San Marino. USL: “Allarme casa, pensionati hanno ricevuto la lettera di sfratto”

San Marino. USL: “Allarme casa, pensionati hanno ricevuto la lettera di sfratto”

“La problematica casa, in questo momento, è un argomento trattato da molti e ben venga che anche chi non ne aveva mai parlato si interessi alla tematica, nell’auspicio che una volta seduto su quegli scranni, non rimanga solo campagna elettorale. Come sindacato ci ‘limitiamo’ ad ascoltare le persone ormai disilluse, cercando di portarne concretamente e celermente avanti le istanze”.

Lo scrive USL (Unione Sammarinesi dei Lavoratori).

Aggiunge il sindacato: “Oltre alla problematica degli affitti, degli acquisti sul nuovo con prezzi non bassi, degli incrementi dei tassi sui mutui, ci sono anche pensionati e pensionate sole, che nonostante si siano rivolte alle varie Istituzioni, hanno tuttavia ricevuto la lettera di sfratto. A metterli alla porta, nonostante le oggettive difficoltà personali legate anche alla congiuntura, non è stato un privato. Non si tratta di persone che vivono nelle case cosiddette popolari, ma di pensionati che hanno speso i loro risparmi per arredare piccoli appartamenti presi in affitto, regolarmente pagati, pensando di vivere serenamente e non sicuramente, a sessant’anni passati, di dover affrontare un trasloco; trasloco quasi impossibile, visto che di appartamenti in affitto non c’è quasi ombra”.

Ancora USL: “Questi pensionati, inoltre, si sono accorti di aver sottoscritto contratti transitori, che per loro natura dovrebbero avere durata di breve periodo, per anni; sono quelli ‘ordinari’ che vengono stilati quando si affitta per lungo tempo. Ci chiediamo il perché, cosa dica la norma di riferimento in merito e ci chiediamo anche quale ruolo sociale abbiano alcune banche nei confronti della collettività, quando inviano lettere di sfratto a pensionati che hanno sempre pagato regolarmente gli affitti, soprattutto in un momento dove, grazie anche alle residenze elettive, gli affitti non si trovano. Oltretutto sfrattare un pensionato perché forse l’immobile è un NPL, perché probabilmente si vuole vendere e capitalizzare immediatamente sull’unghia, in barba alle sensibilità e ai problemi oggettivi del pensionato, non è un bel biglietto da visita per un sistema bancario che ha avuto diverse problematiche e che dovrebbe essere ‘amico’ delle persone. Chiaro è che il discorso è generico e non tutti gli istituti sono e si comportano in egual modo. Da più parti sono arrivati appelli accorati per far rimanere le pensionate e i pensionati, ma l’istituzione bancaria proprietaria degli immobili pare non voglia sentir ragioni, auspichiamo torni sui propri passi. Operare in un territorio piccolo come San Marino significa anche non ignorare i problemi di chi ci vive ed è fragile”.

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