San Marino. Resoconto Consiglio Grande e Generale pomeriggio 25 febbraio 2022

San Marino. Resoconto Consiglio Grande e Generale pomeriggio 25 febbraio 2022

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE, SESSIONE  23 FEBBRAIO- 1 MARZO

– VENERDÌ 25 FEBBRAIO – Seduta del pomeriggio

 

+++Il Pdl “Disposizioni per implementare le garanzie e l’efficienza del processo penale”viene approvato a maggioranza, annunciano astensione i consiglieri di Rf e Libera+++

Nel pomeriggio inizia l’esame dell’articolato del Pdl “Disposizioni per implementare le garanzie e l’efficienza del processo penale”, presentato dal Segretario di Stato con delega alla Giustizia, Massimo Andrea Ugolini. All’articolo 8, quello sulla terza istanza, su cui il dibattito si era a lungo soffermato, è stato presentato un emendamento modificativo, nato sulla proposta di Rf che ha trovato il consenso unanime dell’Aula ed è stato sottoscritto da 42 consiglieri appartenenti a tutti i gruppi, anche se, come riferito dal consigliere Giuseppe Maria Morganti, non da tutti i componenti del gruppo di Libera. “Gli emendamenti migliorano certamente l’approccio al nuovo strumento, contemporaneamente alcune problematiche restano insolute”, motiva. “Solo alcuni di noi hanno firmato l’emendamento- prosegue- perché resta la perplessità oggettiva per cui la decisione del giudice di terza istanza, che ha la facoltà di rinviare la decisione all’appello, consente di aprire i termini di prescrizione, così che si trova un’escamotage per cui i termini si trovano comunque a decorrere e ciò può portare la giustizia a non decidere su materie importanti. Spiace, perché diversamente tutto il gruppo lo avrebbe sostenuto”. Per Alberto Giordano Spagni Reffi di Rete le modifiche apportate sono migliorative: “La sospensione della decorrenza dei termini di prescrizione in fase di terza istanza e il termine fissato per l’udienza dibattimentale- chiarisce- sono elementi qualificanti della riforma”. Pasquale Valentini, Pdcs, rimarca l’importanza di eliminare ogni sospetto sollevato che potesse far pensare alla volontà di creare corsie preferenziali sui processi in corso . “Più la politica saprà stare al suo posto e chiedere alla magistrautra di fare il suo corso, più sarà efficace questa norma- manda a dire- più pensiamo di interferire, più allora queste norme non daranno l’effetto desiderato”. Vladimiro Selva, Libera, rimarca i dubbi sulla nuova formulazione, anche se la riconosce come migliorativa: “Sulle questioni pendenti, laddove si arriva alla sentenza in prossimità della scadenza dei termini di prescrizione, in caso di rinvio della decisione al giudice di appello, i termini della prescrizione ripartono- ammonisce- e il problema rimane”. Denise Bronzetti, Gruppo misto, plaude all’introduzione di “un quadro ancora più chiaro nella procedura”, rispetto cui “non possiamo che essere soddisfatti del risultato”.

Mirco Dolcini, Dml, spiega che“la maggioranza ha ritenuto, per evitare il retropensiero e una degenerazione politica, di accogliere la richiesta dell’opposizione”. Ma di più di un emendamento per prevedere la sospensione della prescrizione per la terza istanza “non si può fare- osserva- E mi stupisce sentire che il problema è stato risolto solo parzialmente”.  Infatti “se il giudice valuta che il ricorso sia fondato e passa l’istanza al giudice di appello, qui il legislatore non centra- puntualizza- Ci dobbiamo mettere la mano sulla coscienza e sul cervello per capire che i poteri sono divisi e ne dobbiamo essere conseguenti e consequenziali”. “Ma è o non è una preoccupazione anche vostra che il tempo trascorso possa far cadere in prescrizione i processi?, ribatte Guerrino Zanotti, Libera. “I processi non vanno in prescrizione perché si introduce il terzo grado- manda a dire Giovanni Zonzini di Rete- ma perché in molti casi il tribunale lavora con lentezza estenuante, facendo sorgere anche dei dubbi”. E “se il Conto mazzini dopo 8 anni ancora non vede concluso il procedimento di secondo grado- prosegue- è riconducibile a una gestione amministrativa e quotidiana del tribunale e al lavoro dei magistrati”. Sulla stessa linea anche Gian Nicola Berti, Npr: “I legislatori dovrebbero preoccuparsi non tanto sulla prescrizione del reato, ma sulla celerità con cui devono concludersi i procedimenti”. Evidentemente, osserva,“se si dovesse arrivare alla prescrizione, qualcosa non ha fuzionato”.  Matteo Ciacci, Libera, riferisce di aver sottoscritto l’emendamento che ritiene migliorativo per quel che riguarda celerità.  Mentre sul tema della prescrizione si interoga: “Quanto incide la terza istanza rispetto ai processi in corso?”.

Maria Catia Savoretti, Rf, sottolinea che“se non si fosse attivata l’opposizione, promuovendo la presentazione di un emendanto sulla prescrizione, la maggioranza nulla avrebbe promosso in merito”.  Iro Belluzzi, indipendente di Libera, mette in guardia sui possibili ricorsi alla Cedu nel caso di modifica dei tempi di prescrizione, mentre apprezza la loro sospensione per l’istituto del terzo grado. Alessandro Scarano, Pdcs, infine rimarca come il progetto di legge sia frutto di un gruppo di lavoro composto da persone titolate per redigerlo e come la terza istanza “andrà a beneficio di tutta la comunità”. Infine, l‘emendamento viene accolto all’unanimità dei presenti.

Nel corso dell’esame dell’articolato viene accolto a larga maggioraza anche un secondo emendamento, articolo 9 bis, sottoscritto da rappresentanti di tutti i gruppi. A presentarlo è Alessandro Cardelli, Pdcs: “Era stata fatta un proposta simile in Commisisone da Rf, allora si è ritenuto necessario un approfondiment tecnico”. Oggi, a conclusione del confronto, “si è deciso così un emendamento di maggioraza e opposizione per poter richiedere i carichi pendenti, in modo da sapere se un soggetto è sottoposto a indagini”.  Concluso l’esame dell’articolato, si procede alle dichiarazioni di voto in cui Libera e Rf annunciano la loro astensione. Il provvedimento viene così approvato a maggioranza. La seduta si conclude e i lavori riprenderanno lunedì, per accordo tra i gruppi, partendo dalla ratifica dei decreti.

 

Di seguito un estratto delle dichiarazioni di voto al Progetto di legge “Disposizioni per implementare le garanzie e l’efficienza del processo penale”/ approvato a maggioranza

Giuseppe Maria Morganti, Libera
E’ giusto sottolineare l’avanzamento che la civiltà giuridica riceverà da questo provvedimento e altrettanto sottolinare come alcune criticità evidenziate abbiano trovato piccole soluzioni, e ancora resta importante sottolineare che non tutto quello che abbiamo detto è stato recepito. Significa che ci sarà ancora molto lavoro da fare attorno a questo provvedimento. Il nostro giudizio è leggermente migliorato rispetto al testo in prima lettura, siamo rimasti scioccati di ritrovarci in un provvedimento legislativo, nato da ben poca discussione, l’introduzione di una procedura non presente nel nostro ordinamento. Non perché siamo contrari alla terza istanza nel processo penale, ma lo ritenevamo un argomento di tale complessità da richiedere un approfondimento ulteriore e una migliore specificazione delle  norme che lo regolano. Il rischio che si corre procedendo con superficialità è quello di inficiare e creare problematiche all’esercizio stesso dell’istituto. Sotto profilo politico, chiaramente, il mio gruppo si è speso più volte nel dire che un provvedimento di questa natura, che si colloca nello spazio temporale di processi di una certa importanza, oggettivamente influirà su questi procedimenti ed è inevitabile che cittadinazna faccia le sue considerazioni, Ciò nonostante, siccome siamo garantisti e per noi la presunzione di innocenza vale per tutti i gradi del processo, riteniamo che le nuove soluzioni devono vedere i cittadini, tutti, sullo stesso piano. Il dibattito in Commissione e in Consiglio è servito per introdurre alcune soluzioni migliorative e va fatto rilevare. Ci fa cambiare atteggiamento rispetto la Commissione 1. Il nostro gruppo in quel frangente aveva deciso di non partecipare alla votazine, in questo frangent invece diciamo che ovviamente non possiamo votare a favore per le incongruenze che permangono, ma manterremo l’astensione per dare anche un messaggio propositivo rispetto le cose che si stanno facendo, perché obiettivamente riteniamo che i cittadini possano sentirsi più garantiti.

Pasquale Valentini, Pdcs
A nome del mio gruppo confermo sostegno al Pdl. Sapevamo a inizio legislatura che il tema della giustizia era uno dei temi su cui era necessario intervenire, sia sull’ordinamento, sia per quel che riguarda l’esercizio vero e proprio della giustizia e lo svolgimento del processo. Oggi siamo davanti a questo tipo di inervento e anche il titolo della legge stessa ci dice quale sia l’obiettivo dell’intervento. Tutti abbiamo riconosciuto che il testo è sicuramente migliorativo della situazione attuale e sono state introdotte maggiori garanzie e strumenti per accelerare i processi e la famosa terza istanza sui cui la seduta consiliare ha consentito a trovare maggiori convergenze su quello che sembrava uno dei punti che allontanavano maggioranza e opposizione. La Dc considera molto positivamente anche l’accordo trovato, migliorativo del progetto iniziale. Non siamo pienamente soddisfatti del fatto che permangano ancora riserve. Abbiamo fatto un passo avanti importante, voteremo positivamente.

Alberto Giordano Spagni Reffi, Rete
Il movimento Rete non può far altro che ricostruire il percorso che ci porta oggi, un percorso voluto da questa maggioranza. E’ l’ultimo Pdl del pacchetto giustizia. Il dialogo con l’opposizione in questi anni è stato caratterizzato indubbiamento da un forte scontro e oggi non posso non prendere ad esempio l’intervento del consigliere Morganti, citarlo senza doverlo contrastare, ma accogliendo buona parte di quello che ha detto. E’ un dato che politicamente dà estrema soddisfazione. Siamo partiti anche da questa legge con toni accesi poi, tramite un dialogo costruttivo, siamo riusciti a migliorare il pdl e a creare un clima più sereno. Questa va incardinarsi come la prima riforma di questa maggioranza. Ne dovranno seguire altre e lo spirito di oggi deve essere quello che muoverà anche le prossime riforme. Il mio movimento dà pieno appoggio a questo pdl.

Gaetano Troina, Dml
Si tratta di un provvedimento che gli operatori si aspettavano da molto tempo. Ricordo gli interventi dell’Ordine degli avvocati che a più riprese hanno lamentato la mancanza di un intervento di questo tipo. Sono anche soddisfatto del dialogo e del confronto che oggi c’è stato. Condivido che su riforme di questa portata il confronto è sempre fondamentale. Esprimo parere favorevole da parte di Dml, anche alla luce degli ultimi interventi proposti in Aula al progetto di legge.

Gian Nicola Berti, Npr
Esprimo in primis ringraziamenti al Segretario Ugolini per il lavoro portato avanti in questi anni di governo. E’ riuscito a portare a termine una riforma in uno dei settori più critici della Repubblica. Sulla giustizia abbiamo vissuto una serie di abusi, la mancanza di una giustizia che potesse rendere soddisfazione ai cittadini, in questo periodo abbiamo compreso l’importanza della giustizia rispetto al valore di libertà. Non si può essere cittadini liberi senza giustizia e in uno Stato non giusto. Qui sta l’importanza dei progetti di legge, l’ultimo poi è particolarmente delicato perché interviene sulla giustizia penale.

Grazia Zafferani, Gruppo misto
Per esprimere da parte di tutto il gruppo misto di maggioranza parere favorevole a questo Pdl che arriva a conclusione del percoso legislativo di un pacchetto di leggi. E’ un Pdl che ha determinato una serie di soluzioni per colmare le criticità più evidenti del giusto processo. Tutti i problemi della giustizia si potranno risolvere modificando le regole del processo? Certamente no, ma oggi abbiamo dato strumenti importanti per avviare un miglioramento nella giustizia a tutela del cittadino.

Maria Katia Savoretti, Rf
Noi ritenimo positivo il fatto ci sia stato un ammodernamento del codice di procedura penale e siano stati introdotti istituti prima non previsti. Soluzioni migliorative ci sono, però rieniamo ancora ci sia tanto da fare, diversi sono gli aspetti ancora da approfondire, come non è stato fatto in questo Pdl. Pertanto, Rf ha deciso di astenersi.

 

San Marino News Agency

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