Riforme e aumenti tariffe, Gatti e Lonfernini in conferenza stampa. L’informazione di San Marino

Riforme e aumenti tariffe, Gatti e Lonfernini in conferenza stampa. L’informazione di San Marino

Segretario Finanze: “Abbiamo l’obbligo di intervenire con le riforme entro il 2022

Sugli aumenti delle tariffe Lonfernini: “Non saranno calate dall’alto, ma sostenibili da parte di tutti”

Antonio Fabbri

Appare ormai scontato che gli aumenti delle utenze, ferme da 12 anni, necessariamente ci saranno, ma, assicura il Segretario al lavoro e con delega per i rapporti con l’Azienda dei servizi, Teodoro Lonfernini, si adotterà “un criterio di sostenibilità da parte di tutti”.

Al momento, quindi, il Congresso di Stato sta ragionando, non tanto sui numeri e le percentuali – “ne abbiamo sentite di tutti i colori”, dice Lonfernini – ma su una politica tariffaria complessiva. “Lo faremo con un ragionamento condiviso – ha detto il Segretario Lonfernini – Convocherò quanto prima le associazioni di consumatori e di categoria, lo faremo senza calare dall’alto nulla, ma attraverso un lavoro di grande equilibrio”. Si parla di eventuali aumenti che saranno comunque “graduali e scaglionati”.

Poi il segretario aggiunge: “Qualora si dovrà addivenire ad un aggiornamento delle politiche tariffarie, riusciremo sempre a farlo con una rinnovata progettualità sulla capacità di autonomia del nostro paese quanto all’erogazione di servizi principali e accanto a politiche di sostenibilità di bilancio, affiancheremo politiche rinnovate di progettualità: questo vuol dire lavorare attorno alle rinnovabili, alla gestione più corretta delle risorse idriche e ammodernamento del paese sotto profilo infrastrutturale. Se riusciremo a lavorare in questo modo credo che il mantenimento di quella soddisfazione sulle utenze dal punto di vista dei nostri concittadini rimarrà anche nei prossimi tempi”.

Quanto alla proposta avanzata da Rete, sulla tariffazione progressiva delle utenze, “chi più consuma più paga”, il segretario Lonfernini afferma che la proposta “sarà presa assolutamente in considerazione non solo dalla politica, ma anche da chi deve lavorarci, Aass, Cda e Autorità garante per l’energia. Riteniamo da un punto di vista politico la proposta sostenibile, e se ne è già discusso da qualche settimana, da quando è iniziato a livello internazionale il rincaro delle materie prime. Ma la logica della virtuosità deve essere portata in tutti gli ambiti, cioè in questo caso chi meno consuma, meno paga o, in generale, chi più è virtuoso ha più vantaggi”.

Il Segretario alle finanze Marco Gatti, dal canto suo si appresta alla presentazione del bilancio. “Due macro temi – spiega il segretario Gatti –

Da una parte la gestione del debito. Avevamo poste negative che comunque generavano riflessi negativi sul bilancio. Abbiamo fatto scelte di trasparenza, che ci hanno ripagato a livello internazionale. Il quadro del paese oggi riconosciuto, però non ci possiamo fermare. Occorre quindi una gestione del debito che deve trovare una sua curva di discesa graduale nel tempo.

Dall’altra parte c’è il percorso di riforme. Non possiamo pensare di presentarci al 2024 senza avere fatto riforme o, meglio, che queste abbiano cominciato a produrre effetti. Questo significa che il 2022 deve essere l’anno delle riforme. Abbiamo in programma la riforma del mercato del lavoro, dell’Igr, riforma delle pensioni che ha comunque un peso sul bilancio dello Stato. Stiamo rivisitando la struttura della macchina pubblica, perché i veri risparmi non si fanno con i tagli trasversali.

Altro obiettivo è accrescere le entrate per lo stato e rendere attraente il paese perché una riorganizzazione della macchina pubblica con servizi più efficienti veda le aziende trovare un terreno più fertile, stante che ancora il gap tra entrata ordinaria e uscita ordinaria è rilevante.

L’entrata degli oneri fiscali delle banche non è stata sostituita da nessuna nuova economia. Solo quest’anno ci attendiamo che le banche che torneranno in utile, visti gli interventi fatti. Adesso abbiamo l’obbligo di intervenire sulle riforme perché possano anche queste incrementare il gettito dello stato mantenendo la competitività e gravando in maniera equa rispetto a tutti i cittadini”, ha detto il segretario Gatti.

Entro il 20 novembre sarà depositato, alla luce della documentazione trasmessa dagli uffici, il bilancio di previsione “e poi ci sarà il lavoro da fare che sarà prevalentemente non tanto nell’ambito del bilancio di previsione, ma nelle riforme, con gli obiettivi che saranno indicati nella relazione accompagnatoria del bilancio previsione”.

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