San Marino Rimini. Frodi carosello e operazione Machiavelli: Leo Marino Benedettini: patteggia la pena e restituisce i soldi al Fisco

San Marino Rimini. Frodi carosello e operazione Machiavelli: Leo Marino Benedettini: patteggia la pena e restituisce i soldi al Fisco

Andrea Rossini – Corriere Romagna: Patti chiari. L’accordo con l’accusa subordinato all’esborso di un milione e mezzo di euro. L’avvocato Petrillo: «Nessuna ammissione di responsabilità» /
Patteggia e restituisce i soldi al Fisco /
L’imprenditore sammarinese coinvolto nelle frodi carosello dell’operazione Machiavelli

RIMINI. Ha concordato con l’accusa un patteggiamento a un anno e otto mesi con l’impegno di restituire allo Stato un milione e mezzo di euro: 750mila euro considerato il provento di attività illecite (l’Iva indirettamente evasa) e altrettanti dovuti al fisco per il pagamento delle tasse. L’accordo, dietro la presentazione degli F24, è stato ratificato ieri dal giudice Fiorella Casadei e il noto imprenditore imprenditore sammarinese Leo Marino Benedettini, 60 anni, difeso dall’ avvocato Alessandro Petrillo, ha così saldato il suo conto con la giustizia. «A fronte delle contestazioni dell’Ufficio tributario italiano – spiega il legale – ha scelto di aderire ad una soluzione conciliativa per evitare il pregiudizio di un lungo processo da cui, con ottime probabilità, sarebbe potuto uscire prosciolto. Solo per mettere fine rapidamente al contenzioso, restituendo la massima operatività alle aziende di famiglia, l’imprenditore ha inteso definire la vicenda mediante il versamento all’erario, senza ammissione di responsabilità, ma intendendo anteporre l’interesse delle aziende e delle sue maestranze all’interesse personale». Ora infatti si vedrà restituire quanto gli era stato sequestrato in via preventiva (un milione e duecentomila euro in contanti e quote di un’agenzia immobiliare), al netto ovviamente della quota sottoposta a confisca. L’imprenditore – titolare di un gruppo commerciale attivo nel settore della tecnologia e dell’elettronica con sede a Dogana – era rimasto coinvolto nell’operazione” Machiavelli” dell’Agenzia delle dogane e della guardia di finanza e accusato, per quattro diversi episodi di triangolazioni commerciali. Operazioni“ carosello” , nell’ i nterpretazione dell’accusa (pm Luca Bertuzzi), per poco meno di due milioni di euro. Con i principali coinvolti dell’indagine, a processo con giudizio immediato, condivideva l’addebito di associazione per delinquere finalizzata all’evasione fiscale, sebbene con un ruolo marginale (venne denunciato a piede libero). Secondo gli investigatori il sodalizio avrebbe evaso il fisco per più di 37 milioni di euro, rimanendo alla cifra accertata documentalmente. (…)


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