San Marino. Tentato riciclaggio da quasi un milione di euro, il caso arriva in appello

San Marino. Tentato riciclaggio da quasi un milione di euro, il caso arriva in appello

Rassegna stampa – Tentato riciclaggio da quasi un milione, il caso arriva davanti al giudice di appello. Il denaro ritenuto frutto di truffa, bancarotta e abusivismo finanziario. La difesa chiede che l’imputato venga assolto

ANTONIO FABBRI – In primo grado Giuseppe Libertella era stato condannato per riciclaggio tentato. Ritenuti di provenienza illecita 989.894,02 euro considerati dall’accusa frutto di una serie di reati tra cui truffa, appropriazione indebita, bancarotta e abusivismo finanziario. In primo grado l’uomo, a novembre 2021, era stato condannato, con la diminuzione della pena di un grado, a 2 anni e 6 mesi di prigionia, multa a giorni pari a 6.000 euro e interdizione per 2 anni dai pubblici uffici e diritti politici. Disposta anche la confisca di quanto sequestrato, i 989.894,02 euro più interessi. Ieri l’appello davanti al giudice Renato Bricchetti.

L’avvocato Simone Menghini, legale dell’imputato, ha impugnato la sentenza di primo grado per una serie di motivi tra cui: la mancata correlazione tra l’imputazione e la sentenza e quindi la violazione del diritto di difesa, considerato che inizialmente il reato non era contestato nella forma del tentativo. Inoltre deve essere esclusa, per la difesa, la possibilità del tentativo in caso di autoriciclaggio; inoltre non sarebbe provata in maniera univoca la responsabilità in capo all’imputato e, sostiene la difesa, il denaro non proverrebbe da misfatto.

Il Procuratore del fisco Roberto Cesarini ha invece chiesto la conferma della sentenza impugnata, sostenendo la possibilità del tentativo, che non riqualifica i fatti e quindi non verrebbe violato il diritto di difesa.

L’avvocato Menghini ha chiesto per conto che venga pronunciata sentenza assolutoria, sottolineando che al suo assistito sono state addossate delle condotte, e quindi la condanna, che non erano sue, bensì del padre oggi deceduto. “Nel corso del dibattimento è emerso che non è stato il mio assistito a movimentare i conti”. Ha quindi insistito per l’assoluzione.

Il giudice si è riservato di decidere entro tre mesi.

Articolo tratto da L’Informazione di San Marino pubblicato integralmente il giorno dopo

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