San Marino. Rete: “orgogliosi dei buoni risultati ottenuti dal progetto COT”

San Marino. Rete: “orgogliosi dei buoni risultati ottenuti dal progetto COT”

I mali della Medicina di Base sono noti da più di un decennio, seppur negli anni siano stati diagnosticati, non sono mai stati curati.

Lo afferma Rete, che aggiunge: “Durante l’emergenza pandemica, la crisi si è ulteriormente acuita dal momento che solo il 19% delle telefonate al medico di base, riceveva risposta.
Da questa emergenza nel maggio del 2022, su proposta dei responsabili ospedalieri e con l’avallo del Comitato Esecutivo ISS, si è progettata la COT, Centrale Operativa Territoriale, reclamata da più parti anche da alcuni partiti dell’allora opposizione e poi, una volta realizzata, ampiamente criticata e strumentalizzata altrettanto frequentemente.
Ma la risposta è arrivata, esattamente un anno dopo, in commissione sanità dal dottor Pier Luigi Arcangeli, Direttore del Dipartimento Socio Sanitario Iss: “Abbiamo fatto una rivoluzione dei piccoli mattoni. Abbiamo trovato tanti elementi buoni sparsi nel territorio e abbiamo costruito una casa per dare risposte vere alla cittadinanza”.
I dati gli danno ragione: 50% di risposte alla prima chiamata, 85% alla seconda chiamata. Frutto di un intenso lavoro logistico, gestionale e tecnologico, quantunque il progetto fosse nella sua prima fase.
Infatti la seconda fase, già annunciata a gennaio scorso, vedrà il passaggio dalla risposta quantitativa alla risposta qualitativa. Da qui parte l’evoluzione della COT che, avvalendosi della professionalità degli infermieri già impiegati nella COT, effettuerà il triage infermieristico direttamente dai centri sanitari.
Se prima vi era una centrale unica e un numero unico a cui chiamare, in tempi brevi i nove operatori verranno trasferiti: tre per ognuno dei tre centri sanitari che avranno ognuno il proprio numero di telefono a cui chiamare.
Era meglio una volta, quando il medico di famiglia andava alle case tutte le volte che veniva chiamato? Forse. Certamente la medicina è molto cambiata, come sono cambiate le esigenze dei pazienti, in un contesto ormai mondiale in cui le professionalità sanitarie sono ovunque carenti, merce preziosa diventata quasi irreperibile.
Le risposte devono arrivare dai tecnici e dai responsabili del servizio di medicina di base. In questa situazione non è certo la politica che può dare risposte e soluzioni che spesso si fermano agli slogan e ai luoghi comuni, alimentando strumentalizzazioni o aspettative che, spesso, vanno deluse.  
RETE ha sostenuto fiduciosa il progetto COT, in quanto unica soluzione prospettata dai responsabili, ed è orgogliosa dei buoni risultati ottenuti. Così come abbiamo sempre sostenuto la sua evoluzione, anticipata dall’ex Segretario alla Sanità Ciavatta a gennaio 2023, ben sapendo che anche questa sarà una fase transitoria, in attesa della Telemedicina, ineludibile e improrogabile anche per la sanità sammarinese.
Nel frattempo – conclude Rete -, auspichiamo che il progetto di ristrutturazione, ammodernamento e manutenzione dei centri sanitari (qualcuno è ormai fatiscente), illustrati in Commissione già lo scorso marzo, possa avvalersi in tempi ragionevolmente brevi dei fondi che erano stati stanziati e che si spera non vengano dirottati altrove“.

Condividi


Per rimanere aggiornato su tutte le novità iscriviti alla newsletter

Quando invii il modulo, controlla la tua inbox per confermare l'iscrizione

Privacy Policy