San Marino. Sequestri in Toscana per gli ex di Bcsm. Congelati beni per sei milioni

San Marino. Sequestri in Toscana per gli ex di Bcsm. Congelati beni per sei milioni

Rassegna Stampa – Tra i beni congelati immobili di civile abitazione, terreni e anche un Ferrari California e una Fiat Dino, oltre a un suv e disponibilità finanziarie

ANTONIO FABBRI. Eseguiti ieri mattina dalla Guardia di finanza, sequestri conservativi di beni per un valore fino a 6 milioni di euro richiesti dall’autorità giudiziaria di San Marino nell’ambito dell’attività di indagine a San Marino che ha coinvolto ex dirigenti ed ex funzionari della Banca Centrale.

Il provvedimento, spiega una nota del procuratore di Firenze Filippo Spiezia, è stato emesso in seguito alla rogatoria internazionale inoltrata dal Commissario della legge del tribunale della Repubblica di San Marino nei confronti dei cinque accusati: un ex dirigente e ex membro del coordinamento di vigilanza della Banca centrale di San Marino, altri tre membri (funzionari) del coordinamento di vigilanza della Banca e un uomo d’affari.

Spiega ancora la nota diffusa dalla procura fiorentina: “I funzionari in concorso con un uomo d’affari risultano indagati a San Marino per aver messo in essere ‘condotte finalizzate al depauperamento di un noto istituto di credito sammarinese’ e per aver agito per ‘determinare la cessione ‘forzosa’ dello stesso a un primario istituto di credito operante nello stato del Titano”. In particolare, si spiega, l’Autorità giudiziaria sammarinese ha avanzato la richiesta di sequestro conservativo “al fine di evitare che, nelle more del giudizio d’appello, venissero disperse le garanzie patrimoniali a tutela delle ragioni creditorie”. La Procura del capoluogo toscano ha così dato esecuzione, attraverso un decreto emesso dal Gip di Firenze, alla richiesta di assistenza giudiziaria, essendo state individuate “possidenze immobiliari e mobiliari” nelle province di Firenze, Lucca e Siena a seguito di accertamenti della Guardia di finanza: si tratta di 6 immobili adibiti a civile abitazione e di 3 terreni a destinazione boschiva e pascolo, di due auto sportive d’epoca (una Ferrari modello California e una Fiat modello Dino) e di un Suv di grossa cilindrata, oltre a disponibilità finanziarie su conti correnti. Anche se le note diramate dalle autorità di oltre confine non lo specificano, i sequestri appaiono verosimilmente collegati, per colpiscocome vengono indicate le contestazioni nelle note dell’autorità italiana, ai procedimenti ancora pendenti che hanno visto accusati gli ex vertici di Bcsm per le vicende relative alla cosiddetta Galassia-Cis. In particolare gli ex vertici di Bcsm, tra cui l’ex direttore Lorenzo Savorelli condannato a 7 anni e Francesco Confuorti, 6 anni, sono stati condannati in primo grado, in attesa dell’appello, nell’ambito del cosiddetto “Caso titoli” e liquidazione coatta di Asset Banca. Condanna che ha visto anche stabilire il risarcimento del danno nei confronti di tutte le parti civili: Eccellentissima Camera, Sga, Bcsm, Carisp, Asset Banca e soci. Risarcimento ingente da quantificare in sede civile per il quale è stata fissata anche una provvisionale di 2 milioni ciascuno per Bcsm e Carisp.

Seppure si tratti della sentenza di primo grado e, pertanto, non definitiva, è tuttavia plausibile che siano stati chiesti, e accordati dall’autorità italiana, sequestri di beni in via cautelativa laddove le statuizione di risarcimento diventino definitive

Articolo tratto da L’informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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