Il 19enne Antonio Tiberi verso la risoluzione del contratto con la Trek-Segafredo.
Finito nella bufera dopo essere stato sanzionato per aver sparato con un fucile ad aria compressa ad un gatto (vicenda che aveva scatenato un acceso dibattito nel Paese e che si era guadagnata anche l’attenzione del programma Tv ‘Le Iene’), il giovane ciclista – come riportato dal Corriere della Sera – potrebbe presto dover dire addio al team per il quale ha militato nelle ultime stagioni.
“Il grande team italo-americano – scrive il Corriere – non fa sconti sull’etica e il corridore laziale che la scorsa estate uccise un gatto con una carabina ad aria compressa in un crudele tiro al bersaglio dalla finestra della sua abitazione di San Marino — dove risiede come molti altri atleti per sfruttare i vantaggi fiscali riservati agli sportivi di alto livello — non può continuare a vestire la maglia della squadra. A Tiberi (condannato a San Marino a una multa di 4000 euro, i maltrattamenti non sono reato penale nella Repubblica) non hanno giovato il fatto di aver nascosto la vicenda per mesi e la lunga intervista concessa alla trasmissione «Le Iene» in cui il 21enne (impegnato in lavori socialmente utili in un canile) ha provato a spiegare il suo gesto e scusarsi”.