L’ex sindaco revisore di Banca Centrale, Massimo Francioni, critica l’operazione che ha consentito il salvataggio di Banca
commerciale.
Come dimostrano “il contenuto della relazione, le
dichiarazioni rilasciate e il decreto d’urgenza appena emanato, con
il quale lo Stato si fa garante dei debiti di Banca centrale, saranno i
cittadini ad accollarsi il pesante deficit patrimoniale che purtroppo
emergera’ dalla situazione finale di questa brillante ‘operazione di elevata ingegneria finanziaria‘”.
Ne parla l’Agenzia Dire-Torre1
Altro che “operazione di elevata ingegneria finanziaria”. Il “‘trio degli ingegneri’ ha salvato
Banca
commerciale buttando in capo allo Stato, e quindi su noi cittadini, il
pesante deficit patrimoniale che purtroppo emergera’”. A una settimana
dalla conferenza stampa in cui i
vertici di Banca centrale hanno
illustrato la relazione sull’attivita’ del 2011, l’ex sindaco revisore
dell’ente di vigilanza, Massimo Francioni, torna a ruggire.
“Le
considerazioni generali del presidente Renato Clarizia-attacca- non
hanno avuto l’attenzione che meritano”. Il numero uno di Via del Voltone
“ha provato a spostare l’attenzione dalle difficolta’ reputazionali in
cui stanno annaspando i vertici di
Bcsm parlando di scontro ‘con quei
poteri politici, sociali e finanziari contrari al cambiamento, strenui
difensori delle proprie ricchezze e del proprio potere'”. Ma ha di fatto
scattato la stessa fotografia dell‘interpellanza del 16 marzo scorso del senatore dell’Italia dei Valori, Elio Lannutti.