretta attualità, con ripercussioni non strettamente geopolitiche, certamente dovremo far fronte a ripercussioni economiche da non sottovalutare. Nonostante le difficoltà, ad oggi i dati economici sono tutto sommato confortanti e mi danno elementi ulteriori.  Glu ultimi dati vedono meno chiusure e un aumento nel rilascio di nuove licenze, quindi nuove realtà. Nuove normative approvate dall’Aula velocemente, come quella degli asset virtuali, stanno creando grande attenzione e mi fanno pensare in positivo. Certo è che San Marino non è immune dalle evoluzioni del quadro internazionale e mi piacerebbe sia portato in aula un approfondimento sui mesi che ci attenderanno. Abbiamo avuto segnali sulla difficoltà nell’acquisto di materie prima e dovremo capire insieme come affrontare situazioni economiche post pandemia con cui dovremo fare i conti. Torno sul porre attenzione sulla programmazione. Abbiamo parlato di aumento delle bollette e su  come calmierarle per famiglie e imprese. Ci sono interessamenti sui temi delle  energie rinnovabili e nuove tecnologie per l’autonomia energetica, ma essendo questi investimenti importanti, è necessario   fare adeguata programmazione a fianco di interventi strutturali. La Missione ad Expo ha confermato rapporti e possibilità di portare avanti aspetti di interesse che possono coinvolgere anche San Marino, ma dobbiamo avere idee chiare su che cosa si vuole puntare.

Vladimiro Selva, Libera
Determinate situazioni come la crisi in Ucraina-Russia si generano quando nei paesi e nei luoghi dove la libertà non è garantita e non c’è uno stato di diritto o condizioni tali da mettere al riparo dall’arbitrio di chi governa la propria libertà. Un tribunale che funzioni e porti avanti indagini su questioni che hanno messo in ginocchio il paese è utile anche allo sviluppo economico. Segretario Righi, non pensi che parlare di libertà delle persone non sia collegato alle possibilità di sviluppo ed attrazione delle attività economiche. Se un giornale, qualunque sia, viene citato perché ha calunniato è sacrosanto. Ma qui il problema di Ciavatta erano vizi forse formali? Anche se i problemi che ha citato erano già risolti quando scriveva? Non significa che bisogna andare in tribunale quando altri percorsi erano stati fatti, se gli organi amministrativi erano già stati attivati. Il tribunale invece indaga e accusa i nostri cittadini di fare esercizio di professione abusiva per aver scritto su agricoltura biologica, cultura e pet therapy. E anche se fossero stato articoli politici, che male ci sarebbe?

 

San Marino News Agency

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