Giuseppe Maria Morganti di La Tribuna Sammarinese: Al via la riforma tributaria spiegata ieri alla cittadinanza con pochi numeri e molte intenzioni / Fiato sospeso sulle tasse: nessuno ancora è riuscito a fare i conti / Saltano le deduzioni forfettarie e si accende come in America la caccia allo scontrino: aliquote basse per i redditi alti (così sono incentivati a dichiarare), per le famiglie più detrazioni, ma salta lo splitting
Consegnata alle categorie economiche solo poche ore prima di essere avviata all’iter la riforma rischia di bruciarsi la possibilità della condivisione dovuta al coinvolgimento preventivo anche delle forze politiche
I conti devono ancora essere fatti dalle tante (tutte) categorie di cittadini che vengono toccate dalla riforma tributaria proposta dalla Segreteria di Stato per le Finanze, e qualcuno inzia già a porre qualche perplessità.
Molto interessanti le parti della riforma che prevedono un inasprimento dei controlli fino a far diventare l’evasione reato penale. Da valutare il provvedimento che impone la tassazione dei redditi prodotti all’estero, che, secondo le intenzioni, dovrebbero essere già spesati dal fisco in quanto tassati nei territori dove vengono prodotti (ovviamente esclusi gli interessi sui conti esteri). Ma i conti anche su questo aspetto devono ancora essere fatti poichè pare impossibile che lo Stato introduca questo concetto senza portare a casa nulla. Grande coraggio però di Pasquale Valentini che senza aver discusso la riforma con altre forze che possano appoggiarla, e facendola vedere alle forze sociali solo poche ore prima della sua presentazione, ha deciso di avviare egualmente l’iter parlamentare. La guerra all’evasone fiscale preannunciata non è detto che non si trasformi invece in guerra di posizione fra le varie categorie di soggetti toccati.
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