Consiglio Grande e Generale di San Marino, resoconto seduta di venerdì 1 dicembre 2023

Consiglio Grande e Generale di San Marino, resoconto seduta di venerdì 1 dicembre 2023

COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE,  27 NOVEMBRE- 1 DICEMBRE

-VENERDI’ 1 DICEMBRE-

 

Il Consiglio Grande e Generale termina la sessione iniziata lunedì scorso con la ratifica del Decreto delegato n. 165, quello relativo alla cartolarizzazione, giunta alla fine di un lungo confronto che ha portato alla mediazione su alcuni emendamenti condivisi dall’Aula. L’accordo porta quindi al ritiro degli emendamenti dei gruppi di opposizione e a un’accelerata sull’esame del testo, anche se, al voto finale, Rete, Rf, Libera e Gruppo misto non partecipano.
Mentre unanime, a inizio seduta, è stato l’accoglimento da parte dell’Aula del Conferimento di onorificenze dell’Ordine equestre di San Marino in occasione della visita di Stato del Presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, prevista per il 6 dicembre prossimo. Unanimità infine è espressa dai consiglieri anche su due Ordini del giorno con cui si sono chiusi i lavori: quello presentato in Comma Comunicazioni, sulla violenza contro le donne, e quello conclusivo del dibattito al comma 33 in occasione del 75° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo.

 In dettaglio, in mattinata i lavori si sono aperti, sul comma 3, come previsto dall’ordine del giorno,  relativo al conferimento di onorificenze  in occasione dell’imminente visita nella Repubblica di San Marino del Presidente Sergio Mattarella. Come spiega il Segretario per gli Affari Esteri, Luca Beccari,  i cerimoniali delle due Repubbliche si sono accordati per scambi di onorificenze per le rispettive delegazioni che prendono parte alla visita. Mentre  ricorda che con la Visita ufficiale dei Capitani Reggenti a Roma del 2021, “c’è stato già uno scambio di onorificenze a livello di Capi di Stato”, in cui la Repubblica di San Marino ha insignito del più alto grado il Presidente Mattarella. che risulta pertanto già decorato.  In particolare quindi,“nel caso di San Marino, noi riconosceremo la proposta di 16 onorificenze, tutte dell’Ordine di San Marino- spiega il Segretario- in analogia a quanto avvenuto nella visita del Presidente Napolitano nel 2014, a tutta la delegazione che accompagnerà il Presidente, con diversi gradi di decorazione”.   Al di là del conferimento dei titoli rispetto cui viene espressa condivisione bipartisan, il dibattito che si sviluppo in questo comma sottolinea la rilevanza della Visita del Presidente della Repubblica Italiana, anche in vista dell’Accordo di Associazione con l’Ue.  Si tratta poi di un evento di grande portata simbolica rispetto alle relazioni bilaterali, molto diversa dalla precedente visita del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano del 2014. “Ho avuto il piacere, da Capitano Reggente, di poter ricevere il compianto Presidente Napolitano- spiega lo stesso Segretario- erano altri tempi, quella era una visita che segnava una distensione dei rapporti, un passaggio da una fase molto turbolenta a una fase di ripresa del dialogo”. Diversamente, questa del 6 dicembre “è una visita che ha un significato diverso- sottolinea il Sds Beccari- partiamo non da una riconciliazione, ma da un rilancio dei rapporti verso altre prospettive. Forse si sta progressivamente chiudendo una fase che è quella della gestione dell’emergenza e delle questioni delle contingenze, per entrare in quella della progettualità e del lavorare insieme per progetti comuni”. Alla fine del dibattito, il Conferimento delle Onorificenze è approvato all’unanimità dei votanti (47 voti a favore su 47).

Segue quindi, come da ordine dei lavori, il Dibattito al comma 33, “in occasione del 75° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo”, introdotto dal Segretario di Stato per gli Affari Esteri. Nell’illustrare l’origine della ricorrenza di questa Carta fondamentale dell’Onu, il Segretario Luca Beccari anticipa la partecipazione dei Capitani Reggenti per il summit che si terrà a Ginevra alle Nazioni unite proprio in occasione di questa Celebrazione in cui “verrà portato un Pegno che ogni Stato mette sul piatto in occasione dell’anniversario”. Nel caso della Repubblica di San Marino il ‘pegno’ sarà “legato alla comunicazione e condivisione- prosegue il Sds Beccari- al coinvolgimento delle nuove generazioni che si troveranno a guidare il nostro Paese un domani, nel voler ispirare il loro operato ai principi espressi nella Dichiarazione”. Al termine di un partecipato dibattito che ha più volte richiamato al dramma dell’attualità e ai conflitti in atto a livello internazionale, si avvia un confronto tra i gruppi per giungere a un Ordine del giorno condiviso, che verrà presentato a fine seduta.

In particolare, l’Odg sottoscritto poi da tutti i gruppi, presentato da Alice Mina, Pdcs, impegna tra l’altro “l’azione del governo, in cooperazione con i governi degli altri Stati, affinché  la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo sia compiutamente messa in atto in favore della pace e del dialogo tra i popoli, in una dimensione interculturale, rafforzando gli strumenti di controllo, al fine di rendere cogenti le decisioni che l’Assemblea generale delle Nazioni unite adotterà in futuro”. Non solo, “il Consiglio Grande e Generale sottolinea altresì l’importanza di avviare e promuovere una profonda campagna di sensibilizzazione istituzionale e pubblica rivolta ai giovani, al fine di incentivare le nuove generazioni a formarsi come cittadini del mondo e portatori e custodi dei diritti fondamentali e dunque della democrazia e della pace”. L’Odg viene poi approvato all’unanimità a conclusione dei lavori.

A seguire, l’Aula torna ad affrontare l’esame – rimasto sospeso da ieri sera- del Decreto delegato n. 165,  quello relativo alla cartolarizzazione. Dopo una lunga mediazione condotta da tutti i gruppi e dal Segretario di Stato per le Finanze, Marco Gatti, iniziata ieri sera, si è giunti alla condivisione di alcune proposte nate dalle richieste avanzate dall’opposizione sul testo del Decreto e, in definitiva, ad un accordo per uscire dallo stallo in cui era giunto il confronto e poter procedere quindi all’approvazione del provvedimento. Come spiegano in dettaglio il Sds Gatti prima e il consigliere Emanuele Santi, Rete, subito dopo, l’accordo prevede l’introduzione nel decreto di tre articoli che riguardano, tra l’altro, l’aumento dell’importo dell’escrow account al 20% e la specifica che possa essere usato solo per il rimborso dei titoli e non per le spese di gestione.  Si prevede inoltre l’emissione di un decreto delegato in cui introdurre anche la disciplina del conflitto di interesse in caso di una pluralità di incarichi e  si impegna il congresso di Stato affinché dia pubblicità rispetto alle aste per la vendita di immobili che dovranno essere fatte e dia informativa ai fondi pensione sull’emissione delle obbligazioni senior, in caso decidessero di parteciparvi.  A fronte della mediazione raggiunta, i gruppi di opposizione annunciano il ritiro dei propri emendamenti e si procede poi all’approvazione di quelli concordati, per lo più votati all’unanimità.  Mentre nel voto finale al decreto, i gruppi di opposizione escono dall’Aula e il provvedimento viene approvato con i voti della maggioranza (25 a favore su 25 votanti).

Ultimo atto dei lavori odierni è l’approvazione all’unanimità di due Ordini del giorno, entrambi sottoscritti da tutti i gruppi consiliari, quello concordato a conclusione del dibattito per l’Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, e quello presentato in comma Comunicazioni sulla violenza contro le donne.

Di seguito un estratto degli interventi della mattina: il dibattito al Comma 2, il riferimento del Sds Beccari al comma 33, più il testo dell’Odg condiviso; il dibattito al Comma 10  alla ratifica del Decreto delegato n165 , infine il testo dell’Odg condiviso sulla violenza contro le donne.

 

Comma n. 2. Conferimento di onorificenze dell’Ordine equestre di San Marino in occasione della Visita di Stato del Presidente della Repubblica Italiana, S.E. Sergio Mattarella / approvato all’unanimità (47 voti a favore su 47 votanti/presenti)
Luca Beccari, Sds per gli Affari Esteri: Come è noto, la prossima settimana si avrà la visita ufficiale nella Repubblica di San Marino del Presidente italiano Mattarella, evento importante che fa seguito alla visita che nel 2021 i Capitani Reggenti in carica prestarono a Roma. Si tratta di uno scambio di visite nell’arco di 3 anni altamente significativo di una rinnovata intesa e di un rinnovato piano di collaborazione con la Repubblica italiana, che ha visto il contributo fattivo del presidente Mattarella nel creare un clima di lavoro e confronto efficace su tutti i temi e sostenere, dall’altra parte, la Repubblica di San Marino nei momenti di particolare difficoltà, non da ultimi, quello relativo al Covid e alle nostre vicende per la  gestione del Green pass etc.

Con la visita ufficiale del 2021 c’è stato già uno scambio di onorificenze a livello di Capi di Stato, la Repubblica di San Marino ha insignito del più alto grado il Presidente- con l’Onorificenza del Gran Collare dell’Ordine Equestre di San Marino-  e nell’elenco di titoli che leggerò non troverete il nome di Mattarella, già decorato. Come consueto, i due cerimoniali si sono accordati per gli scambi di onorificenze per le rispettive delegazioni che prendono parte alla visita. Nel caso di San Marino, noi riconosceremo circa la proposta di 16 onorificenze, tutte dell’Ordine di San Marino, in analogia a quanto avvenuto nella visita del Presidente Napolitano nel 2014, a tutta la delegazione che accompagnerà il Presidente, con diversi gradi di decorazione. Al di là del riconoscimento ufficiale, dobbiamo esprimere un sentito ringraziamento alla delegazione per la collaborazione prestata in questa circostanza.

Ho avuto il piacere, da Capitano Reggente, di poter ricevere il compianto Presidente Napolitano, erano altri tempi, quella era una visita che segnava una distensione dei rapporti, un passaggio da una fase molto turbolenta a una fase di ripresa del dialogo. Questa è una visita che ha un significato diverso, partiamo non da una riconciliazione, ma da un rilancio dei rapporti verso altre prospettive. Forse si sta progressivamente chiudendo una fase che è quella della gestione dell’emergenza e delle questioni delle contingenze, per entrare in quella della progettualità e del lavorare insieme per progetti comuni, che è l’auspicio che sempre esprimiamo rispetto al rapporto con l’Italia.
Vi posso  garantire che l’organizzazione della visita è affare complesso. Per poterla celebrare in un Paese come il nostro, che non manca di ospitalità, ma di servizi logicistici e infrastrutture, nulla sarebbe stato possibile, se non grazie al lavoro impagabile di tutti i funzionari sammarinesi impegnati, ma devo dire anche alla grande responsabilità e collaborazione della delegazione italiana che è stata attenta a rispettare le nostre esigenze e a conciliarle il più possibile sul piano organizzativo. Il Magistero di Sant’Agata ha già deliberato la proposta che ho espresso questa mattina, rinnovo l’invito all’Aula a votare in favore del  conferimento di queste onorificenze.

Alessandro Rossi, Gruppo misto: Riteniamo la visita meriti le onoreficenze elencate, in sé è un segnale distensivo verso la Repubblica di San Marino e l’apertura- ci auguriamo- verso l’Europa. Approveremo le designazioni dei conferimenti.

Alessandro  Mancini, Npr: Il nostro gruppo consiliare condivide e appoggia la proposta del Sds Affari Esteri in merito alle onorificenze poc’anzi illustrate, siamo molto contenti e orgogliosi di questo appuntamento istituzionale di alto livello. Bene ha fatto il Segretario a sottolineare un punto che condividiamo, sulla una fase di rilancio dei rapporti con la Repubblica italiana, in vista dei passaggi importanti che dobbiamo portate a termine. Cogliamo questo passaggio come un ulteriore miglioramento dello stato della relazione tra i nostri due Paesi.

Paolo Rondelli, Rete: Anche da parte del gruppo Rete c’è soddisfazione per questa visita che corona un percorso costruito in 4 anni di riavvicinamento e fortificazione dei rapporti con la Repubblica italiana. Con il collega Mina ho avuto l’onore di conoscere il presidente Mattarella lo scorso anno e ho apprezzato lo spessore della persona. E le onorificenze presentate rispecchiano il peso della delegazione che accompagnerà il Presidente, le sosterremo.

Giuseppe Maria Morganti, Libera: Il mio gruppo appoggia la proposta di onorificenze. Quando con la Presidenza della Rep. italiana si dà avvio a una relazione di questa natura, e si formalizza attraverso la visita ufficiale, ci troviamo di fronte a momenti importanti nel miglioramento delle relazioni tra i nostri due Paesi. Ricordo la visita del presidente Napolitano nel 2015 che sbloccò una situazione difficile e portò sul giusto binario le relazioni dei due Paesi, motivando anche le forze interne per poter cambiare il punto di vista rispetto le relazioni piuttosto tese degli anni precedenti. Importantissima sarà anche la visita del Presidente Mattarella che arriva nel momento in cui la Repubblica di San Marino sta per compiere un grande passo con l’Ue e immagino possa certificare l’appoggio della Repubblica italiana a questo nostro passaggio storico.

Mirco Dolcini, Dml:  Il mio gruppo esprime parere favorevole alla richiesta di onorificenze del Segretario agli Affari Esteri per gli ospiti italiani che verranno a San Marino il 6 dicembre. Il presidente della Repubblica italiana torna a San Marino dopo 9 anni a livello istituzionale nella persona di Mattarella. Non possiamo che essere onorati della sua presenza: nel 2014, con l’ultima visita di un Presidente della Repubblica italiana, c’era un altro clima e da allora il rapporto trai  nostri due Paesi è sicuramente migliorato e sono sicuro che la venuta del 6 dicembre sarà un’altra pietra miliare importantissima nello sviluppo nei rapporti con il Paese che ci circonda.

Nicola Renzi, Rf: Bene ha fatto il Sds Beccari a riportare i più recenti passi per lo sviluppo nelle relazioni tra Repubblica italiana e Repubblica di San Marino, le due visite dei Presidenti e la visita che gli Ecc.mi Capitani Reggenti hanno reso alla Repubblica italiana sono passaggi importanti, spesso questi momenti sono visti semplicemente come ‘aspetto folkloristico’ ma sono tutt’altro, sono elementi reali, simbolici, che rappresentano le relazioni tra i due paesi e occasione di confronto su questioni che più stanno a cuore tra le due parti.
Un dibattito sui rapporti con l’Italia sarebbe auspicabile nelle prossime sedute consiliari, alla luce del nuovo accordo con l’Ue, per cui è fondamentale un rapporto positivo e proficuo con la Repubblica d’Italia. Non dobbiamo nasconderci che alcune problematiche nel rapporto tra i due paesi restano, ma è normale, queste sono anche le occasioni per andare avanti con più slancio. L’Accordo di associazione ci consentirà anche di rivedere i trattati bilaterali che abbiamo con i paesi Ue e, tra questi, spicca la Convenzione storica firmata con l’Italia che è l’atto principe che regola i rapporti tra i nostri due Stati. Avremo ora  la possibilità di rivedere quell’accordo e decidere quali parti tenere in vigore e quali no. Questo dimostra ancora di più che l’accordo Ue è una opportunità che incide sui singoli rapporti bilaterali con i paesi membri.

Francesco Mussoni, Pdcs: La visita ufficiale di un Capo di Stato è un fatto straordinario, ma la visita ufficiale del Presidente della Repubblica italiana è un fatto eccezionale e di grande valore simbolico. Ho fatto un elenco delle visite ufficiali, nel nostro Paese: la visita del Presidente Saragat nel 1965, del Presidente Pertini nel 1984, la visita del Presidente  Cossiga nel 1990, la visita del pres. Emerito Cossiga nel 2005, del Presidente Napolitano nel 2014 e ora nel 2023 la visita del presidente Mattarella. La storia dei rapporti bilaterali ci dice che non è un fatto rituale, ma simbolico estremamente importante. Credo non sia una visita di sola cortesia, i Presidenti della Repubblica si muovono per una lettura storica dei rapporti bilaterali, è una visita che conferma e salda i rapporti tra le nostre Repubbliche, fatto che, se guardiamo n po’ indietro, non è scontato. La visita è la conferma che i nostri rapporti siano saldi e rinnovati anche da un percorso storico e dialettico che c’è stato nei recenti anni.
Siamo sammarinesi, ma siamo anche un po’ italici – non italiani- viviamo il territorio italiano, i rapporti di amicizia italiani, tifiamo squadre italiane, ma siamo sammarinesi. Siamo affezionati agli italiani e alla cultura italica, ciò ha un valore ulteriore, oltre al rapporto bilaterale, c’è un valore sociale e culturale che dobbiamo rimarcare in positivo, per sottolineare le nostre radici ma anche la nostra autonomia e sovranità. Noi come gruppo politico sosteniamo non solo il conferimento delle onorificenze presentare dal Sds Affari Esteri, ma sosteniamo questo percorso che non nasce a caso, ma da un governo. dalle istituzioni, dalle Reggenze che si sono susseguite e dai nostri lavori parlamentari che negli anni hanno costruito questo idem-sentire nei rapporti bilaterali con la Rep. Italiana. Sosteniamo questo passaggio, soprattutto in questo importante momento storico in cui San Marino guarda al rapporto con l’Ue, anche grazie all’Italia.

Luca Beccari, Sds Affari Esteri, replica: Solo per un ringraziamento, sono state detto tutte cose importanti rispetto questo tema, ogni visita è un punto di passaggio, un passaggio però importante nel percorso di rafforzamento dei rapporti. Credo sia fondamentale continuare su questa strada, in questa legislatura è stato possibile dare un contributo anche grazie allo spirito collaborativo che è avvenuto a tutti i livelli, anche grazie a tutti gli organismi. Quasi tutta la Commissione Affari esteri andrà in visita  a Roma, la prossima settimana, per incontrare la Commissione esteri italiana e, nel 2021, quando ci fu ls visita a Roma dei nostri Reggenti, abbiamo avuto diversi incontri a livello ministeriale: queste visite hanno un significato più alto rispetto all’evento in sé, sono visite simboliche, ma anche di sostanza. Siamo un paese che ha necessità di rapporti importanti, ma che sa anche camminare sulle sue gambe e in questo momento, senza pregiudizio nei rapporti con  gli altri Stati, abbracciamo il percorso più ampio dell’accordo Ue, senza dimenticare che i rapporti internazionali sono vitali per il nostro Stato.

Comma n. 33. Dibattito “in occasione del 75° Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo”.

Riferimento di Luca Beccari, Sds Affari Esteri
Ormai è abitudine celebrare ogni anno un anniversario a livello politico e internazionale, l’anniversario aiuta a ricordare, a celebrare, però credo che questa occasione, cioè l’Anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo, vada trattato con un taglio diverso. Prima di tutto vorrei invitare l’Aula a soffermarsi sul significato profondo che può avere quello con cui, in ambito Onu, si  è arrivati a definire i diritti primari fondamentali dell’essere umano, come se in 5 mila anni di storia della razza umana quello sia stato il primo momento in cui si sono riconosciuti i diritti umani, solo in quel momento dopo che per anni, secoli, millenni, il mondo- e anche la regione europea- era stato devastato da guerre e genocidi.  Questa Carta è lo strumento con cui i Paesi hanno elevato il proprio impegno, a darsi regole rispettose di questi principi. Oggi celebriamo un anniversario, ma l’interrogativo da porsi è ‘cosa stanno facendo gli Stati, che si sono uniti nel riconoscere questo strumento che ha determinato, tra l’altro organismi internazionali deputati al controllo del rispetto di questi principi- Onu, Consiglio d’Europa, Alti commissari…-cosa stanno facendo oggi gli Stati per dare senso a questa dichiarazioni e ai suoi principi?
Se dovessimo fare un’analisi dei progressi archiviati dall’umanità, sul piano dei diritti umani, dovremmo chiederci quale sia il tasso di sviluppo del progresso economico, finanziario, tecnologico e, in parallelo, quale è stato il progresso generale di cercare di evitare ogni distorsione dei diritti umani. Se ci guardate, tutto questo è sproporzionato, lo sviluppo dei diritti umani non ha seguito la progressione ottenuta in altri campi. Le nostre società sono in grado di mandare un razzo sulla luna, ma non riescono a portare acqua in qualche villaggio sperduto in Africa o Asia e non riescono a risolvere il problema della denutrizione dei bambini nel mondo. Questo è il grande paradosso che dobbiamo tenere a mente nel celebrare un anniversario.

E’ successo e succede ancora oggi, c’è un teatro di scontro in Ucraina che ogni giorno è testimonianza di violazione dei diritti umani, succede in Medio oriente, succede in Asia, questo rappresenta un grande limite.
Con questa Celebrazione si terrà un Summit di alto livello a Ginevra alla Nazioni unite, a cui le loro Eccellenze parteciperanno e verrà portato un Pegno che ogni Stato mette sul piatto in occasione di questo anniversario. Ogni stato può contribuire in modo diverso, c’è chi lo fa in modo finanziario, chi organizzativo. Nel nostro caso, non volendo esprimere un pegno che potesse essere solo simbolico- se guardavamo la dimensione finanziaria- abbiamo pensato di proporre un pegno legato alla comunicazione e condivisione, al coinvolgimento delle nuove generazioni che si troveranno a guidare il nostro Paese un domani, a voler ispirare il loro operato a questi principi, non dando nulla per scontato. Noi a San Marino viviamo in un contesto molto diverso dagli altri, l’attenzione che la Repubblica di San Marino pone alla questione dei diritti umani è importante e lo si fa al suo interno e nei confronti dell’esterno. Per esempio, quando noi difendiamo il rispetto del diritto umano in modo trasversale, senza etichetta, allora esprimiamo una neutralità attiva, non facciamo l’interesse di uno o più Stati, per questo San Marino si trova ad esprimere posizioni a volte in contrasto con gli interessi bilaterali. E’ avvenuto con Cina, Israele e anche con li Usa quando si parla di pena di morte…quello che possiamo fare è continuare a lavorare a livello internazionale a questo punto di vista, ma non dobbiamo dimenticarci, pur essendo per fortuna un paese privilegiato, che la violazione del diritto umano nom è solo tortura, prigionia, condanna a morte e privazione di beni essenziali. Oggi comincia ad assumere un connotato più sofisticato: a volte anche la diffamazione oltre ogni limite è violazione del diritto umano, la diffusione di informazioni sensibili di una persona che possono esporla in modo sproporzionato è violazione di un diritto umano e basta un pulsante per farla ..di qui l’importanza di educare i bambini e i ragazzi al rispetto per l’essere umano, per l’individuo. Se manca questa condizione di basa, se cresciamo bambini che si lasciano andare a bullismo, a fenomeni di violenza e discriminazione, non facciamo che seminare azioni peggiori per il futuro.  E sembra una banalità ma su questo dobbiamo riflettere. Questo il significato del Pegno che San Marino presenterà attraverso la partecipazione dei Capitani Reggenti, facciamo diventare questa occasione quello che in più possiamo fare anche in casa.

Odg sottoscritto da tutti i gruppi consiliari. Approvato all’unanimità (42 voti a favore su 42)

Il Consiglio Grande e Generale, dopo ampio dibattito e confronto che ha consentito una riflessione approfondita e doverosa a 75 anni dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, adottata dall’Assemblea generale dell’Onu, il 10 dicembre 1948 (…)

Il Consiglio Grande e Generale  riafferma la propria volontà a continuare ad adoperarsi in difesa degli inalienabili diritti umani, auspicando che la comunità internazionale metta in atto tutte le azioni volte a garantire la dignità della persona e il primato della vita umana;

Il Consiglio Grande e Generale impegna l’azione del governo, in cooperazione con i governi degli altri Stati, affinché  la Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo sia compiutamente messa in atto in favore della pace e del dialogo tra i popoli, in una dimensione interculturale, rafforzando gli strumenti di controllo, al fine di rendere cogenti le decisioni che l’Assemblea generale delle Nazioni unite adotterà in futuro, 

Il Consiglio Grande e Generale sottolinea altresì l’importanza di avviare e promuovere una profonda campagna di sensibilizzazione istituzionale e pubblica rivolta ai giovani, è dovere delle istituzioni garantire la trasmissione dei principi cardine delle società civile, anche in prospettiva sovranazionale, al fine di incentivare le nuove generazioni a formarsi come cittadini del mondo e portatori e custodi dei diritti fondamentali e dunque della democrazia e della pace.

 

Comma 10. Ratifica decreti

Decreto delegato n165 “Disposizioni inerenti alle operazioni di cartolarizzazione”/ approvato con 25 voti a favore su 25 (i voti della maggioranza, poiché l’opposizione è uscita dall’Aula al momento del voto)

Marco Gatti, Sds Finanze: Ieri sera le forze politiche, insieme al sottoscritto, ci siamo incontrati per trovare convergenza rispetto diversi emendamenti presentati, cercando di puntare nella sostanza su alcune tematiche che avevano condivisione anche trasversale ed erano ritenute, anche dal governo, di interesse e quindi accettabili. Abbiamo lavorato nella giornata di ieri e anche in prima mattinata per scrivere il testo e siamo giunti alla convergenza sintetizzando le tematiche poste negli emendamenti dell’opposizione su tre articoli depositati questa mattina.

L’Emendamento all’articolo 3, dove si parla del’escrow account: si è convenuto di elevare l’importo dell’escrow account al 20%,, coerente anche con quanto previsto dalla delibera del congresso di Stato, è stata eliminata poi, rispetto all’uso dell’escrow account, la possibilità di dedurre le spese di impianto. Oggi l’escrow account, con la formulazione presentata, può essere usato solo per il pagamento delle ‘senior’.

Altro emendamento all’articolo 6: volontà era che la disposizione sulla sanatoria edilizia  non si applicasse in ambito dei soggetti che operano per la cartolarizzazione. Nell’articolo 7 si sono sommate una serie di richieste avanzate, ovvero la possibilità per procedere in assoluta trasparenza ed evitare il sovrapporsi di incarichi, un controllo da parte dello Stato per evitare il crearsi di situazioni di conflitto di interesse nel processo di cartolarizzazione.  Si prevede quindi un decreto delegato  in cui introdurre anche la disciplina del conflitto di interesse in caso di una pluralità di incarichi. Quindi lan nomina di un revisore contabile per i Service. Altra previsione concordata era che il congresso di Stato, sempre in ambito delle procedure di cartolarizzazione, deve emettere un regolamento perché sia data massima pubblicità possibile sull’alienazione dei beni immobili, non vogliamo siano fatte trattative tra le parti senza che vi sia data pubblicità anche nell’interesse di raggiungere il massimo indotto possibile. Ultimo punto: dare pubblicità almeno 5 giorni  prima a Consiglio di previdenza dell’Iss e Comitato amministratore Fondiss, in modo che, qualora vi fosse interesse, possano partecipare all’operazione di mercato per investire le masse che gestiscono. Chiederei, se vi è disponibilità da parte delle forze politiche, di ritirare gli emendamenti presentati.
Emanuele Santi, Rete
Vorrei rivolgere un ringraziamento alle loro Eccellenze per la disponibilità dimostrata ieri sera, nel momento in cui era iniziato il confronto. Come da accordo ritireremo tutti gli emendamenti e faremo questo intervento unico per rispettare le tempistiche che ci siamo dati. Ieri sera maggioranza e opposizione, anche se tardivamente, si sono incontrate e hanno trovato la quadra su questi emendamenti, devo ringraziare il Sds Gatti e la maggioranza per la disponibilità a trovare una mediazione che è andata nell’ottica indicata dal movimento Rete, ovvero di migliorare questo provvedimento, al fine di inserire tutte le tutele necessarie in favore dello Stato. Non siamo soddisfatti, e lo rimarchiamo, della gestione dell’operazione emersa in commissione. Con queste migliorie introdotte credo si vada un po’ a mitigare il rischio per lo Stato: abbiamo aumentato il pegno a garanzia che le banche dovranno mettere in conto deposito, che passa da 10 a 15 mln di euro, e previsto che questo pegno non venga speso per i costi di recupero ma solo ed eventualmente per rimborsare le obbligazioni. Abbiamo inserito che la sanatoria, che si fa nei passaggi di vendita, sia evitata nei passaggi interni ma non nelle cessioni finali. Avevamo già dato ok alla costituzione di un organismo di vigilanza sulla bontà dell’operazione prima, durante e dopo, abbiamo dato mandato al congresso per definire possibili conflitti di interesse e anche che tutte le società che partecipano all’operazione siano dotate di un advisor terzo che certifichi  il loro bilancio e quindi i costi. Si dà poi mandato al congresso affinché dia pubblicità rispetto alle aste che dovranno essere fatte, affinché gli immobili siano venduti,  e ultimo, il fatto che sia data informativa puntuale ai fondi pensione, nel caso vogliano aderire e partecipare all’asta pubblica al loro avvio, se decidessero di parteciparvi, alla a luce di un titolo garantito dallo Stato e con rendimento ottimo. Questo decreto, come è stato riformato, è migliorativo rispetto alle garanzie dello Stato, non siamo comunque soddisfatti per come è stata gestita l’operazione in Commissione Finanze.
Eva Guidi, Libera
Ho fatto presente ieri che intento dell’opposizione era riuscire a dare un contributo per dare opportunità e miglioramenti a un progetto sistemico che ha visto la contrarietà nostra, in quanto perplessi su alcuni aspetti della legge. Abbiamo in ogni caso raccolto lo spirito di questo progetto sistemico che era quello di introdurre ulteriori miglioramenti e si è lavorato in questa direzione. Ringraziamo le Loro Eccellenze e il Segretario per la disponibilità. Come Libera avevamo presentato emendamenti che vengono tutti quanti ritirati per convergere su emendamenti che l’opposizione unitariamente ha predisposto in accordo con il Segretario per le Finanze, li ha appena enunciati il consigliere Santi. Avevamo presentato anche altri emendamenti che cercheremo di fare rientrare magari in altre normative, perché riteniamo siano degni di nota, per esempio l’introduzione di una prelazione e meccanismi che diano la possibilità ai giovani che hanno bisogno di case e agli imprenditori di utilizzare il momento in cui gli immobili saranno messi in cessione sul mercato, questo per dare risposte anche al problema-casa. Per il resto degno di nota è dare la possibilità ai fondi pensione di partecipare a questi fondi, così come cercare di introdurre regolamenti  per rendere le procedure di cessione il più possibile pubblicizzate nei confronti della nostra cittadinanza, Anche noi non interverremo più al dibattito. Speriamo che con lo stesso spirito sia affrontata la legge di bilancio.
Andrea Zafferani, Rf:
Anche Rf ritira i suoi emendamenti, alla luce dell’accordo giunto, che apprezziamo per i motivi che hanno detto anche i colleghi. Ci sono elementi che rendono più tutelante e sicuro, per quanto possibile, un progetto realizzato male, da un lato il conflitto di interessi che speriamo sia disciplinato correttamente nel decreto emanato. Come aveva spiegato il Segretario Gatti a più riprese, non era possibile andare ad agire sui macro andamenti del progetto così come disegnato, restano criticità su tutta una serie di aspetti su cui non si è potuto agire per scelta politica. Ma in un’ottica di piccoli passi gli emendamenti che andiamo ad inserire migliorano il quadro, almeno per quanto possibile. Mi auguro che sui decreti su comitato di sorveglianza e per disciplinare il conflitto di interessi ci sia confronto tra le forze politiche e che alle parole seguono i fatti.   Alessandro Rossi, Gruppo misto
Mi associo alle osservazioni e ai ringraziamenti fatti dai colleghi di opposizione. Solo due piccoli rammarichi, il primo purtroppo che la posizione migliorativa non è venuta perché c’è stata convergenza sui contenuti, ma per l’esigenza di arrivare a una conclusione, altrimenti si rischiava di non procedere. Questo testimonia che c’è resistenza nella fiducia tra le parti, io credo invece questo passaggio possa segnare un cambio di passo nei rapporti tra maggioranza e opposizione teso a comprendere che in ambito di confronto il processo di dialogo sia migliorativo e un vantaggio per tutta la comunità. Colmiamo questo elemento positivo per comprendere in futuro come dietro le posizioni ci sia chiara e ferma volontà, senza ulteriori strumentalizzazioni, che il dialogo sia l’unico strumento per trovare una sintesi migliorativa tra due posizioni.

Francesco Mussoni, Pdcs
Per ringraziare le loro Eccellenze per l’intervento di messa in ordine dei lavori consiliari di ieri sera e di oggi e per ringraziare tutte le forze politiche che hanno lavorato da ieri sera per trovare una sintesi sui testi. Credo che la sintesi sia accettabile, diversamente non l’avremmo trovata, si è salvaguardata una impostazione tecnica del progetto. Sono anche soddisfatto dell’atteggiamento dell’opposizione, ritengo ci sia un dato politico e mi aspetto ci sia anche nelle votazioni finali. Le opposizioni non volevano far saltare l’operazione, che ha una scadenza, e la collaborazione; è sintomo, al di là delle critiche legittime sulle questioni di metodo, credo vi sia consapevolezza della necessità di un’operazione di sistema, per noi è un’operazione di sistema necessaria e siamo lieti si sia trovata la sintesi, anche noi rinunceremo a eventuali dichiarazioni di voto e procederemo al voto dell’articolato.
Michela Pelliccioni, Dml
Anche io vorrei ringraziare le Loro Eccellenze per il tempo concesso all’Aula, per cercare un giusto accordo che potesse portare alla definizione di questa operazione. Nei tempi lunghi di questo dibattito e dei confronto che ci sono stati in Aula si trova la risposta che questo progetto ha, non solo sul sistema economico, ma per l’intero sistema Paese. Un ringraziamento a tutta l’Aula per l’atteggiamento di confronto e equilibrio, credo anche gli ultimi accordi abbiano determinato comunque ed evidenziato che si è cercato un punto di equilibrio che andasse a contemperare eventuali criticità e finalizzato a rendere efficiente questa ‘macchina’ e il lavoro svolto finora, lavoro che verrà completato con l’emanazione del decreto che andrà a disciplinare le parti di garanzia.  Non ci saranno ulteriori interventi del mio gruppo rispetto all’approvazione.
Alessandro Mancini, Npr
Siamo in dirittura d’arrivo con l’approvazione dell’ultimo tassello normativo legato all’intero progetto di cartolarizzazione, avviato con la legge di due anni fa. C’è soddisfazione da parte del nostro gruppo per il lavoro svolto. Ci scusiamo anche noi, certi argomenti hanno dovuto allungare i tempi della discussione, ma il risultato arrivato in nottata è stato un atteggiamento di grande responsabilità, sia da parte delle forze di opposizione e della maggioranza. Ringrazio tutti i colleghi e dichiariamo voto favorevole.

 

Comma n. 1Comunicazioni :

Odg su violenza contro le donne/ Dichiarazioni di voto/ approvato unanimità (44 a favore su 44)

Testo Odg

Il Consiglio Grande e Generale

Alla luce dell’ennesimo femminicidio, in questi giorni si induce una riflessione seria e trasversale sulla violenza di genere che ha assunto ormai la forma di una emergenza sociale,
preso atto che il trend italiano dei femminicidi sia in crescita, uno ogni 72 ore, e ciò conferma come la violenza di genere sia un fenomeno gravemente radicato nel nostro tessuto sociale, che va contrastato su diversi livelli, sia normativo che culturale,
considerato
– che l’evoluzione della normativa sammarinese in materia di violenza sule donne segue le direttive della sottoscritta e ratificata convenzione di Istanbul;

– la volontà della Repubblica di San Marino di uniformarsi ai principi enunciati del Grevio;

– che San Marino ha ratificato la Convenzione n.190 Ilo su violenze e molestie sui luoghi di lavoro;

– che dal 2021 sono state già apportate modifiche importanti al Codice penale di San Marino, introducendo reati come il revenge porn;

-che l’Authority Pari opportunità e tutta la Rete antiviolenza sono impegnate quotidianamente in attività a contrasto della violenza di genere e a tutela delle vittime.

            Valutato in particolare

– la necessità di rafforzare ulteriormente alcuni strumenti di prevenzione esistenti- come la distanza minima di avvicinamento- ma anche tempi più rapidi da parte della magistratura per la valutazione delle situazioni di rischio, in cui potrebbe essere necessario procedere con misure preventive cautelari,

– il dramma della violenza di genere ha origini socio culturali e pertanto no sia sufficiente il solo apporto normativo;

– la necessità che si avviino sempre più strutturati percorsi educativi e riabilitativi per coloro che hanno commesso reati riferibili alla violenza di genere, per cui è stata disposta una condanna;

Impegna

il Governo a relazionare in seduta pubblica al Consiglio Grande e Generale, entro gennaio 2024, rispetto alle azioni intraprese per la piena applicazione:

– dell’art 3 della Legge n.127 del 2022, rispetto all’impegno dell’Iss e della scuola sull’offerta attiva di strumenti adeguati all’educazione socio affettiva e alla diffusione di campagne informative, anche all’interno del sistema scolastico;

– dell’Odg approvato dal Consiglio Grande e Generale il 24 febbraio 2023 che impegnava il governo affinché tutte le forme di violenza sulle donne delineate nella Convenzione di Istanbul siano previste nella legislazione sammarinese;

–  dell’Istanza d’Arengo approvata da agosto scorso per un maggior supporto alle organizzazioni che prevengono e contrastano la violenza contro le donne;

Dà mandato al Governo,

coinvolgendo laddove necessario il tribunale, le forze dell’ordine e l’Authority pari opportunità, a proseguire nell’aggiornamento normativo della legislazione del nostro Paese in linea con quella dei Paesi europei rispetto alla prevenzione del fenomeno di violenza di genere e la tutela sempre maggiore di chi ne è vittima, anche in base ai dati che verranno presentanti dell’Authority Pari Opportunità;

– valutando una revisione del Codice Penale che preveda la procedibilità d’ufficio rispetto ad ipotesi di reato riferibile a violenza di genere, in modo che la normativa sia maggiormente tutelante per donne impossibilitate a portare avanti autonomamente una denuncia;

– predisponendo l’inserimento nel Codice Penale dello specifico reato di molestia sessuale, oggi assente ed esclusivamente assimilabile ad altre tipologie di reato, ma non strettamente attinenti ed esaustive,

Impegni altresì il Governo

– a sostenere in maniera decisa l’Authority Pari opportunità nelle sue attività di organizzazione e coordinamento di iniziative ed eventi di informazione ed approfondimento sulla violenza di genere e sull’educazione all’affettività, cercando supporto nelle forze dell’ordine, nei professionisti della Rete Antiviolenza, nelle associazioni presenti in Repubblica, che vedono nel proprio oggetto proprio il contrasto alla violenza di genere, affinché vi sia una forte e continuativa campagna educativa che metta al centro il rispetto per la persona, l’attenzione sociale ai propri comportamenti ed altrui, l’educazione alla relazione affettiva sana e  la costruzione di una società paritaria che contrasti la cultura patriarcale, ancora fortemente presente anche nella nostra comunità,
riconoscendo l’importanza di tali attività con continuità e non unicamente in occasione della giornata internazionale dedicata al contrasto alla violenza sulle donne;

– ad invitare l’Authorit yPari opportunità in audizione congiunta con le Commissione consiliare II e IV per relazionare suò fenomeno della violenza in territorio e sulle attività in corso di svolgimento e previste, nonché sulle necessità e urgenze segnalate dalla Rete Antiviolenza.

Repubblica di San Marino, 1 Dicembre 2023/01

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