Periodicamente riesplode, fra Rimini e San Marino, la questione dei carburanti di cui si erano interessati a suo tempo anche alcuni parlamentari (Pini, Marchioni).
A risollevarla Mario Gradara di Il Resto del Carlino: Scalata al Titano per fare un pieno di convenienza / I clienti abbandonano le stazioni di servizio riminesi. Sconsolati i gestori: «Guadagni sempre più bassi»
Benzina e gasolio alle stelle, spirale dei rincari che non si ferma, automobilisti sull’orlo di una crisi di nervi. «Ma anche noi gestori non stiamo benissimo—attacca sconsolato Tonino Pironi, storico gestore della stazione Tamoil delle Celle, dove ieri il gasolio costava 1,491 euro al litro; la benzina senza piombo 1.613 —. Abbiamo margini sempre più bassi, che si assottigliano ancora di più per le offerte e la vendita in orari notturni. Se non avessi anche il lavaggio, e soprattutto se non lavorassi ormai senza dipendenti, con solo mio figlio, dodici ore al giorno sei giorni la settimana, non ne uscirei». «Da noi vengono molti clienti che fanno 5 o 10 euro — aggiunge Pironi —. Il record per ora è due euro. Per un’auto, non uno scooter. Gli altri vanno a San Marino».
Lavaggio auto per far quadrare il bilancio anche dalla vicina Ip, che ieri proponeva diesel a 1,483, Oro diesel 1,563 e senza piombo a 1.600 euro al litro. «Per campare dobbiamo fare anche questi lavori, con le sole pompe è difficile andare avanti—dice Eros Pivi, il titolare —. Qualche cliente sta attento coi consumi, semplicemente girando meno. Altri guardano ai momenti delle offerte, e fanno il pieno di notte. Tanti vanno a San Marino». «Io no, faccio benzina dove capita — dice Daniele Pazzagli mentre riempie il serbatoio al self service —. Per pochi centesimi non perdo tempo a cercare tanto». «Io giro in macchina come prima —spiega Andrea Giovagnoli, artigiano, impegnato col pieno —. Poi, visti i costi assurdi, devo risparmiare su altre cose. Siamo schiavi della benzina».
Vedi anche I
rialzi non scalano il Titano. Quotidiano.net
…