Consiglio Grande e Generale di San Marino, resoconto seduta pomeridiana di lunedì 23 ottobre 2023

Consiglio Grande e Generale di San Marino, resoconto seduta pomeridiana di lunedì 23 ottobre 2023

COMUNICATO STAMPA

CONSIGLIO GRANDE E GENERALE,  23- 27 OTTOBRE

– LUNEDI’ 23 OTTOBRE  – Seduta del Pomeriggio

Nel corso dei lavori consiliari del pomeriggio si giunge all’approvazione a larga maggioranza dell’Ordine del giorno sul conflitto israelo-palestinese, a conclusione di un lungo lavoro di mediazione tra i gruppi, volto ad ottenere un testo il più possibile condiviso. E malgrado si sia giunti alla firma sulla versione finale di tutte le sigle consiliari, l’unanimità è stata ‘sfiorata’ ma non raggiunta: l’approvazione è avvenuta infatti con 44 voti a favore più due ‘non votanti’.

Nel pomeriggio si è concluso quindi il dibattito in comma comunicazioni con la presentazione di un Ordine del giorno in un primo momento sottoscritto da tutti i gruppi, tranne Gruppo Misto, che auspicava anche l’aggiunta di una specifica al testo. Rete ha quindi ritirato l’odg che aveva depositato in mattinata.  In dettaglio, l’Odg finale prevede la condanna  ad Hamas e alle azioni rivolte contro i civili, ma – su richiesta poi accolta di Demos-gruppo misto- viene aggiunta la condanna“gli atti di guerra rivolti ai civili palestinesi”. Quindi si“invita il Congresso di Stato, attraverso la segreteria di Stato agli Affari esteri e le Missioni diplomatiche strategiche della Repubblica, a sostenere ogni iniziativa che possa favorire il dialogo per porre fine al conflitto in corso, puntando ad un immediato cessate il fuoco, per arrestare le perdite di vite umane, mettendo al centro la protezione umanitaria della popolazione civile”. Si chiede quindi in particolare di assicurare “la disponibilità di acqua, energia, sostengo sanitario, quindi l’accesso a Gaza degli aiuti umanitari, in piano rispetto dello Stato di Israele e delle piene aspirazioni dei diritti del Popolo palestinese”, con l’auspicio che “possa essere raggiunta una pace duratura, sotto l’egida e la garanzia dell’Onu, basata sulle precedenti risoluzioni”, infine “verificando la praticabilità della Soluzione dei 2 Stati, sempre sostenuta da parte di San Marino”.

Concluso il comma comunicazioni si è aperto il dibattito sulla “Presa d’atto delle dimissioni irrevocabili del Consigliere Giacomo Simoncini da membro del Consiglio Grande e Generale e sua sostituzione” che proseguirà in seduta notturna.

Di seguito un estratto della prima parte degli interventi in comma comunicazioni, le dichiarazioni di voto sull’Odg conclusivo e l’intervento di apertura al dibattito in comma 3.

Comma Comunicazioni

Roberto Ciavatta, Rete
Nell’ Odg che abbiamo depositato è palese la condanna agli attacchi di Hamas, non vorrei invece iniziasse una dinamica per cui si inizia a dire ‘chi è più vicino a Israele o alla Palestina’. E’ un Odg equilibrato nel condannare le attività violente dell’una come dell’altra parte, per tutelare la popolazione civile dall’una e dall’altra parte. Evitiamo qui dentro l’Aula consiliare di dividerci in fazioni su di chi è più di sinistra o più con l’America, non facciamolo. Deve continuare a non essere nelle corde di San Marino che invece guarda alla drammaticità della situazione da entrambe le parti, non possiamo fare diversamente e legittimare attacchi sulla popolazione civile perché sono a lor volta sono risposte ad attacchi sulla popolazione civile. Se noi iniziamo questa dinamica per cui chi non legittima gli attacchi di una democrazia allora rischia di essere additato come persona vicina agli attentatori, entriamo in un territorio difficoltoso. Mi auguro ci sia condivisione sul fatto che questo Odg- o altri Odg- il nostro è uno spunto portato proprio per la condivisone e il confronto- possa però condurre a una definizione che coinvolga l’intera Aula, ovvero non c’è legittimazione possibile negli attacchi che siano deliberatamente rivolti alla popolazione civile e non a eserciti o guerriglieri sul campo.
Ultime considerazioni: si  è letto della chiusura della Centrale del latte, abbiamo visto ci sono già dei decreti, è un tema che ricalca  un po’ quanto detto dalla collega Tonnini precedentemente rispetto a un’altra situazione di impresa sammarinese. Non vorrei che in questo caso ci siano già state dinamiche volte a favorire una richiesta di danni con l’intenzione di  accomodare una situazione che da anni è in grandissima difficoltà.  Mi auguro si tratti la cosa con la dovuta terzietà da parte governo. Poi sulla riforma istituzionale: dobbiamo mettere in discussione l’ordinamento e la convivenza interna dell’A8ula, quindi alla riforma del funzionamento della composizione delle istituzioni, in modo che metta nelle condizioni le nostre istituzioni di essere rispondenti rispetto ad obblighi che abbiamo e che avremo da ora in poi, ma dovrà essere anche una riforma sostenibile, prendendo in considerazione una doverosa riduzione dei numeri.
Nicola Renzi, Rf
Ringrazio le Eccellenze per le parole in apertura della seduta consiliare, credo abbiate centrato molti punti sul rapporto che dovrebbe esserci tra i consiglieri in quest’Aula. A riguardo sono stato sollecitato dalle parole del Sds Pedini. Io non risponderei per come meriterebbe, perché in Aula dovremmo venire a parlare di politica e dei problemi delle persone, e dando soluzioni ai problemi. Ma mi sembra che sempre di più si parli di altro in Aula e siamo arrivati alla meta-politica, la politica che parla di se stessa. Doveroso rispondere a Pedini: non credo sia giusto che un segretario di Stato faccia un comunicato in cui dice che è stato firmato accordo con un altro Paese, per un finanziamento a tassi ‘molto interessanti’,  per poi vedersi poi smentito dopo pochi giorni da un altro Segretario, quello con la delega agli Esteri, che sostiene che non è stato firmato alcun accordo, ma solo una lettera di intenti.
C’è un finanziamento da parte dell’Arabia saudita per la Repubblica? Benissimo, sono contento. Ci sarebbero tante valutazioni da fare, ma sarei contento, poi non sfugge a nessuno che questo non dipende dalla bravura di Pedini Amati. Ma dal fatto che l’Arabia è candidata per ospitare Expo e, come normalmente e lecitamente si fa, si cerca di stringere accordi con Paesi che possono supportare la candidatura, cercando di impegnarsi aprendo vie economiche o investimenti. Ma noi che siamo all’opposizione dobbiamo imparare questa cosa da una conferenza stampa in cui non si capisce niente e non possiamo neanche permetterci di dire, se abbiamo 30 mln di investimento a tassi interessanti, la nostra opinione su dove devono essere collocati o investiti o dobbiamo solo ricevere insulti?
Anche io avevo fatto uno di studio fattibilità sull’aeroporto di Torraccia, se rappresenta un volano di sviluppo e viene inserito in un progetto di sviluppo per il Paese, allora io ragiono e mi metto al tavolo. Ma se deve essere una cattedrale nel deserto o un regalo per pochi, sarebbe il caso di pensare ad altro.. Non basta, il Segretario viene qua a parlarci dei suoi problemi, che è stato denunciato da Paride Andreoli- ma quello che ha 30 anni, mi raccomando..ma facciamo davvero? Siamo seri. Su questa questione Rf non ha detto niente quando è venuto a parlarne la prima volta, ma è davvero intollerabile che si venga in quest’Aula a dire che c’è qualcuno che trama nel torbido e inscena un attentato alla propria credibilità. E l’Aula cosa fa? Ride. C’è un Segretario che denuncia una trama per delegittimarlo, che è reato, e nessuno muove un dito. Il Sds Pedini deve dirci piuttosto qui chi sta tramando alle sue spalle, altrimenti fa un danno alla credibilità delle istituzioni enorme.
Miriam Farinelli, Rf
Intervengo sulla sanità. Le Cure primarie consentono di indirizzare al meglio l’eventuale percorso diagnostico e terapeutico successivo. Da non dimenticare il ruolo sociale che esercitano per la comunità e nella comunità. Non dobbiamo dimenticare cosa ci ha fatto vivere il covid per capire quanto sia necessario non mandare allo sfascio il nostro Istituto. Dobbiamo impegnarci con tutte le nostre forze per salvarlo e, in particolare, per salvare le Cure primarie, bisogna evitare errori già fatti e  pensare che la nostra sanità è in mano a giovani medici che devono mantenere e migliorare una sanità a dimensione umana, efficiente e inserita nel contesto socio-economico… Il fabbisogno di medici sta aumentando a causa dell’invecchiamento della popolazione e del maggior numero di patologie oncologiche che colpiscono anche fasce giovanili. La desertificazione della disponibilità di medici è dovuta a alla gobba pensionistica e alla riduzione dei posti nelle scuole di specialità, ai problemi di libera professione e ai problemi che ci siamo ripetuti in questi mesi. Il Medico di medicina generale deve essere una risposta alla domande dei cittadini, rimandando allo specialista e all’ospedale i casi più -complessi. Non possiamo non parlare del consumismo sanitario e anche della antimicrobico-resistenza, occorre si definisca uno stretto collegamento d’integrazione con il Dipartimento di  prevenzione, il medico diventa fornitore di beni e i cittadini clienti-consumatori. Poi ci siamo trovati di fronte alla sindemia, o aggregazione di una o più epidemie, simultanee o sequenziali, che aggravano la prognosi: siamo di fronte a malattie che i medici dovranno essere in grado di riconoscere. E’ d’obbligo indicare cosa si può fare: consolidare le Cure primarie, la casa deve essere il primo luogo di cura, orientare verso un approccio sistemico di promozione alla salute e al welfare, avviare la telemedicina e favorire l’impiego di piccola tecnologia sul territorio per evitare di intasare gli ambulatori specialistici. Occorre una reale integrazione delle Cure primarie con i servizi ospedalieri. Fare riferimento all’Iss come bene da preservare e migliorare, e puntare alla formazione di nuovi medici in collaborazione con i medici, prima che vadano in pensione. Integrarsi con le scuole per raccontare cosa è il nostro istituto, a cosa serve e chi deve tutelare e per spiegare che accertamenti o farmaci sono pagati da tutti. In Commissione 4^ abbiamo ascoltato la relazione del dott. Arcangeli sulla sostutuzione del Cup con tre unità, una per ogni centro sanitario. Si è disegnata quella che è la figura dell’infermiere di famiglia o di comunità. Un progetto ambizioso che deve essere controllato, guardato e aiutato a crescere. E’ un primo seme gettato per un rinnovo della nostra struttura sanitaria, se non sarà possibile, non vedo un futuro per il nostro istituto.
Carlotta Andruccioli, Dml
Gli spunti di riflessione sull’indirizzo di saluto delle Loro Eccellenze sono tanti, ho apprezzato in particolare l’appello a noi consiglieri per un atteggiamento adeguato e rispettoso delle istituzioni e anche responsabile nei confronti degli elettori e anche dei giovani. Non è la politica che ha qualcosa di sbagliato il problema sono i comportamenti sbagliati delle persone e le distorsioni che hanno danneggiato la credibilità della politica negli anni. Ci viene chiesto un atteggiamento diverso a partire da quello che possiamo tenere in quest’Aula, dove invece non ci si ascolta troppe volte. Si chiede di dare risposte alle necessità dei cittadini, anche se qualcuno sembra preferire perdere tempo in grandi dibattiti piuttosto che portare progetti. E c’è chi svilisce i progetti quando ci sono o chi dice che non si fa mai nulla…
Tanti sono i temi emersi nel dibattito: dal tema degli aumenti di carburante e dei mutui…ma non penso si possa semplicemente risolverli spostando risorse e attingendo alle solite casse dello Stato, piuttosto con progetti  che portano veramente risorse possiamo supportare le imprese e questi progetti ci sono, progetti di innovazione, digitalizzazione etc. C’è necessità di interventi e non che ci si perda in chiacchiere in quest’Aula, diamo l’esempio con il nostro lavoro e con il atteggiamento di rispetto in Aula.
Sulla viabilità c’è la progettazione di una nuova rotonda a Domagnano, in zona ‘La Serenella’, che si inserisce nel progetto ‘strade sicure’. Tutti sosteniamo questi progetti, ma vorrei ricordare che esistono tanti altri tratti pericolosi per chi li percorre, forse non saranno elettori, ma sono cittadini e l’obiettivo non è fare favore agli elettori ma lavorare per i cittadini. Su quello che avviene a livello internazionale, mi auguro si possa uscire come Aula con un messaggio univoco e forte di condanna del terrorismo e delle violenza e un appello alla pace. Concordo con l’intervento di Zonzini, che la soluzione non si deve ricercare militarmente. Purtroppo la guerra è diventata ormai un circo mediatico, entra nelle nostre case dai media e viene descritta come uno show, con la conseguenza gravissima che noi ci stiamo abituando alla guerra.
Alessandro Bevitori, Libera
Vorrei sfruttare le comunicazioni per denunciare il grande assente di questa legislatura, il tema dello sviluppo, in particolare per le piccole imprese. Non voglio creare allarmismi o problemi o critiche gratuite. Siamo fortunati che le aziende sane nel nostro territorio hanno investito e continuino ad investire nel nostro Paese. Ma guardando al contesto internazionale che, invece è preoccupante, con la Germania in recessione, ciò non dovrebbe farci dormire sugli allori.  C’è poi una nuova tendenza: tante persone che dal privato stanno provando i concorsi pubblici, togliendo risorse e creatività in particolare quella delle nuove generazioni nel creare impresa. Noi abbiamo elaborato un Pdl a sostegno della piccola impresa, ovvero la maggior parte degli operatori sammarinesi. E per i giovani stiamo prevedendo una possibilità, di calibrare i versamenti contributivi specificatamente rispetto al loro reddito, ricavato per i primi anni, e poi per facilitare l’accesso al credito che rappresenta un’altra problematica. Stiamo pensando poi a un sistema semplificato per le piccole aziende, sono solo alcune proposte che sono a sostegno dell’economia reale, in particolare pensate per le giovani generazioni che oggi non riescono a mantenersi con un proprio codice operatore economico  e che troppo spesso si iscrivono ai concorsi pubblici. Siamo poi al nulla assoluto sugli investimenti del comparto turistico. Ne abbiamo sentite di ogni, dai mega alberghi alle ferrovie, su rifiuti, la superstrada.. il bilancio di fine legislatura è che alberghi e ristoranti chiudono, i telefoni non funzionano, di ferrovie zero…viabilità, lasciamo stare..con la rotatoria di Tavolucci abbiamo creato un problema che prima non c’era.
Matteo Rossi, Npr
Le parole d’oro dei Reggenti a inizio del loro semestre- che auguro sia proficuo- sono state un esordio veramente importante. Sopratutto per quel che riguarda il passaggio sui concetti relativi al ruolo che abbiamo in Aula. Credo a tutti abbia fatto molto piacere, alla luce degli avvenimenti più o meno recenti che riguardano l’Aula, gruppi politici e alle volte singole persone. Altro tema emerso è quello del distacco della cittadinanza dalla politica e del distacco dei giovani dalla politica. Secondo tema che voglio affrontare e lo spunto me lo ha dato Roberto Ciavatta, che ha toccato il tema della riforma istituzionale, che non è la riforma del regolamento consiliare del monte ore qui dentro etc. Ma una riforma che va a toccare la figura istituzionale del consigliere. Ad oggi, guardando i banchi, si vedono solo 2-3 profili, il dipendente pubblico, il libero professionista, avvocato o consulente, oppure il dipendente di partito. Ad oggi ci sono pochissimi dipendenti privati e infatti dei problemi dei dipendenti privati se ne parla troppo poco, come quello dell’erosione del potere di acquisto. Vedere un distacco così netto tra pubblico privato sui salari e il potere di acquisto delle famiglie è rilevante. Terzo punto, il tema dello sviluppo e del turismo: credo in questa legislatura tutto si possa dire, tranne che non vi siano feedback positivi, il turismo è un tema che per questa maggioranza, anche quando Rete ne faceva parte, è stato sempre considerato importante. Il rapporto tra eventi e richiesta dei posti letti deve fare tremare: abbiamo il problema della capacità di ricezione e ne abbiamo discusso e lavorato, abbiamo parlato del Des, progetto di investimento che è stato fermato, ma mirava a portare investitori su un problema effettivo. Un paese che punta a uno sviluppo turistico ma non ha alberghi. Su Alpitour è un progetto da portare avanti, purtroppo abbiamo parte dell’opinione pubblica contro, molta parte spinta da interessi politici di parte. Perché non si deve mai fare un progetto che può mettere in buona luce un Segretario, un partito, ma si fanno le barricate? Ma non mi si venga a dire che questo governo non parla di sviluppo, quando ci sono stati progetti per cui sono state fatte barricate per una manciata di voti e per consenso populistico, facendo più danno al paese rispetto ai benefit che poteva portare.
Sara Conti, Rf
A
nche io desidero rivolgere alcune parole e alcune riflessioni sul riaccendersi del conflitto in Israele- palestina, atavico sconto tra due popoli che coinvolge i poteri mondiali e le rispettive sfere di influenza.  Le logiche di tifoseria sono semplicistiche e non efficaci. Vorrei esprimere una condanna ferma alla violenza e alla strumentalizzazione di avvenimenti che coinvolgono la popolazione civile e ne causano sofferenze per logiche di mero interesse politico. Indipendentemente dalla liceità del ricorso alla forza armata, ci sono regole anche nelle modalità di condurre le operazioni militari, regolate dal diritto internazionale umanitario. Qualche esempio: comprendono il divieto di uccisore dei civili, la presa di ostaggi, la tortura,  cose come l’assedio e il blocco navale, qualora provochino privazioni alla popolazione civile e ciò che sta avvenendo nella striscia di Gaza. Si definisce che le operazioni belliche devono avere solo obiettivi miliari e non civili, eppure la situazione che ci troviamo ad osservare da lontano è tutt’altro che una situazione che ci riporta al rispetto del diritto internazionale nei termini dell’uso della forza. Le agenzie delle Nazioni unite invocano il cessate il fuoco per consentire l’arrivo degli aiuti umanitari, ma negli stessi giorni all’interno del Consiglio di sicurezza della Nazioni unite una risoluzione che chiedeva la tregua e l’arrivo di aiuti umanitari è stata bloccata dal veto degli Stati uniti. Questo non può essere condiviso. Il diritto internazionale umanitario non può essere oggetto delle partite tra grandi potenze. E anche se una guerra non può essere giusta, la comunità internazionale dovrebbe pretendere con forza l’arrivo nei luoghi del conflitto degli aiuti umanitari e questo è il mio e spero il nostro appello. Gli aiuti umanitari devono essere garantiti.
Emanuele Santi, Rete
Mi unisco all’Aula per gli auguri di buon lavoro alle loro Eccellenze. Parto dalla politica internazionale. Ho sentito il dibattito questa mattina e non ci può essere, rispetto alla condanna di quello che sta avvenendo nei territori di Israele e Palestina, una divisione. Sembra che in questi minuti tra le forze politiche si stia addivenendo a una  scrittura comune di un Odg, sarebbe importante uscire con una posizione univoca e penso non ci possa essere tifoseria su questo tema. Siamo di fronte a una guerra che va avanti da oltre 70 anni e se si vuole andare a ritroso tante sarebbero le cose da dire. Ma la cosa più importante è che oggi San Marino si faccia portavoce di un cessate al fuoco e che si mettano sul tavolo le necessità di entrambe le parti. A livello anche mondiale altri Stati stanno parteggiando per l’una o l’altra parte e non è questo il modo, ci sono due popoli e un solo territorio, bisogna fermare questo scontro e cercare di capire attorno a un tavolo come dare dignità al popolo di Israele e delle Palestina e con un Odg dobbiamo indirizzare questo messaggio.
Michela Pelliccioni, Dml
M
i ha stimolato qualche intervento che mi ha preceduto, collegato a una critica per lo mancato sviluppo del Paese, legato alla piccola-media impresa, è doveroso qualche approfondimento che non può non essere legato ai numeri che ha evidenziato anche il Fmi, quando ci dice che il Paese ha retto grazie al settore industria. Allora forse qualcuno non è aggiornato. Spiace del richiamo fatto, e mi chiedo perché, quando si fa accorato appello allo sviluppo, non ci si richiami a chi ha invece rallentato alcuni progetti di sviluppo, mi riferisco ai 70 mln del fondo Aquila capital che avrebbero potuto dare opportunità in campo energetico. E si dice che non si sente più parlare dei progetti legati a San Marino 2030, ma sono stati portati a termine come Blokchain, apertura a nuovi mercati, il made in San Mario, semplificazione normative in campo societario….ma soprattutto parlano i numeri che sono in crescita: numero crescente di operatori, numeri aumentati di import ed export, disoccupazione ai minimi storici. Ci piacerebbe ci fosse un confronto, ma serio e non legato alla strumentalizzazione politica.

 

Odg a conclusione del Comma comunicazioni

+++Dichiarazione di voto+++

L’Odg è sottoscritto da tutti i gruppi nella versione finale, che include un’aggiunta proposta dal Gruppo Misto perché  la condanna sia estesa, non solo ad Hamas e alle azioni contro i civili, ma anche“gli atti di guerra rivolti ai civili palestinesi”, approvato a maggioranza (44 voti a favore e 2 non votanti)

 (…premessa),

Il Consiglio Grande e Generale

Invita il Congresso id Stato, attraverso la segreteria di Stato agli Affari Esteri e  le Missioni diplomatiche strategiche della Repubblica a sostenere ogni iniziativa che possa favorire il dialogo per porre fine al conflitto in corso, puntando ad un immediato cessate il fuoco, per arrestare le perdite di vite umane, mettendo al centro la protezione umanitaria della popolazione civile, assicurando la disponibilità di acqua, energia, sostengo sanitario, quindi l’accesso a Gaza degli aiuti umanitari, in piano rispetto dello Stato di Israele e delle piene aspirazioni dei diritti del Popolo palestinese, con l’auspicio che possa essere raggiunta una pace duratura, sotto l’egida e la garanzia dell’Onu, basata sulle precedenti risoluzioni, verificando la praticabilità della Soluzione dei 2 Stati, sempre sostenuta da parte di San Marino.

Grazia Zafferani, Gruppo misto
Il Gruppo misto non ha sottoscritto l’Odg. In realtà poi, comprendiamo che il messaggio deve essere il più condiviso possibile- ma volevo cercare di spiegare l’intendimento e la posizione che non ha totalmente accolto l’Odg. Seppur con  la consapevolezza del drammatico conflitto, condanniamo fortemente gli atti terroristici e le violazioni dei diritti internazionali. Da una parte abbiamo dei terroristi che vanno condannati e puniti, dall’altra parte abbiamo un conflitto del diritto internazionale. Questa mattina addirittura hanno colpito i panifici, e quando hanno dato 24 ore di tempo alle famiglie con bambini di allontanarsi dalle zone sotto bombardamenti, praticamente li hanno mandati a morire nel deserto. Ho chiesto di aggiungere quindi nella parte della condanna non solo‘ condanna con fermezza Hamas per gli attacchi contro Israele e soprattutto contro la popolazione civile’ ma anche, “così come gli atti di guerra rivolti ai civili palestinesi” e chiederei di aggiungerlo.
Giovanni Maria Zonzini, Rete
A nome del mio gruppo per annunciare che a fronte della mediazione, il mio gruppo ritirerà l’Odg presentato stamane, abbiamo firmato l’Odg che è chiaramente una mediazione, la nostra visione è meglio rappresentata dal nostro Odg, ma abbiamo inteso raggiungere con tutta l’Aula una mediazione equilibrata perché, quando un paese dà mandato ai suoi rappresentanti nelle sedi internazionali, deve dare un mandato unico per darvi più forza. Noi condividiamo e chiediamo di inserire anche la frase suggerita dalla collega Zafferani,è  opportuno condannare le azioni di Hamas, ma anche le azioni di guerra deliberatamente rivolte alla popolazione civile sammarinese. La vita di un israeliano non vale più di quella di un palestinese. E chiedo di inserire a verbale che il mio gruppo condanna anche il regime di segregazione razziale in cui è tenuta da decenni la popolazione palestinese, cosa che non è stata inserita nell’Odg, ma chiediamo sia tenuta a verbale. Ci auguriamo tutta l’Aula possa votare, anche con il gruppo misto, grazie alla frase aggiunta nell’Odg che contribuisca  a una risoluzione civile di una guerra che dura da decenni.
Maria Luisa Berti, Npr
Abbiamo firmato l’Odg dalla sua prima stesura, ci compiaciamo della condivisione anche con il gruppo misto, condivisione che dà maggiore forza all’Odg.
Mirco Dolcini, Dml
Esprimo sostegno e forte favore all’Odg, che è il risultato all’unanimità del confronto di tutti i consiglieri e lo faccio sulla base di ragioni già espresse, firmiamo l’Odg e lo votiamo a favore, con un’aggiunta giustissima del gruppo misto, quando fa riferimento lalla condanna di Hamas, così come agli atti di guerra rivolti a civili palestinesi, così come siamo d’accordo anche con Rete contro la segregazione della popolazione sammarinese.
Sara Conti, Rf
Questo Odg è frutto della mediazione che ha portato con successo alla condivisione di tutti i gruppi, e anche da Demos, versione che si fonda non su fazioni e tifoserie, ma si fonda sul rispetto del diritto internazionale e dei diritti umani e chiede che con fermezza, in tutte le sedi, sia consentito il passaggio degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza.
Francesco Mussoni, Pdcs
N
oi siamo favorevoli, anche con l’integrazione del gruppo misto e ci piace che tutta l’Aula sia compatta nel fare questo richiamo forte alla pace e all’autodeterminazione dei popoli e alla tutela dei civili e al cessate il fuoco. Siamo in favore e lieti che l’Aula abbia trovato una sintesi significativa.

 

Comma 3. Presa d’atto delle dimissioni irrevocabili del Consigliere Giacomo Simoncini da membro del Consiglio Grande e Generale e sua sostituzione

Alessandro Mancini, Npr intervento di apertura del dibattito

Non è mai facile intervenire in un comma dove vengono trattate le dimissioni di un membro del Consiglio Grande e Generale. Non lo è neanche quando il Consigliere è di un altro gruppo. Non lo è neanche quando il Consigliere si dimette per ragioni politiche. Pertanto, credo, Eccellenze e Colleghi Consiglieri che possiate comprendere il mio stato d’animo e la mia difficoltà nell’intervenire in questo comma quando, tra l’altro, nessuna delle condizioni poc’anzi dette sono in essere. Il Consigliere Simoncini del Gruppo Consiliare di Noi per la Repubblica – l’amico Giacomo – lo scorso 12 ottobre si è recato dalle loro Eccellenze per rassegnare le dimissioni da membro del Consiglio Grande e Generale. Una scelta difficile, non scontata, non obbligatoria. Nessuna incompatibilità, nessuna norma o articolo di legge che obbligava appunto Simoncini a dimettersi. Una scelta che il Consigliere Simoncini – ha maturato dopo l’emissione della sentenza di primo grado dello scorso 4 ottobre. Una scelta dettata solo ed esclusivamente da due necessità:

– da una parte di potersi difendere nell’aula giudiziaria nel futuro processo di appello per poter dimostrare la sua innocenza;

– dall’altra quella doversi difendere dagli attacchi mediatici che in quest’ultimo anno e mezzo non hanno certamente riservato sconti o tregue, anzi tutt’altro;

Una iniziativa rispetto alla quale il gruppo politico ha lasciato al consigliere Giacomo Simoncini la massima libertà rimettendosi alla sua decisione. A nessuno credo sia sfuggito come le accuse che sono state mosse a  Simoncini – siano state strumentalizzate sia sul piano politico che sul piano mediatico con una evidente ricerca di una visibilità da parte di più soggetti. Abbiamo assistito ad attacchi pubblici – uso della stampa -uso dei social – in spregio ai più basilari principi di garantismo e presunzione di innocenza. Si è parlato di rispetto per le altre parti coinvolte ma quando si pretende di fare i processi fuori dalle aule di Giustizia quel rispetto viene meno non solo per Simoncini ma anche per la persona offesa che ha richiesto, per prima, che il processo, quello vero, si svolgesse a porte chiuse. E allora  smettiamola – da oggi non vi sono più scuse – smettiamola di fare processi sui giornali e in altre aule a partire dalla nostra. Lasciamo che i percorsi della Giustizia facciano il loro corso. Tutte le parti devono essere tutelate. Il Consigliere Simoncini – ha detto basta!Il Consigliere Simoncini ha deciso di rassegnare le dimissioni da membro del Consiglio Grande e Generale, lo ha fatto non con una semplice comunicazione – ma lo ha fatto con una lettera – che le loro Eccellenze poc’anzi hanno letto – una lettera in cui il Consigliere Simoncini – argomenta e spiega molto bene le ragioni per cui ha deciso di lasciare l’incarico rassegnando appunto le sue irrevocabili dimissioni. Nella lettera il consigliere Simoncini sostiene che le sue vicende personali nelle quali si è trovato coinvolto nell’ultimo anno e mezzo rappresentino, oramai, un ostacolo all’adempimento sereno dei suoi doveri di Consigliere e di rappresentante del Popolo Sammarinese e di doversi concentrare con tutto il suo impegno e le massime energie per dimostrare la propria innocenza. Una scelta dettata principalmente per difendere ancor prima di sé stesso – la propria famiglia e i propri cari – nella speranza – appunto- che questo suo passo indietro possa interrompere questo gioco al massacro, come detto, dello stesso Simoncini in una nota stampa finalizzato solo a  ottenere un “like” su Facebook o un titolo di giornale. Giacomo Simoncini da domani si potrà concentrare a dimostrare la sua innocenza nel processo e difendersi anche fuori dal processo senza i  condizionamenti e le cautele che la carica di rappresentante istituzionale gli imponeva. Il consigliere Giacomo Simoncini ha maturato la scelta di dimettersi in

piena autonomia –numerosi sono stati gli incontri e i colloqui con i colleghi consiglieri del gruppo politico di apparenza di Giacomo. Il Consigliere Simoncini fin dal primo giorno sapeva che qualunque decisione avesse maturato sarebbe stata compresa e difesa dal resto del gruppo – proprio perché la scelta era di natura personale –  esclusivamente personale – e non politica. La presunzione di innocenza e il garantismo rappresentano valori che non possono essere piegati alle logiche della sterile polemica politica, pertanto, ci siamo rimessi alle sue legittime valutazioni. Il Consigliere Simoncini ci ha spiegato come le sue priorità – adesso – siano dimostrare in pieno la sua totale innocenza e difendere la sua famiglia ed i suoi affetti. Per questo non possiamo che prendere atto della sua decisione che apprezziamo per la sensibilità istituzionale dimostrata. Infine, vogliamo ringraziare il consigliere Giacomo Simoncini per tutte le attività che ha sempre svolto con il massimo impegno.

 

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